Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 31 agosto 2010

Mostra di Pittura : Santo Vassallo e amici di Brera

Interverranno: On Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara, Dott Giuseppe Giordano,responsabile T.S. Adim, i Proff. Filippo Scimeca, Giuseppe Sabatino, Marco Pellizzola e Rolando Bellini dell'Accademia di Belle Arti di Brera.

giovedì 26 agosto 2010

Qualche precisazione doverosa.

Sono solito,questa la regola che ho voluto impormi nel creare questo blog, di non accendere ulteriori polemiche riguardo ad eventuali commenti poco lusinghieri che avrebbero potuto essere postati nei confronti dell’autore, e rimango fedele a tale regola, anche perché il mio non è che un modesto blog, di nicchia se volete, per questa città, anche se a qualcuno può non piacere ciò, scritto con garbo, lessicalmente ben strutturato, ma anche con tutti i difetti che ne conseguono quando gli argomenti investono la politica. L’arconormanno è un blog seguito da una nicchia di persone che non si riconoscono nella volgarità del linguaggio e che amano che il confronto si sviluppi con toni civili; a volte esso può presentarsi anche apro ma sempre in linea con le buone regole dell’educazione. Io non so quanti lo leggono, ma so con sicurezza che la maggior parte dei lettori ha un livello culturale medio alto e che non amano la smodatezza dei toni. Mi è capitato di censurare qualche commento solo quando appariva inequivocabilmente offensivo e prefigurava un possibile reato passibile di querela. Allora mi sono limitato a cancellare l’aggettivo non condivisibile, lasciando inalterato l’intero commento. Questo per me significa moderare ed educare le persone al confronto, se non lo si fa ci si rende complici del degrado del civile rapporto di relazioni. Per quanto riguarda gli ultimi commenti postati da alcuni lettori, tra i quali il gentile direttore di mazaraonline, faccio presente che il sottoscritto non ha mai chiesto le scuse di Nino Asaro per avere pubblicato il mio post, anzi l’ho apprezzato, per cui non ha proprio nulla da scusarsi con me. Se poi qualche lettore, in risposta, nel darmi la solidarietà, e che io ringrazio, ha espresso opinioni diverse ma in modo garbato, civile e rispettoso, quelle non sono le mie, ma le comprendo. Trovo invece un po’ piccata la risposta del direttore Asaro a Pammilo. Pammilo è una persona che conosco e che mi ha chiesto di restare , per motivi a me comprensibili, nell’anonimato di questa figura mitologica . Anzi, il nickname l’ho proposto io, prendento spunto da un mio articolo su mazaracult: “ Inclita Urbs”; i suoi rilievi mi sembrano forse eccessivamente tesi a difendere l’amico Luigi ( sarei Io ), da interventi un po’ aspri. Ma lo fa con garbo, come è nel suo stile e nella sua educazione. Però un appunto vorrei fare all’amico Nino Asaro, ( mi permette di usare questo termine? ), quando rivolgendosi a Pammilo si rivolge anche a me, cito “ …..ma a voi non basta, la vostra sensibilità è diversa dalla gente comune.Strano che non vi siete indignati quando il primo cittadino ci ha preso per ignoranti, imbecilli e demolisce i suoi avversari politici insinuando richieste varie.....guarda caso esattamente quello che hanno insinuato al sig. Tumbarello.Un consiglio... scendete dal piedistallo e iniziate a confrontarvi con la gente comune probabilmente sarete più utili alla città.” Se il direttore avesse letto i mie post precedenti avrebbe evitato di esprimersi in una forma così grossolanamente piccata e irriverente. Lo invito a leggere i seguenti post da me pubblicati: 23 Gennaio: “ Nell’antro del consiglio comunale”; 15 Aprile:” La politica e il linguaggio da bar”, 16 Aprile: “ Solo semplici parole”; 1 Luglio: Una opposizione di Trinariciuti”. Altro che non ho preso posizione su questa deriva dell’uso dell’impropèrio! Spero che il caro Asaro abbia fatto altrettanto come direttore responsabile di Mazaraonline. Se non lo ha fatto incominci da adesso, e se per farlo occorre salire sul piedistallo, salga pure senza pudore. Questa società ha bisogno di gente che dia l’esempio. Per quanto riguarda il misurarsi con gente comune, ho fatto l’insegnante per 40 anni, e con la gente comune mi sono misurato anch’io come lo fa adesso Asaro, ma rispetto a Lui , senza ombra di smentita, l’ho fatto molto, molto, molto di più. Tutto questo senza polemica e con riconfermata e sincera stima .

