Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 29 maggio 2012

Mazara: Stato di salute dell'acqua: una farsa tragicomica..

                                      Il vicesindaco Ingargiola tra gli studenti dell'I.T.I. di Mazara


Se non fosse che si tratta di un argomento di interesse pubblico e che riguarda addirittura lo stato di salute delle acque che vengono erogate alla cittadinanza, ci sarebbe da farsi una risata. Ma l’argomento è piuttosto serio  perché possa essere licenziato con una leggera canzonatura. Dunque secondo un comunicato che appare sul sito ufficiale del comune di Mazara del Vallo, i risultati delle analisi delle acque che vengono erogate ai cittadini dimostrano che le acque sono di buona qualità,con una presenza di nitrati sotto la media dei 50mg/l,e pertanto risultano assolutamente privi di rischi per la popolazione. A determinare le analisi non è stata l’ARPA,ente responsabile per legge del monitoraggio delle acque,né l’ASP,né un studio chimico abilitato, né il CNR. Le analisi sono il risultato di uno dei tanti progetti didattici portati avanti e realizzati dagli alunni dell’I.T.I “ R. Altavilla” di Mazara,sotto la guida dei loro insegnanti. Addirittura 120 i pozzi sondati nel territorio, e tutti i parametri riscontrati sono sotto i limiti di legge  ovvero nella norma Una ricerca didattica di studenti di istituti secondari superiori presa come dato ufficiale  e  che  consente addirittura al neo vicesindaco di affermare “Siamo lieti sia come Amministrazione che come cittadini,ha dichiarato il Vice Sindaco Ingargiola,dell’esito di questo monitoraggio che mette in evidenza il progressivo miglioramento della qualità delle nostre acque grazie anche all’azione di miscelazione decisa dal Sindaco Cristaldi” e ancor di più,come se non bastasse,si mette in risalto,sempre nello stesso comunicato ufficiale del comune,anche quanto afferma con inaudita leggerezza la dirigente dell’istituto, secondo la quale:“Abbiamo voluto presentare questo rapporto,ha dichiarato la Preside Lisma,perché riteniamo che la cittadinanza debba conoscere dati obiettivi ed inconfutabili sulla salute delle acque, grazie al progetto che ha impegnato positivamente i nostri docenti e studenti in un’azione di campionamento ed analisi delle acque di falda. Se da un lato,prosegue la Preside,siamo molto soddisfatti del trend positivo del miglioramento della qualità, dall’altro lato invitiamo le Istituzioni tutte a non sottovalutare nuovi fenomeni di inquinamento,come si evince dalla presenza,se pur ancora a livelli non nocivi, di ammoniaca. Possiamo affermare con soddisfazione che l’acqua di Mazara del Vallo è buona nel suo complesso”.
Dunque la tranquillità dello stato di salute delle acque ci viene assicurata in maniera inconfutabile da una dirigente scolastica.
Questo profluvio di leggerezza e di superficialità da parte di chi ha la responsabilità della salute dei propri cittadini è talmente grave sotto il profilo della legalità da far sorgere seri dubbi se questa città è amministrata in maniera responsabile. E’ come volere affidare un check-up diagnostico del proprio stato di salute ad uno studente che frequenta la scuola d’infermeria del Ospedale di zona.

mercoledì 23 maggio 2012

Emergenza amianto


Mazara: Via Giuffo- Ignazio Buttitta

A Mazara l’amministrazione vola sulle ali della fantasia e non riesce ancora a predisporre un intervento mirato che tranquillizzi i timori della cittadinanza.

