Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 31 maggio 2011

Mazara:Mostra di Vincenzo Greco

L’intimismo poetico nella pittura di Vincenzo Greco

Sala Ottagonale, via San Giuseppe
 Mazara del Vallo  dal 28 maggio al 5 giugno


 
" Amo le immagini il cui significato è sconosciuto
poichè il significato della mente stessa è sconosciuto "
Magritte
Vincenzo Greco, mazarese di nascita e livornese di adozione, classe 1950, ha sempre affiancato all’attività professionale di architetto quella di pittore. Ricco risulta essere il suo curriculum  critico (fra tutti quelli che si sono interessati al suo lavoro, ricordiamo, Gillo Dorfles) ed espositivo  (premi, collettive e personali). Pittore da sempre, negli anni Ottanta la sua ricerca, dopo aver attraversato il figurativo, anche nelle sue forme espressioniste, approdava all’astrazione, all’informale e all’arte concettuale per ri-tornare, successivamente,   ad un  figurativo dove  il reale si traduce in evento immaginario. Greco, infatti, re-inventa la realtà,  la sua “favola”  più intima  si arricchisce di  profumate atmosfere mediterranee,  si fa enigma in uno spazio meta-fisico, sur-reale, diventa poesia. Greco scava nella sua psiche – Charles Baudelaire direbbe che  "tutti i veri disegnatori dipingono dall'immagine scritta nel loro cervello e non dalla natura" – e  stimola la psiche del fruitore,  ne cattura lo sguardo con ironia (ricordiamo “La cravatta gialla”, “Il bandolo della matassa”, “Il lenzuolo di carta”, “Clonazione al museo”),  simboli (strappi ricuciti, architetture del passato di dechirichiana memoria,   lune sospese ad un filo) e con il colore forte, solare, intenso ma, anche, con la materia,  anzi, con i materiali (gesso, cemento, stracci, stoppa, sabbia).



Nelle sue opere, lo spazio compositivo risulta essere costruito e razionale (il pittore si fa architetto e viceversa); la pittura tende ad andare oltre i propri confini, conquista la cornice, tende a rag-giungere lo spazio esterno al quadro (“Oltre la cornice”).



Quelle di Greco sono immagini sospese nel tempo, scenari misteriosi, silenziosi, im-mobili che nascono dal quotidiano; è  una pittura fuori da ogni tempo e, insieme, del nostro tempo.
La mostra di Mazara del Vallo raccoglie una corposa produzione relativa all’ultimo decennio e vuole essere un omaggio alla città natia.
Giacomo Cuttone


giovedì 26 maggio 2011

Il simbolismo nella scultura di Disma Tumminello

“L’albero e la vita”,
21 maggio-19 giugno,
 Complesso monumentale Filippo Corridoni, Mazara del Vallo

Il percorso artistico di Disma Tumminello (classe 1930, mazarese di nascita e palermitano di adozione, già titolare di cattedra al Liceo Artistico di Palermo), da sempre, si muove lungo due binari, quello figurativo (realizzando su commissione opere monumentali, medaglie e ritratti) e quello della ricerca simbolista legata al mito cosmogonico, tema – questo – unico  e insistito.  In quest’ultimo binario troviamo una scultura non legata alla tradizione  e/o all’”accademia”; spesso è una scultura non tri-dimensionale dove pre-vale una “frontalità” tutta “ consagriana”. La mostra (opere grafico-pittoriche e sculture in bronzo, legno, gesso, lamiere, stoffe), che privilegia l’attività legata al binario  simbolista è arricchita da segni-simboli  esoterici (l’albero, l’uovo, ma anche spirali, sfere, bucrani, corna d’arieti, teschi di caproni, stelle a cinque punte, farfalle, falli…) e lettere della lingua primordiale,  il sancrito , elementi fondativi di una cultura ancestrale comune fra oriente ed occidente. L'”Albero della Vita” costituisce la sintesi degli insegnamenti della Cabalà (nella cultura ebraica: “norme pratiche di vita tramandate fedelmente da una generazione all'altra”) ed è un diagramma, astratto- simbolico, costituito da dieci entità a cui corrispondono concetti meta-fisici, associati a situazioni pratiche ed emotive attraversate da ognuno di noi, nella vita quotidiana. L"'Albero della Vita" ha la base appoggiata sulla terra e la cima tocca il cielo. I tre pilastri dell'”Albero della Vita” corrispondono alle tre vie che ogni essere umano ha davanti: l’Amore (destra), la Forza (sinistra), e la Compassione (centro). Solo la via mediana, chiamata anche "via regale", ha in sé la capacità di unificare gli opposti. I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due polarità basilari di tutta la realtà: il maschile a destra e il femminile a sinistra. L'insegnamento principale è quello dell'integrazione delle componenti maschile e femminile, da effettuarsi sia all'interno della consapevolezza umana che nelle relazioni di coppia.