venerdì 20 agosto 2010

Il Festino di San Vito : Sacra Rappresentazione


" Il Mistero di S.Vito" è un'opera che nasce da una certezza interiore,come una sorta di fede nella fede. La motivazione fondante è proprio l'esigenza di ridare forza alla memoria del Santo Martire Mazarese, oggi attuale più che mai, per il suo valore emblematico di giovane libero, coerente con il suo ideale cristiano, ribelle verso l'arroganza del potere.
Con questa iniziativa si vuole dare un contributo affinchè venga restituita alla dignità dell'uomo il giusto rispetto. Ciò anche al fine di vedere riconosciuto l'impegno di quanti agiscono secondo i principi di una cultura cristiana, antropologiamente fondata, spiritualmente orientata e che riconoscono nei valori del vangelo uno strumento di promozione umana e di riscatto sociale.
Desidero esprimere la mia profonda riconoscenza al vescovo della Diocesi di Mazara Del Vallo, S.E. Domenico Mogavero, vera luce spirituale e culturale, per avermi dato la possibilità di dedicare a questa Città il mio contributo nel segno della devozione e dell’arte.

Giovanni Isgrò

Tra l'effimero fuori tema attraverso la dissacrazione della cultura, così come ci viene propinato con  la notte bianca animata da ragazzi in preda ai fumi dell'alcool e da gente distratta dalla sacralità del  momento religioso, rimango fermamente ancorato al rispetto della tradizione del " Festino di San Vito" nei suoi valori Religiosi, di Fede Popolare e di Cultura Cristiana.
L.T

martedì 17 agosto 2010

Il coraggio del confronto: lettera al direttore di Mazaraonline.

