Il problema sicurezza emerge ogni qual volta succede qualcosa di eclatante, che colpisce direttamente i nostri affetti, che scuote violentemente le nostre coscienze assopite; è allora che ci accorgiamo di una realtà apparentemente ignorata e che abbiamo fatto di tutto per minimizzare. Non è soltanto il fenomeno della droga, peraltro molto sottovalutato, che ci deve allarmare, bensì la condizione di disagio dei ragazzi, da noi non percepita, che li porta alla ricerca di una condizione di sballo attraverso il consumo di alcolici. Ci si può avvedere di ciò che succede nei locali maggiormente fraquentati dalla “movida notturna” e soprattutto nei pressi di una nota discoteca estiva alla periferia della città, il cui nome di per se è un invito allo sballo. E’ allarmante, alle due del mattino, vedere ragazzi e ragazze sedicenni e forse meno, scendere dalle macchine già “avvinazzati” tracannare bottiglie di vino acquistato sfuso e forse ad alta gradazione alcolica, bottiglie di birra, di vodka o misture alcoliche di vario genere, e avviarsi in direzione della discoteca. Potrebbero essere i nostri figli o i nostri nipoti, poco importa, sono ragazzi che per divertirsi, per trascorrere una serata in allegria, trovano propedeutico al divertimento il pre sballo. Perchè meravigliarsi delle stragi del sabato sera quando si sa che il sistema psico motorio degli adolescenti, non solo di loro, esce sconquassato dall’eccessivo abuso di sostanze alcoliche, soprattutto se contemporaneamente accompagnato da ore di musica il cui volume supera di gran lunga la soglia di decibel normalmente sopportabile? Fa rabbia vedere alle cinque di mattina ragazzi e ragazze uscire sbronzi dalla discoteca, sproloquiare attraverso un linguaggio scurrile a confronto del quale quello dei postriboli è per fanciulle educande,e infine rimettersi alla guida della macchina o della moto, senza che nei pressi si noti la presenza di forze dell’ordine che ne possano controllare le condizioni psico fisiche idonee alla guida. Fa rabbia che nonostante le continue proteste di cittadini che chiedono il rispetto delle normative vigenti sugli orari di apertura e di chiusura, sulla regolamentazione del traffico, sul controllo del volume della musica attraverso la taratura delle sorgenti sonore, nessuna attività ispettiva venga effettuata da chi ha competenza in materia. Il divieto di vendere e servire alcolici ai minori di 18 anni si rende improcrastinabile. Non bastano sermoncini ipocriti, inutili dal punto di vista pedagogico, se non sono seguiti da fatti. Alcuni sindaci hanno iniziato una campagna di dissuasione all’eccessivo e incontrollato consumo di alcool, attraverso ordinanze molto restrittive. Plaudiamo all’iniziativa, auspichiamo che anche nella nostra città vengano prese decisioni altrettanto forti per il ripristino delle regole e per la salvaguardia della salute dei giovani dal pericolo dell’alcolismo. Sarebbe un atto poco responsabile rinviare o disattendere la soluzione del problema.