 L’ "albero della vita” lo troviamo nelle incisioni rupestri  stilizzate dette dell’“orante “ (che è un essere umano con le braccia elevate verso il cielo , accostamento con l’albero che protende i suoi rami verso l’alto),  attraversa l’opera di  Klimt,

 dove il motivo   centrale   è il  simbolo che ri-unifica i motivi floreali alla figura femminile, dalla morte della vegetazione alla ri-nascita attraverso il ciclo delle stagioni, per giungere a quelli di Duchamp e di Mondrian. L’uovo, invece, come simbolo della nascita del mondo ma anche come simbolo di ri-nascita, ovvero di nuova vita dopo la morte, nelle cosmogonie (racconti mitici sull’origine dell’universo), a monte di tutta la creazione c’è il desiderio che, attraversando l’elemento primigenio, le acque, scaldandosi creano l’uovo d’oro da cui nasce il signore delle creature, Prajapati,  il quale a sua volta crea tutti gli esseri. L’uovo viene  già raffigurato  in tombe di età neolitica e segue un lungo percorso fino ad arrivare alla  rinascimentale  “Madonna dell’uovo” di Piero della Francesca (dove l'uovo è  inteso come simbolo di vita, della Creazione) e va oltre.

La lingua  sancrita (da ”saṃskṛta”, perfetto), invece, riveste un'importanza capitale per il linguista, il filologo, il religioso, il letterato e il filosofo ed è considerata la lingua dotta dell'India. L'alfabeto sancrito ci appare splendidamente ordinato secondo precisi criteri fonologici. Le lettere si presentano graficamente  eleganti e incurvate. La scrittura in India si sviluppò, a partire dalla seconda metà del IV millennio a. C., inizialmente in forma “pittografica”, con segni e simboli incisi su tavolette, tuttora indecifrati. I primi reperti che dimostrano un sistema di scrittura codificato risalgono al III secolo a.C.


Nell’universo di Disma Tumminello questi simboli, insieme agli altri prima menzionati, si ri-generano a vicenda, si  fondono  (per esempio: dall’uovo nasce l’albero, l’uovo nell’albero diventa ramo, foglia, chioma, frutto; oppure le lettere mai scritte in un libro, diventano volume, si materializzano per andare incontro alla vita) 

 per accompagnarci nel grande viaggio di ri-torno verso una vita nuova dentro una nuova creazione; è un viaggio per ri-cominciare da dove tutto è cominciato;  un viaggio che va nella direzione di una  vera ri-nascita, verso una nuova e rinnovata primavera.

 Questo ce lo dice (nel catalogo della mostra di Mazara)  lo stesso Tumminello: “…nel mio operare riallaccio antiche linee e vecchie uova…  dove il presente è nel passato e il passato nel presente… le linee si fanno curve per dare vita al nucleo, allo zero, all’uovo della vita, dove tutto è niente e il niente è tutto, la pienezza è nell’assenza delle cose…  l’uovo diventa chioma di un albero… con le sue radici. Nel nucleo dell’uovo, la vita si svolge nei rami del presente e del futuro,  nelle radici vi è il passato”.