Gentile direttore, ho appena letto, sul suo sito, una mia riflessione tratta dal mio blog l’arconormanno sullo stato della cultura nella nostra città dopo un anno dalle elezioni del sindaco On Cristaldi. Ho appena letto, ripeto, in quanto, trovandomi in campagna per il periodo estivo, sono impossibilitato a connettermi alla rete. Lo faccio nei rari momenti che scendo a Mazara. Questa la ragione del ritardo di una mia risposta. La ringrazio, intanto, per avere pubblicato nel suo giornale l’articolo. Non l’ho richiesto io, me ne può dare atto, per farmi della pubblicità gratuita; credo che la pubblicazione sia dovuta al fatto che il pezzo , non una lettera, per il tema che toccava, quello della cultura, contenesse, a suo parere, degli interessanti spunti di seria riflessione su un argomento che esula dalle normali problematiche che la città presenta. E questo era il mio scopo, aprire una discussione seria, garbata, educata, civile, su un argomento che sicuramente non si presta, da parte dei politici, a incassare immediati vantaggi elettorali, ma che , a mio modo di vedere, rappresenta l’elemento pedagogico fondamentale per educare una città abituata al servilismo, impregnata di superficialismo, annichilita dal” carpe diem”; una città “ ferma e slabbrata” ha scritto il compianto Giovanni Venezia nella prefazione a “ Mazara, imperfetto presente” di Antonino Cusumano, un libro, che tutti i nostri concittadini dovrebbero leggere per il suo elevato valore educativo sia nella espressione linguistica sia nel modo colto e raffinato di raccontare le proprie riflessioni. “ Le amministrazioni, degli ultimi decenni non hanno mai destinato grande attenzione ad una vera e propria politica culturale, né hanno mai lavorato per una ben riconoscibile strategia progettuale”( A. Cusumano: op. citata) tanto che per ovviare a queste insufficienze chi ha amministrato o gli intellettuali di turno, si rifugiavano nella retorica dell’illustre passato della ’Inclita Urbs” tanto decantata dai cultori delle passate vestigia o come oggi si intende fare, presentare la città come caravanserraglio del multiculturalismo; continua Cusumano:” La sua storica funzione di crogiolo di culture e di etnie diverse sovente non è più che una vuota esercitazione di retorica, un’enfatica e rituale espressione declamatoria, non essendo stata quasi mai corroborata da pianificazioni mirate a questa strategia” Veniamo all’articolo in oggetto.” Una cultura piccola piccola”. Con esso ho inteso richiamare il sindaco Cristaldi su un argomento che non può essere considerato la cenerentola dell’attività amministrativa. Se l’on. Cristaldi ha ritenuto, per me ha sbagliato, di tenere per se la delega alla Cultura, lo ha fatto in quanto conosceva i limiti della sua giunta, inoltre perché era sinceramente nelle sue intenzioni, credo, di dare un impronta personale, che fosse di alto profilo, allo sviluppo culturale della città. E questo dal sindaco, affascinato da quel Federico II,” Stupor Mundi”, ci si attendeva, conoscendone le elevate ambizioni e anche quelle qualità intellettuali e politiche, bisogna riconoscerglieli, per essere ricordato anche Lui , glielo auguro, “ Stupor Urbis”. Ma la delusione è stata cocente. Le manifestazioni culturali dell’estate mazarese sono sotto gli occhi di tutti, basta leggere il programma ufficiale. E’ sparito, per la prima volta, dopo decenni, persino nel “ Festino di S.Vito” quello che era il momento più significativo, quella sfilata storica ideale che era il fulcro culturale e il principale richiamo di turisti, di  appassionati e di gente provenienti dalle diverse province limitrofe. Motivi economici? Divergenze organizzative tra momento religioso e momento laico? Mancanza di convergenza tra Curia e Ammistrazione? Eppure in un anno si sarebbe potuto organizzare qualcosa di diverso, pur avendo a che fare con le ristrettezze di bilancio. Per questo esiste la Regione e la Provincia. Che cosa si è fatto per far entrare Mazara nel circuito culturale regionale? Possibile che la cultura in questa città sia rappresentata da farse e teatrini dilettantistici dialettali. Non si riesce ad avere una maggiore fantasia? La cultura non può essere monotematica, e per soddisfare le grandi ambizioni occorrono adeguati eventi culturali. Il sindaco Cristaldi, a Calatafimi Segesta, ha dato prova di queste capacità inventando le “ Albe di Segesta”; forse che questa ” Inclita Urbs” tanto decantata con grande enfasi dai suoi consulenti culturali non ne fosse degna? Questi gli appunti mossi alla politica culturale del sindaco e dei suoi collaboratori. I miei sono dei rilievi, non rappresentano una presa di distanza politica dal sindaco, del quale ho condiviso e continuo ad appoggiare il progetto per questa città. Considero, a ragione, Cristaldi una risorsa per Mazara, e continuerò a sostenerlo senza mai chiedere qualcosa né aspettarmi qualcosa, come ho fatto fino ad oggi. Anche perché niente ho da chiedere né tantomeno aspetto che il sindaco abbia qualcosa da offrirmi, se non attuare quel programma che ho abbracciato con entusiasmo. Su alcuni punti posso non essere d’accordo, ad esempio l’intrusione eccessiva della ceramica, non sempre esteticamente pertinente al contesto urbano. Si può dissentire in maniera culturalmente civile? Credo di sì, e conoscendo bene il sindaco, credo che egli stesso convenga su alcuni aspetti della questione. Ma dovere leggere commenti talmente smodati, insultanti, incivili, gratuiti, incolti, da parte di alcuni lettori di Mazaraonline, persone che non hanno il coraggio di mettere la loro reale faccia in una discussione serena ed educata, è inaccettabile da parte mia. Il direttore di un giornale dovrebbe quanto meno moderare il linguaggio, e non rendersi complice di una deriva cialtronesca di grette insinuazioni e di ciarpame. Non si può consentire di offendere persone che non si conoscono, di fare insinuazioni prive di ogni fondamento al solo scopo di buttare fango, perché solo questo sanno fare alcuni lettori, senza che il responsabile della testata faccia niente, perché questo fa parte della libertà di espressione. Libertà di espressione non vuol dire libertà di insinuazione ! E questo non scagiona il direttore dalle sue responsabilità morali. Ne va dell’immagine del giornale. Inoltre non voglio entrare in polemica con chi non so chi sia, che età abbia, che titolo di studio possiede, che preparazione culturale ha, e con persone prive delle regole elementari della buona educazione ed incapaci di confrontarsi, in modo aperto, serio, limpido, senza nascondersi dietro l’anonimato dei nickname. Si presentino queste persone, escano dal ciarpame che costituisce il loro humus sociale e culturale, e se sono nelle condizioni, entrino nel merito degli argomenti trattati. Come si fa ad affermare cose talmente grave su persone che non si conoscono? Sfido apertamente questi artropodi dalle sembianze umane a confrontarsi direttamente con me mostrando il loro vero volto, e a dimostrare quanto in modo talmente ignobile hanno scritto o insinuato So che non lo faranno mai, perché le blatte vivono e si rigenerano nella fogna. L’accusa di essere tuttologo non mi scalfisce, anzi è un vanto: mentre altri, per nutrirsi, si avventano affamati nello sterco, Io mi nutro ogni anno di decine di libri, per arricchire le mie conoscenze sempre insufficienti. Senza per questo scomodare Socrate.

