Nicola Cristaldi con la sua
riconferma a sindaco è entrato di diritto nella storia di Mazara del Vallo Ci
penseranno i sociologi, i politologi, gli storici, gli antropologi a studiarne
il personaggio in tutte le sue sfaccettature, a tratteggiarne la personalità,
ad analizzarne il suo percorso politico. Il suo palmarès è di tutto rispetto,
da prima donna della politica: quattro volte sindaco, quattro volte deputato
regionale, due legislature come deputato nazionale, dopo avere iniziato la
gavetta da consigliere comunale. Dopo dieci anni ininterrotti di sindaco di
Calatafimi - Segesta si appresta a faro lo stesso nella sua città, realizzando
così quel sogno che cinque anni fa lo portò alla carica di primo cittadino,
sacrificando lo scranno di deputato. Personaggio assai complesso, spinoso nelle
relazioni se sottoposto a critiche, è legato ai suoi concittadini da un
misterioso fil rouge di rapporto amore – odio che potrebbe rappresentare un
interessante caso di studio da parte degli analisti delle relazioni di massa.
Cristaldi rappresenta per una parte dei mazaresi la speranza, per l’altra
l’oscurantismo, la trasparenza e la torbidezza della politica, l’innovazione
oppure il paradigma della conservazione. Lo si inneggia o lo si disprezza, non
c’è una terza via. È l’àncora alla quale
appigliarsi nei momenti di difficoltà, rappresenta nell’immaginario collettivo
l’esperienza del politico ben navigato, la capacità di destreggiarsi con
padronanza nella stanza dei Palazzi; dall’altra è l’esempio della
conservazione; di sicuro, il riconfermato sindaco è il migliore politico, in
assoluto, della storia della sua città dall’ottocento in poi e forse ancor
prima. Se sarà anche il migliore sindaco saranno i posteri a scriverlo. Ama la
sua città in modo viscerale, non sempre questo amore viene apprezzato o
condiviso, a causa di una comunicazione non sempre chiara; tuttavia la sua
collettività l’ha considerato, nonostante gli immancabili rapporti di conflittualità
e di incomprensione, come il figliol prodigo. Sotto questo aspetto Mazara ha
sempre perdonato tutto al suo figlio prediletto, anzi premiandolo nei momenti
decisivi. Il carattere poliedrico ne fa un personaggio divisivo, non per niente
la città si è profondamente spaccata in due. Questo solco è ben visibile se si
analizza il dato del ballottaggio. Metà degli elettori hanno preferito, a
torto, scegliere di non scegliere, non andando a votare. Tra costoro gran parte
sono quelli che poi fanno della critica la loro missione. L’altra metà ha scelto
il meglio contingentemente possibile, dando fiducia all’esperienza
amministrativa e politica, all’usato sicuro, rispetto all’incognita
rappresentata da Torrente. I dati usciti dalle urne non sono così plebiscitari
come cinque anni fa; Cristaldi esce molto ridimensionato, la sua percentuale di
gradimento scende di dieci punti passando dal 68% al 58%; questo risultato,
imprevisto dallo stesso Cristaldi e dal suo entourage, lo devono far
riflettere, innanzitutto rivedendo il modo di relazionarsi con la collettività
e progettandone uno nuovo, a partire dalla comunicazione. Curare il rapporto
con i cittadini attraverso una maggiore contatto diretto, incontrarli per le
strade, ascoltarli, sentire i loro umori, essere sempre più un “primus inter
pares”. Quel dato percentuale non certo entusiasmante è un consenso condizionato di cui il primo cittadino deve tener conto in questo prossimo e ultimo
quinquennio di sindacatura.
2 commenti:
Professore, a Lei piace divagare. Ma anche se leggerLa è un vero piacere, ritengo che la faccenda, qui, possa liquidarsi in poche righe. Cristaldi ha vinto un ballottaggio raccogliendo ben 5000voti in meno rispetto a 5 anni fa, e 5000 in più rispetto al primo turno. Com'era facile prevedere, il suo avversario, grazie alla semplicità della formula del ballottaggio, stavolta è riuscito a portare a casa tutti i 9000 voti scarsi delle sue liste. Dove ha preso, quindi, i voti Cristaldi? Facile. Dato che sicuramente i pro Scilla ed i pro Siragusa se ne sono andati al mare ( tra l'altro sono state pure bellissime giornate ), ancora una volta è subentrato il soccorso rosso. Sono i voti di Pino Bianco. 5 anni fa furono molti di quell'area a votare Cristaldi ed a vantarsene pure. Oggi non possono farlo. Ma hanno votato per il meno peggio, non per 'il contingentamente migliore'. Quanto al miglior politico del secolo, penso si riferisca al XXI, appena iniziato. Penso che nei prossimi 85 anni si potrà fare di meglio. Nel frattempo speriamo che Cristaldi riesca a completare anche la seconda metà del suo programma. Piccoli già ci siamo diventati, ora speriamo di diventare pure capitale.
Ci sono stati Sindaci che hanno portato a Mazara l'autostrada e la Capitaneria di porto. Ed altri che hanno lasciato scappare Agenzia delle entrate, aliscafo per Pantelleria, Catasto, Giudice di Pace, ed oggi è a rischio l'INPS e, addirittura, il liceo classico
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