Giacomo Cuttone




martedì 24 maggio 2011

La democrazia in frantumi

Il governo  di centrodestra più populista della storia della repubblica italiana, che del consenso popolare ne ha fatto la  bandiera per legittimare il suo diritto a governare,chiede, ad un parlamento  non scelto dal popolo, un voto di fiducia  per potere delegittimare gli stessi cittadini ad esercitare il  diritto di esprimere la propria volontà attraverso l’esercizio del referendum . Alla lunga, tirando troppo la corda, si corre il rischio che essa si spezzi, e   con essa anche la democrazia vada in frantumi .

giovedì 19 maggio 2011

Così è se vi pare.

Tutti contro questi poveri cosidetti “ Responsabili “ verso i quali le accuse vanno da servi del padrone  a voltagabbana, da traditori a mercenari o in termini più eleganti “ Contractors “, da venduti  a pizzicagnoli, da cani sciolti a mercanti di poltrone. Tutti pronti a indignarsi dinanzi al Giuda di turno. Solo che al posto dei trenta danari  il prezzo del “ tradimento “ è ancora più remunerativo. Il risultato è che al Berlusconismo si è aggiunto lo Scilipotismo Cuffarizzato. L’obiettivo dei nostri eroi è quello di ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo. E così nel campo  dei miracoli di Berlusconi un giorno semini un granellino di Romano e germina un ministero, ne semini uno di  Villari e nasce un sottosegretario. E tutti gridano allo scandalo, dando la colpa ad una legge elettorale che non consente all’elettore di esprimere con il  voto il suo candidato, dimenticando però che la strada della democrazia è affollata da  voltagabbana sin dalle origini. Però, però, però... " mettiamo il caso, anzi poniamo...ma sì, a che ci siamo... se qualcuno, vuoi che si chiami Berlusconi, vuoi che si chiami Bersani, oppure come volete voi,   Gianfranco, Pierferdinando, Di Pietro, vi invitasse a mettervi in lista  nei primi posti, tra i sicuri, voi  benpensanti che fareste........ rifiutereste? E se con il tempo, chissà... da cosa nasce cosa, un posticino di sottosegretario, un consiglio di amministrazione, la presidenza di una  azienda di interesse nazionale...che fareste, continuereste a fare filosofia? Se è così la politica non è per voi.

giovedì 12 maggio 2011

" L'isola della Luce"

La Casa della Speranza delle Suore Francescane Missionarie di Maria di Mazara del Vallo promuove la messinscena dell’opera originale “L’Isola della Luce” progetto artistico, drammaturgia e regia di Giovanni Isgrò, con il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo, la partecipazione della Diocesi di Mazara del Vallo e il contributo della Banca Toniolo di San Cataldo.
Si tratta di un’iniziativa condotta da Suor Paola Dal Pra che ha visto impegnati complessivamente, insieme al gruppo teatrale “Quelli di Santa Veneranda”, una ventina di giovani slavi e tunisini, cercando di assecondare le loro attitudini espressive.
Il progetto artistico rispecchia i criteri registici che caratterizzano le messinscene di Giovanni Isgrò come sempre contestualizzate nel tessuto urbano.
L’evento, che avrà luogo nella Piazza di Santa Veneranda il 15 maggio 2011 alle ore 21, coincide con l’anniversario dell’Autonomia Siciliana; da qui anche il doppio significato del titolo dell’opera, “L’Isola della Luce”.

venerdì 6 maggio 2011

Concerto di Alessandro Marino a Venezia



Continua incessante la stagione concertistica del giovane pianista mazarese Alessandro Marino. Il 7 Maggio eseguirà un concerto a Venezia in occasione del XIX anno Festival Internazionale Associazione Musicale Dino Ciani 2011 nella splendida cornice del Palazzo Albrizzi. L’artista eseguirà opere di :