La questione ambientale in cui versa l’intera periferia di Mazara è diventata talmente insostenibile da fare scattare un giustificato allarme da parte dell’intera popolazione. Ormai sono decine le iniziative di gruppi e associazioni ambientaliste,che insieme a singoli cittadini,denunciano all’amministrazione guidata dall’On. Cristaldi lo stato di inquinamento ambientale,la cui pericolosità sta mettendo a rischio la salute dell’intera collettività.
Non sono allarmismi generici e la documentazione fotografica dimostra un territorio offeso,umiliato,sottomesso ad un degrado talmente violento e irresponsabile di fronte al quale nessuna istituzione,amministrazione in testa,può continuare a chiudere gli occhi o girare la testa verso l’orizzonte del mare dove tutto è splendido,solare,trasparente,piacevole.
Dinanzi a condizioni ambientali drammatiche in cui versa gran parte della periferia mazarese, non si può continuare a crogiolarsi su tematiche retoriche e fantasie elettorali come ferrovia,spiaggia in città,trenini,chiatte,giare,piastrelle,monoliti o monumenti ferrosi.
A questo punto bisogna incominciare ad affrontare il problema della salvaguardia della salute dei cittadini in maniera decisa,facendo ricorso a tutte le risorse disponibili. Sono tanti e tutti ineludibili gli argomenti ai quali l’amministrazione deve dare delle risposte credibili:lo stato di salute delle acque,la notevole presenza di amianto nel territorio, le discariche abusive da sfabbricidi che hanno trasformato l’intero territorio in una immensa discarica a cielo aperto e fatto diventare alcune strade a circolazione limitata.
Occorre intervenire dando alla questione ambientale priorità assoluta,con la consapevolezza che ogni giorno di ritardo può incidere sulla salute di ogni singola persona
Aspirare a realizzare sogni sulla propria città,desiderare per essa un futuro il cui volàno sia il turismo,l’arte e la cultura,vagheggiare un improbabile ossimoro di diventare una piccola grande capitale del mediterraneo,avere l’ambizione di volare alto attraverso progetti di spessore e grande respiro è senz’altro condivisibile, ma rimane nell’ambito della retorica. Occorre curare soprattutto l’aspetto del territorio e affrontare con determinazione un problema che ha assunto una tragica connotazione. E’ dal risanamento ambientale che passa il rilancio della città.
Omissioni o superficialità, sufficienza o pressapochismi da parte di chi è chiamato a ristabilire la legalità e a ridare dignità e sicurezza alla collettività e al territorio non potranno più essere tollerati.
Le foto postate presentano una via Ignazio Buttitta off limits, pericolosa per l’alta concentrazione di materiali costituiti da amianto, coperti da sterpaglie e pneumatici abbandonati,che in caso di incendio,provocherebbero un mixer di nerofumo e asbesto di altissima pericolosità,molto più della diossina, il cui contatto metterebbe a repentaglio la salute di chi abita nelle vicinanze. 

lunedì 21 maggio 2012

Accoglienza immigrati



A Mazara l’uso delle strutture di accoglienza di pregio storico soggette a vandalismo.

