Sabato
20 aprile (ore 17.30), presso il Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo (via Carmine),
sarà presentata l’edizione italiana integrale del volume “Sicily and England”,
che Tina Whitaker Scalia pubblicò a Londra nel 1907 e che venne tradotto e dato
alle stampe, per la prima volta, nel 1948 dalla Società Editrice Siciliana di Mazara
del Vallo, costituita due anni prima da un gruppo di giovani guidati dal professor
Nino Sammartano.
L’autrice,
nata nel 1858 e morta nel 1957, era figlia del generale palermitano Alfonso Scalia
e moglie del ricco imprenditore inglese Giuseppe Whitaker, cui si devono opere fondamentali nel campo dell’ornitologia e dell’archeologia.
Nel
libro, i ricordi e le notazioni biografiche si intrecciano con le vicende
politico risorgimentali, nelle quali furono coinvolti numerosi personaggi
costretti ad esiliare dalla Sicilia e dalle altre regioni nei decenni di regno
borbonico. Tina Whitaker, durante la sua lunga ed intensa vita vissuta tra
l’Inghilterra e la Sicilia fu protagonista di primo piano nella vita sociale
palermitana e al centro di una fitta rete di relazioni (culturali, economiche,
imprenditoriali) tra le due grandi isole.
Salvatore
Costanza, già docente di Storia e di Ecostoria negli Istituti
Superiori e Universitari, ha dedicato alla Sicilia moderna e contemporanea il
suo maggiore impegno di studioso con libri sulla marginalità sociale (La
Patria armata, 1989), sui Fasci siciliani e il mondo contadino (L’utopia
militante, 1996) e sul Risorgimento
(La libertà e la roba, 1998).
Più
di recente ha pubblicato in tre volumi un’analitica ricostruzione della storia
urbanistica, sociale e culturale di Trapani (Tra Sicilia e Africa. Trapani.
Storia di una città mediterranea, 2005), una monografia su Gentile (Giovanni
Gentile. Gli anni giovanili 1875-1898, 2011) ed ha in preparazione un
volume sul carteggio inedito di Nunzio Nasi.
Tina
Whitaker Scalia (1857-1958), nata a Londra durante gli anni di
esilio del padre siciliano e poi moglie di un inglese residente a Palermo, è
stata tra le più rappresentative protagoniste di quella comunità inglese
presente nell’Isola tra ’800 e ’900 che contribuì a collegare la Sicilia ad un
circuito di relazioni internazionali molto particolari, non solo di natura
commerciale, imprenditoriale e finanziaria, ma anche culturale. Sicilia e
Inghilterra, pubblicato per la prima volta in inglese nel 1907 e, in una
prima parziale versione italiana, nel 1948 (dalla S.E.S. editrice di Mazara del
Vallo), viene adesso riproposto in una nuova edizione integrale curata da
Diletta D’Andrea (Università di Messina). Nell’ampio contesto di scritti
relativi ai rapporti economici, politici e sociali tra Sicilia e Inghilterra,
il volume di Tina Whitaker Scalia permette di comprendere meglio tali legami,
molteplici e radicati nel tempo, ricostruendo preziosi particolari biografici
sia dei tanti “amici inglesi degli esuli siciliani”, sia di alcuni protagonisti
delle principali vicende storico risorgimentali italiane.
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