Saint Saens/Liszt Danse macabre

R. Schumann Sonata op.14 n.3

F. Liszt Rapsodia ungherese n.14

L. M. Gottschalk Fantasia trionfale sull'inno brasiliano

http://www.facebook.com/l/cb0e8cOP3kpjy3BuE7BXllfOlsg/arcadiamusicale.blogspot.com/2011/03/venezia-sabato-7-maggio-2011.html
La stagione concertistica del pianista mazarese ,il cui virtuosismo è apprezzato in capo nazionale e internazionale, proseguirà con concerti che si terranno in italia e all’estero. Il 19 maggio sarà impegnato a Bergamo assieme al M°Rattalino per una sua conferenza,poi il 26 a Roses(Spagna),il 10 giugno a Firenze per il Maggio Musicale Fiorentino, il 19 Giugno in Olanda il 7 settembre a Torino per il festival Mito,il 19 settembre a Stresa,il 19 ottobre a Bari per la Camerata Musicale Barese,il 4 novembre a Messina per il Rotary, il 16 novembre a Roma per la Rassegna Vite Parallele:Liszt e Alkan,il 21 novembre a Palermo al Politeama per gli Amici della Musica di Palermo

mercoledì 4 maggio 2011

Mazara: Grandi manovre nel PDL

Duilio Pecorella  -  Gianpaolo Caruso
 Dopo la frattura tra l’ala lealista che fa capo alla coppia Alfano- Castiglione e l’ex presidente della Assemblea siciliana Gianfranco Miccichè, il quale come contrappunto ai suoi avversari nemici ha dovuto fondare il nuovo movimento politico Forza del Sud, altra costola del PDL in Sicilia, nuovi personaggi stanno emergendo. Costoro sono pronti a conquistare spazi approfittando delle opportunità che la politica siciliana, nel suo frastagliamento, sta loro offrendo. Uno dei giovani che in questi ultimi due anni sta conquistando la scena, da comparsa a primo attore, è l’attuale assessore provinciale Duilio Pecorella, il quale, dopo avere abbandonato l’on. Scilla, si è donato, “ Tutus Tuus”, al sindaco di Mazara On. Cristaldi, acerrimo “nemico” del deputato regionale. Come segno tangibile di tale folgorante conversione, il mansueto Pecorella è stato gratificato con la nomina di Assessore nella giunta provinciale guidata dall’UDC Turano. E poiché “ pacta sunt servanda”, il sindaco Cristaldi si è fatto carico di esserne, almeno ufficialmente, il mentore di tale nomina. Secondo i ben informati delle cose all’interno del PDL, Pecorella, nomen non omen, sembra che aspiri a qualche cosa di più corposo rispetto all’incarico ricoperto come assessore. Infatti, dopo la positiva esperienza nelle trascorse elezioni politiche, dove era stato inserito nella lista dei candidati in una posizione di facciata, questa volta il co- responsabile regionale dei giovani berlusconiani sembra che miri a scalare diversi ordini nella prossima lista che si dovrà redigere per gli eleggibili alla Camera dei deputati, e punta ad essere inserito in una delle posizioni di sicurezza. Altro che mansueto, il nostro si muove come una volpe, considerando che a suo favore giocano quelle referenze che permettono di fare carriera in politica: mezzi economici e ottimi rapporti con le persone politiche giuste, quelle che nel PDL siciliano contano e decidono. In questo caso, se le voci dovessero trovare conferma, il tutto avverrebbe attraverso il sacrificio di qualche deputato e dello stesso sindaco di Trapani, il quale, è notorio, aspira da tempo ad uno scranno a Montecitorio. Lo stesso sen. D’Alì, sponsor di Fazio perché possa rappresentare il territorio trapanese nella Partito della libertà, si verrebbe a trovare in grandi difficoltà, a causa del patto di ferro sancito tra il senatore e il deputato mazarese del PDL On.Cristaldi. Patto che sarebbe destinato comunque a saltare se il senatore trapanese dovesse scegliere di sponsorizzare la candidatura di Fazio. A questo punto, la soluzione Pecorella, ben vista dai vertici del partito siciliano e nazionale, assumerebbe anche un valore politico di rilievo sul quale potrebbero giocare le loro carte sia Castiglione sia Alfano per avere così il controllo anche della provincia di Trapani. Che farà l’on. Cristaldi? Cederà il passo al suo pupillo ( ? ) per contrastare la candidatura di