Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

giovedì 1 luglio 2010

Una opposizione di trinariciuti

Il recente sfogo del Sindaco Cristaldi attraverso alcune sue dichiarazioni, sebbene generiche, su taluni consiglieri comunali, merita un po’ di riflessione. Chi scrive non ha mai lesinato critiche e censure al consiglio comunale, dimostrandosi, inoltre, molto severo soprattutto verso il presidente del consiglio e nei confronti di molti trinariciuti consiglieri dei partiti di opposizione. Sono sempre più convinto che nell’attuale consiglio comunale, tra i banchi dell’opposizione, rimangono sconosciute alcune qualità come la competenza, l’esperienza politica, la professionalità e la cultura del civile confronto. L’opposizione è tuttora incapace di esprimere con chiarezza concetti elementari di indirizzo e ragionamenti politici. Il linguaggio con cui essa comunica appare molto scarno, incerto, vuoto, generico e spesso petulante. E’ incapace, soprattutto, di rappresentarsi attraverso il buon uso della parola, spesso sostituita dal dileggio .
L’esercizio delle parole è essenziale in politica e chi non ne fa buon uso finirà per interrompere il filo di comunicazione con la gente e con i propri elettori. Se da un lato le parole rappresentano il mezzo che permette il dialogo tra le persone; è attraverso di esse che vengono mandati messaggi che possono essere recepiti o respinti. Delle parole non se ne può fare a meno, soprattutto per chi svolge una funzione politica, ed in questo contesto il loro uso deve essere oggetto di particolare attenzione e cura per la loro qualità. Chi fa politica o chi esercita funzioni istituzionali, nel comunicare attraverso la qualità delle parole deve escludere quelle di tenore offensivo. Sebbene molti consiglieri presentano limiti e insufficienze, tuttavia essi non appartengono a una specie umana degradata e o incompleta, non sono un peso morto, come scriveva Massimo D’Azeglio quando si riferiva ai siciliani ( il lebbroso con cui toccava andare a letto). Costoro sono semplicemente privi di una educazione politica, ancora immaturi al libero confronto. Ma per fortuna non assomigliano nemmeno ai Borghezio, ai Salvini o ai Miglio anche se continuano a dimostrare tutta la loro incapacità a darsi una svolta culturale per uscire dal quel ” cul de sac” di irriverenti epiteti in cui si sono cacciati. Così termini come imbecille o prendere a ceffoni, sono politicamente e civilmente scorretti, da qualunque parte provengano, ancor di più se a farne un cattivo uso è un politico di comprovata esperienza e di indubbie capacità intellettuali.
Socrate:”Sappi che il parlare impreciso non è soltanto sconveniente in se stesso ma nuoce anche allo spirito” (Fedone). Lo cito sapendo che Socrate è uno dei filosofi più amati dal sindaco Cristaldi. Ciò vale per i consiglieri comunali ma ancor più per il sindaco.”
Avrei fatto questo richiamo al Sindaco Cristaldi in condizioni normali, in una città normale rappresentata da un Consiglio comunale normale. Ma dopo lo spettacolo indecoroso offerto dai consiglieri di opposizione, in sede di approvazione del bilancio, guidati da un presidente del consiglio sempre più fazioso, rozzo nei comportamenti, corresponsabile della regressione culturale dell’immagine del Consiglio stesso e dell’imbarbarimento della politica, non si può che condividere lo sfogo del sindaco. Ma si possono prendere a ceffoni delle facce di bronzo?