Era tutto talmente prevedibile che parlarne era come se si volesse scoprire l’acqua calda. La decisione delle ultime amministrazioni,compresa l’attuale, di destinare a strutture di temporanea accoglienza degli immigrati clandestini, immobili di pregevole valore storico ed artistico e per di più ubicati in pieno centro storico, è stata e continua ad essere una scelta destinata a creare polemiche, soprattutto per la facilità che gli immigrati hanno di sfuggire ai controlli,una volta identificati e messi in condizione di potere girovagare liberamente per la città. Inoltre, sotto il profilo della tutela  e della salvaguardia del patrimonio immobiliare,  sovente in queste strutture si assiste alla distruzione delle suppellettili e soprattutto alla mancanza di cura e di rispetto,da parte degli ospitati, dei locali in cui vengono momentaneamente ospitati. L’allarme lanciato in questi giorni alle istituzioni regionali e nazionali dal sindaco di Mazara Cristaldi, è il grido di una intera città impreparata a far fronte ad eventi straordinari di eccezionale portata, soprattutto a causa della mancanza di una strategia finalizzata a far fronte a flussi immigratori che sono diventati sempre più intensi e che in prospettiva si prevedono alquanto numerosi sia come sbarchi sia come entità umane. L’avere supinamente acconsentito di mettere a disposizione dei clandestini strutture di accoglienza inidonee,senza un adeguato supporto logistico di personale specializzato e mezzi economici adeguati al bisogno, dimostra come il fenomeno immigratorio  venga gestito in modo superficiale e disorganico, privo peraltro di una struttura di governance.  Pregevoli complessi  di valore storico e urbanistico come S. Agostino e San Carlo,quest’ultimo destinato ad accogliere temporaneamente gli immigrati non maggiorenni non accompagnati, sono stati,o stanno per esserlo,trasformati in centri di smistamento e di accoglienza,con la conseguenza  di dovere subire  atti di vandalismo e di  incivile incuria da parte degli stessi ospitati; questi ultimi,lasciati liberi e senza  alcun controllo di girovagare per il dedalo di viuzze del centro storico possono anche  generare problemi di sicurezza sociale e di ordine pubblico, in quanto vengono facilmente in contato con la microcriminalità che  ne ha fatto di quel luogo la propria zona di pertinenza. Senza nulla togliere allo spirito di ospitalità e di solidarietà verso queste persone,tuttavia occorre che vengano individuate,al di fuori del nucleo del centro storico della città, strutture più idonee, più sicure e confortevoli dal punto di vista dei bisogni,degli spazi a disposizione, facilmente raggiungibili e dove i controlli siano più incisivi, vi sia una maggiore sicurezza anche a tutela degli stessi clandestini,e che sia agevole l’accesso ai mezzi del personale di supporto logistico e della sicurezza. Il comune di Mazara ha edifici di sua proprietà che si possono trasformare in civili e adeguate strutture di accoglienza. Queste peraltro potrebbero essere collegate al centro della città attraverso dei servizi di bus navetta.
Discorso a parte,ma che merita di essere approfondito, e sul quale si dovrebbe aprire un ampio dibattito politico,è la destinazione d’uso che s’intende fare per il complesso del monasteriale di San Carlo,per la cui ristrutturazione sono stati stanziati parecchie centinaia di migliaia di euro. Questa struttura sembra essere destinata ad accogliere i minori stranieri non accompagnati, definizione abbastanza controversa  utilizzata genericamente per ricomprendere un gruppo più ampio di minori, tra i quali vi sono  minori richiedenti asilo ed i minori vittime di tratta, siano essi cittadini di paesi dell’Unione Europea o extracomunitari. Secondo dati statistici la permanenza media in queste strutture è di circa sei mesi, tempo insufficiente per avviare un  adeguato progetto di inserimento. In Sicilia,in particolare,nelle strutture riservate ai minori non accompagnati, i dati rivelano che la maggior parte di questi provengono dalle regioni sub sahariane. E’ in  tali strutture,dove assai difficilmente si riesce a portare a termine dei progetti seri di inserimento e di formazione,  che il disagio si manifesta spesso con segni di  insofferenza e atti  di vandalismo. Mentre scrivo questo post apprendo,attraverso una dichiarazione dell’on. Cristaldi, che l’amministrazione ha individuato alcune strutture di sua proprietà e precisamente l’area e gli edifici dell’ex mattatoi comunale, da trasformare come centro di  accoglienza per gli immigrati clandestini e da adibire inoltre come centro di aggregazione per lo sviluppo delle arti. Non si può che accogliere la notizia con viva soddisfazione.

venerdì 11 maggio 2012

Mazara:Consiglio comunale a porte chiuse

 Segreto sullo stato di salute delle acque:per i consiglieri la relazione è cosa nostra. 

Adesso come reagiranno i tanti comitati cittadini che da anni chiedono di conoscere lo stato di salute dell’acqua pubblica a Mazara? Sarà consentito loro di potere acquisire la documentazione completa e ufficiale sui livelli e sulle fonti di inquinamento in cui si trovano gli acquiferi della città? L’interrogativo è d’obbligo dopo che in consiglio comunale il presidente Pietro Marino ha deciso di trattare la relazione conclusiva della speciale commissione di inchiesta incaricata di indagare sullo stato di salute delle acque, con una seduta a porte chiuse.
L’ Extra omnes  dei cittadini dalla sala che istituzionalmente li rappresenta,su un tema di interesse esclusivamente pubblico e per di più che investe la salute dell’intera comunità,appare incomprensibile e ingiustificabile, soprattutto perché il tema in questione non rientra tra i casi previsti dall’art.12 comma 7 dello statuto comunale, che prevede la segretezza della seduta quando si devono esprimere giudizi e apprezzamenti sul privato di una persona.  L’opinione pubblica ha il diritto di sapere che tipo di servizio idrico viene erogato,e questo vale ben di più del tutelare incompetenze e insufficienze di qualche funzionario il cui compito era quello di vigilare sullo stato di salute  dell’acqua. 

martedì 8 maggio 2012

IEA: Conferenza sulla Rivoluzione Tunisina



La primavera araba: il caso della rivoluzione tunisina. 