Fazio? Oppure andrebbe allo scontro totale sia con il sindaco di Trapani sia con Pecorella pur di non cedere il suo scranno? Una simile ipotesi scatenerebbe un sisma politico di inaspettata intensità, sia perché l’attuale sindaco di Mazara pare abbia ricevuto l’assicurazione formale di una sua riconferma nella lista degli eletti del PDL, sia da parte di Fazio, che non dimentichiamolo, ha un peso importante in termini di consenso nella sua città, e che potrebbe risultare decisivo nella riconferma al senato di D’Alì. Per evitare che una simile ipotesi possa verificarsi, bisognerebbe convincere Pecorella a presentarsi alle regionali, nel qual caso, senza liste bloccate, e con un PDL certamente corroso dalle altre due formazioni da esso uscite, Forza del Sud di Miccichè e FLI di Fini, la chances a favore di Pecorella sarebbero percentualmente inesistenti. Inoltre, il PDL di Mazara dovrà una volta per sempre decidere che cosa far fare da grande all’altro enfant-prodige locale Gianpaolo Caruso, figlio del compianto On. Mario Caruso. Il giovane Giampaolo, dotato di una dialettica brillante ricca di retorica politica ben temperata dagli insegnamenti paterni, è stanco di fare anticamera e di sedere sempre in seconda fila. Rifiuta il ruolo di eterno secondo, né ha intenzione di accettare supinamente, così come ha fatto fino ad oggi, che altri, con meno qualità e capacità politiche, continuino ad avere, nel partito, ruoli che a lui vengono negati: vedi la nomina a coordinatore cittadino del PDL della dott.ssa Giovanna Mauro, fedelissima di Cristaldi. Si sa anche che Giampaolo Caruso aspiri ad essere il candidato di punta del PDL alle regionali, e ciò, ineludibilmente, lo porterebbe allo scontro finale con Pecorella nel caso in cui il PDL decidesse di optare per quest’ultima candidatura. Questa è una grana da non sottovalutare per l’On.Cristaldi. Tanto più che a Mazara si fa anche sentire il fascino del giovane trapanese e deputato regionale Livio Marrocco, il quale proprio dallo stesso On. Cristaldi era stato pubblicamente e solennemente designato a prendere il suo posto e a raccoglierne l’eredità nel cuore dei mazaresi; allora la scissione con Fini non era ancora avvenuta. L’on. Marrocco e il FLI di Fini stanno trovando proseliti tra tanti giovani di destra critici verso l’attuale nomenclatura del PDL che, a loro dire, non da spazio al merito. Caruso e l’On. Marrocco sono amici, sono cresciuti politicamente insieme, non è da escludere che a questo movimento non possa aderire un Caruso deluso. Non dimentichiamo che l’On. Mario Caruso, tra Fini e Berlusconi aveva scelto di stare sempre e comunque con l’allora presidente di AN. Per ora Giampaolo Caruso smentisce di volere attraversare l’altra sponda, tuttavia si sa che la politica vive di smentite salvo poi rismentirle nei fatti. E se Atene piange, Sparta non ride; anche nell’altra costola del PDL siciliano, Forza del Sud, le cose a Mazara non sembrano andare meglio. Se da un lato lo zoccolo dure che appoggia l’On.Scilla appare granitico e difficilmente scalfibile, dall’altro lato, in provincia le cose non sembrano andare del tutto bene per il deputato mazarese di FDS. Nonostante il gran lavoro fatto dall’ON. Scilla in questa parte del territorio, bisogna dargli merito, sembra che i rapporti tra l’on.Scilla e il coordinatore regionale di Forza del Sud On. Pippo Fallica si siano fortemente incrinati dopo il dirompente ingresso nel movimento di Miccichè dell’ex onorevole regionale Giuseppe Maurici, gran collettore di voti dell’interland trapanese. I segnali si sono subito visti nella scelta di incarichi politici assegnati a Doriana Licata , sotto tutela dell’ On. Fallica, a danno del consigliere di FDS Ruggirello, inizialmente sponsorizzato dall’On.Toni Scilla, e dal quale il deputato regionale ha preso le distanze a seguito delle note vicende giudiziarie che in cui si è trovato coinvolto lo stesso Ruggirello. Ma questa è un’altra storia.

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