Non
è una impressione. Passeggiare per le strade della città , a pochi giorni dal
Natale, non riempie di certo l’animo.
Mai come in questi giorni si presenta buia, triste,smemorata, trasandata,
rassegnata al suo inesorabile declino. Desolante il grigiore di quelle che
furono le vie dei negozi sfarzosi, le
vetrine luminose e addobbate con festoni natalizi di una volta; le stesse che
oggi si presentano inanimate, con le saracinesche serrate, con i locali abbandonati all’incuria e al degrado.
Le vie tetre per 350 giorni l’anno che si ha
la presunzione di farle rivivere solo per qualche giorno rialzando saracinesche
arrugginite che nascondono pareti scalcinate, ambienti umidi e impregnati di
muffa. Per qualche settimana, in
questa città, si vuole dare animazione agli zombi.
Che senso ha tutta questa sceneggiatura solo
per quindici giorni e per il resto dell’anno lasciare il centro storico e
l’intera città al suo destino?
Perché
si è consentito che la città venisse umiliata dalla sciatteria?
Il corso principale, fino a qualche anno il
salotto elegante della città, è vilipeso da aliene quanto squallide installazioni da fiera di borgata che
propongono, in un clima natalizio all’insegna della bruttezza e dello squallore,
cuscini, caminetti, aspirapolveri, tramezzini e panini, bigiotteria, fiori,
palloncini, pesciolini , coniglietti, abbonamenti a tv satellitari,
paccottiglie, oggetti inutili, dozzinali, tipici dei modesti mercatini rionali.
E con il corso anche le piazze più belle soffrono della stessa offesa.
Non
si sottraggono a tali indecorose brutture nemmeno gli spazi che dovrebbero
rappresentare l’essenza del bello e della cultura. I luoghi destinati alle
esperienze artistiche diventano contenitori dell’orrido. Come definire
altrimenti, in questi giorni, quella follìa che si sta proponendo nel Complesso
Monumentale “ Filippo Corrridoni”, che al contrario dovrebbe rappresentare la
fucina culturale e il fiore all’occhiello dell’arte.
È con quelle oscenità,
altro che espressioni artistiche, che si vogliono richiamare i turisti?
Come
classificare tutto questo se non come disamore verso la città!
Tutto
viene consumato in presenza di una
comunità che appare in catalessi, incapace di indignarsi persino all’orrido.
Quanto
è triste il declino di questa città!