Più di un anno è trascorso dall’inizio delle proteste nel mondo arabo. Il 17 dicembre del 2010 il venditore ambulante 26enne Mohammed Bouazizi si dava fuoco per protestare contro il regime del dittatore Ben Alì. Il 14 gennaio 2011 Ben Alì fuggiva da Tunisi. Iniziava così una serie di eventi storici che avrebbe portato a nuovi assetti politici nel mondo arabo.
Noi abitanti della riva nord del Mediterraneo, non possiamo essere indifferenti a ciò che accade nella riva sud. La primavera araba ci interpella e ci interroga. I nostri media sono spesso superficiali, frettolosi e continuamente alla ricerca del sensazionalismo. Per questo l’Istituto Euro Arabo di Studi Superiori organizza proprio a Mazara del Vallo,  la città più araba della Sicilia occidentale, di fronte e a due passi dalla riva sud del Mediterraneo, una conferenza sulla rivoluzione tunisina. Sentiremo, tra gli altri, il parere di Ghazi Gherairi, professore alla Facoltà di Scienze Giuridiche, Politiche e Sociali dell’Università di Tunisi. Con lui, cercheremo di capire le cause e le conseguenze dei processi in atto sull’altra riva, le problematiche e le sfide della rivoluzione tunisina, l’importanza, la forza e l’influenza dei partiti islamisti nell’attuale governo, scaturito dall’Assemblea Costituente chiamata a scrivere la nuova Costituzione. Ghazi Gherairi è anche segretario generale dell’Académie Internationale de Droit Constitutionnel, vice-presidente dell’Association Internationale de méthodologie juridique e vice-presidente dell’Union Tunisienne du Service Public et de la Neutralité de l'Administration, è stato membro e portavoce dell’Alta Autorità per la realizzazione degli obiettivi della rivoluzione, della riforma politica e della transizione democratica.

domenica 6 maggio 2012

Il potere logora chi non ce l’ha



Quello che si paventava è avvenuto,così come enunciato dalla legge di Murphy;a partire da questa stagione,viene soppresso il collegamento veloce attraverso aliscafo tra Mazara e Pantelleria.
La notizia ha lasciato indignati i mazaresi,non comprendendone le ragioni sia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda i tempi di percorrenza, poichè il collegamento da Mazara con l’isola  pelagica è il tratto più breve  tra quelli possibili.
Abbastanza disincantata è apparsa,però, la reazione del sindaco di Mazara On. Cristaldi, pronto ad addebitare le responsabilità al governo della regione e ai partiti che lo sostengono. Nella vicenda non vi sono,secondo il primo cittadino,responsabilità della sua amministrazione. Appare tranquillo Cristaldi: la sua città è destinata a diventare, nonostante tutto,un centro di richiamo turistico internazionale.
 La stessa serenità,lo stesso atteggiamento distaccato e contenuto per le terrene cose,Cristaldi ostenta nelle sue dichiarazioni  in merito alle ordinanze di demolizione,sono qualche centinaio gli immobili interessati, emesse dalla magistratura per tutte quelle costruzioni edificate entro una fascia di 150 metri dalla battigia. “ Non è un problema che interessa la sua amministrazione, le competenze, secondo la legge,sono di altri” dice con sicumera,” le responsabilità politiche sono di coloro i quali nel passato hanno consentito quelle costruzioni”.
Pilateggia a tutto campo il sindaco di Mazara,lavandosene le mani,come se difendere gli interessi della propria comunità non sia compito di chi istituzionalmente la rappresenta.
Sembra un guerriero stanco,disarcionato,logorato,sconfitto e  persino oltraggiato da quegli stessi compagni ch’egli aveva contribuito ad elevare di rango e che gli si sono rivolti contro. Del  politico di razza, pronto a brandire le armi e la ferocia dell’oratoria,ne restano i ricordi. Il Cristaldi di altri tempi si sarebbe messo alla testa del popolo per difendere gli interessi della propria città. Il Cristaldi di oggi, deluso e rassegnato, ha smesso definitivamente,nonostante le apparenze,di fare politica. Segno che il potere logora chi non ce l’ha.