Ho visto , durante la mia non
breve carriera di insegnante, colleghi in
gamba, altri bravi e molti, moltissimi meno bravi. Ho visto nella scuola tanti,
troppi nullafacenti, dei veri paraculo, altri , al contrario, sempre
disponibili. Ho conosciuto tanta gente fare il proprio dovere con passione e
con professione mentre altri erano dei veri ventisettisti. Ho visto docenti che si vantavano della loro didattica
estemporanea,senza alcuna programmazione; altri solerti e puntigliosi nel
rispettare le scansione delle linee programmatiche. Ho visto tanti insegnanti assenteisti e doppiolavoristi. Ho
visto morire la figura carismatica del preside per essere sostituita da new
entry di burocrati, attenti solo “alle
carte”. Ho conosciuto dirigenti
scolastici senza alcuna esperienza
didattica. Ho visto colleghi educare e rispettare i propri alunni, altri trattarli
come entità numeriche. Ho visto valutazioni metodologicamente stravaganti e
altre soggettivamente aritmetiche da fare invidia alle scale termometriche. In
tutti gli anni che ho insegnato mai ho
visto premiare il merito. Ho lasciato la
scuola avviarsi verso l’ appiattimento e la mediocrità. Hanno ragione i sindacati a
protestare. Il merito è il nemico della mediocrità che loro hanno sempre
rappresentato e tutelato.