Credo
che adesso si stia esagerando con questa storia. Possibile che con tutti i
problemi che attanagliano la città, sprofondata nel precipizio di una crisi
sociale ed economica ormai irreversibile, con una marina in coma profondo, con
l’agricoltura abbandonata al suo destino, con una edilizia inesistente, un
artigianato inconsistente, un turismo mai iniziato, le attività commerciali che
chiudono di giorno in giorno, con la via più elegante della città ridotta a
vuote vetrine, con i locali del centro storico serrati, con una gioventù priva
di speranza e di futuro, e per di più con una fenomeno di microcriminalità ( ?
) sottovalutato e tuttavia sempre più inquietante e invasiva, tutta
l’attenzione dei mass media, pilotati dalla politica, sia rivolta verso un
cane?
Un
solo cane e non i cinquecento suoi consimili che hanno di fatto occupato
l’intera città e periferie, cimitero incluso, e che per lo più la fanno da
padroni.
Possibile
che questa città, una volta famosa per il suo pesce sia oggi menzionata solo
per quel nome: Nicola?
Il
personaggio più famoso, oggi, a Mazara, non è il sindaco Nicola Cristaldi, ma un
cane a cui qualche buontempone ha voluto dare, per piaggeria o per celia lo
stesso nome. Nicola è addirittura un meticcio, nemmeno un cane di razza con
pedigree e medagliere. Non ha fatto nulla di eroico, non sa accompagnare un
cieco, non sa fare la guardia, non è da riporto, non ha mai difeso qualcuno, ha
seguito solo il suo istinto di bestia, sopravvivere nel migliore dei modi, da
furbesco ruffiano. Su questa povera bestia si è voluto costruire un battage
pubblicitario senza precedenti e a dire il vero anche con una certa furbizia, leggi
il post,
facendola addirittura diventare una vera primadonna. Del cane si sono occupati
le cronache dei maggiori giornali italiani e su di esso sono stati fatti alcuni
reportages dalle maggiori televisioni nazionali. Sicuramente un bel modo di
fare pubblicità alla città o farsi pubblicità secondo i punti di vista. Per
Nicola si sono aperte le porte della televisione, da vera star, come i suoi
consimili più famosi Rin tin tin, Rex o
Lassie. Per il mansueto canide sono state aperte addirittura le discrete stanze
della politica, davanti alle quali ai cittadini umani non è concesso neanche di
sostare, figurarsi di entrare.
Così
Nicola viene fotografato e ripreso disteso su un antico e prezioso tappeto o
comodamente accucciato su un morbido divano di pelle, sempre accanto al primo
cittadino, mentre quest’ultimo esercita le sue funzioni istituzionali.
“
Riunioni alle quali Nicola partecipa con
grande rispetto, silenziosamente, non sporca, come suol dirsi ” dichiara
orgogliosamente il sindaco Nicola Cristaldi ripreso dalle telecamere di mediaset con
accanto il fido Nicola, per l’occasione insignito della fascia tricolore di
primo cittadino.
La
storia è ricca di animali divenuti celebri. Caligola non nominò il suo cavallo
Incitatus Primo cittadino di Roma e
poi Senatore? Chissà se in futuro al
cane Nicola, cui auguriamo lunga vita, non sarà eretta una statua nella bella piazza
Mokarta per sostituire la decadente e bistrattata opera di Pietro Consagra così
come hanno fatto per Hachiko nella stazione
di Shibuya a Tokio. Chissà, inoltre, se dopo le sue dichiarazioni,
il sindaco consentirà ai suoi umani concittadini che ne faranno richiesta di
potere assistere alle riunioni di lavoro della giunta, con l’impegno di
comportarsi come Nicola: essere rispettosi, stare in silenzio e soprattutto non
sporcare le preziose suppellettili.
Io
credo di no.
Mi
auguro, però, passata questa sbornia da amici degli animali, che l’attenzione
della comunità e delle istituzioni si rivolga soprattutto sugli umani per
costruire una città a misura di uomo e non di cani.