Con stima.



domenica 8 agosto 2010

Una cultura piccola piccola.

Ebbene, devo ammetterlo: ci avevo creduto, ci avevo soprattutto sperato. Pensavo che la vera rivoluzione politica, con l’elezione di Cristaldi a sindaco di Mazara, fosse il rilancio e il decollo Culturale ( con la C maiuscola) di una città abbandonata per decenni al dominio di lanzichenecchi e trasformata in una contrada di periferia abitata da borgatari festaioli e pantagruelici. Il sindaco deputato aveva imperniato la sua campagna vincente sul rilancio della Cultura in una città che da tempo ha perduto la memoria del suo passato. Moltissimi cittadini appartenenti a diverse aree politiche, ne erano rimasti affascinati. Molti di noi, pur non essendo della stessa area politica del sindaco, hanno abbracciato con entusiasmo quel progetto, scendendo in campo direttamente a fianco di Cristaldi, mettendoci la faccia e l’intelligenza. Ci eravamo Cristaldizzati. Ad un anno appena trascorso, è proprio sulla politica della Cultura che l’attuale amministrazione rivela tutte le sue ambiguità e la sua approssimazione progettuale. Aveva promesso il coinvolgimento delle migliori intelligenze cittadine, una sorta di think tank, indipendente dalla politica ma collaborante con l’amministrazione, un pensatoio che progettasse itinerari e percorsi culturali con finalità anche di educare i propri cittadini, per anni abbandonati a se stessi, e nello stesso tempo richiamare l’attenzione dei mass media su alcune manifestazioni di prestigio che potessero fungere da volano per il decollo di una città segnata dal tracollo della sua principale fonte economica. Invece aspettative e speranze  sono  andate deluse a iniziare dalla scelta dei consulenti che il primo cittadino ha voluto al suo fianco. Quando si pensa di avvalersi di consulenti, il pensiero va a degli esperti, con comprovate esperienze sul campo, con profonda  conoscenza del territorio, con indiscusse capacità progettuali; figure di grosso spessore intellettuale. Se le scelte cadono al contrario su persone normali, di intelletto normale, di cultura scolastica normale, allora tutto è destinato a restare immutato se non a peggiorare. E così è stato in questo primo anno di sindacatura. La cultura che, ahi noi, ci viene propinata, è costituita da commediole dialettali farsesche, da performance in cortili, da piano bar dilettantistici che servono solo a soddisfare la clientela di qualche gestore, da ripetitive comparsate di artisti di strada. Più di una città ambiziosa, Mazara sembra un borgo rurale i cui catalettici borgatari vengono nutriti a base di“ broru di ciciri”. Altro che piccola capitale del mediterraneo.

mercoledì 4 agosto 2010

L'estate culturale a Mazara



Sembra che la sofferta prova dimagrante di Cristaldi in quel di Polignano non abbia dato i frutti sperati se il sindaco di Mazara continua ad estasiarsi dinanzi al “ Culatello di Eea” (*). Come Caligola che nominò senatore il suo cavallo “ Incitatus “ , anche il sindaco ha voluto pregiarsi della preziosa presenza di quanto di meglio “l’Inclito Borgo” potesse offrire, il “ Culatello di Eea”, delizia e luce della gastronomia culturale mazarese, nominandolo suo consulente. I Paesani, nella sagra culturale estiva mazarese hanno così la possibilità di saziarsi con “ sommo gaudio”. Basta non farne indigestione.

(* )  Eea,  mitica isola  cantata da Omero nell'Odissea, abitata dalla maga Circe, la quale trasformò in maiali i compagni di Ulisse.