Siglato l'accordo, Gianni:
"L'Enel ci deve 7 miliardi"
di Laura Maggiore
"Un investimento di 600 milioni di euro che porterà nuovi posti di lavoro e ricchezza alla Sicilia". L’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, ha presentato in conferenza stampa il progetto che prevede la costruzione e l’esercizio di un rigassificatore all’interno dell’area portuale di Porto Empedocle, nell’area industriale di Agrigento.Gianni ha chiesto come condizione imprescindibile per la firma del decreto e l'avvio dei lavori, che la società Nuove Energie S.r.l. (per il 90% del gruppo Enel) costituisse una sede legale in Sicilia. “Tutte le polemiche – ha assicurato – sono state superate, era normale e giustificato che chi di dovere avanzasse delucidazioni sulle motivazioni, le ricadute, le norme di sicurezza, l’impatto ambientale e altri dubbi. Oggi – ha aggiunto Gianni - il Sindaco e il consiglio del Comune di Porto Empedocle hanno espresso il loro consenso all’unanimità”.Secondo gli accordi presi verranno impiegate maestranze e materiali locali (dal rame all’acciaio). "Noi saremo rapidi con le autorizzazioni – ha assicurato l'assessore regionale – e Nuove Energie sarà rapida a costruire la rete, non in otto/dieci anni, ma in un paio d’anni utilizzando, se necessario, 25/30 aziende anziché le solite due o tre". Gianni ha anche annunciato che chiederà ad Enel il rimborso dei circa sette miliardi di euro pagati dai siciliani in questi ultimi 50 anni tramite le bollette per il rinnovo degli impianti: "Soldi – ha sottolineato – di cui ha usufruito il Nord, Bossi e
da ilovesicilia
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