Alcuni
amici mi hanno chiesto del perché alla fine dell’anno non stilo più pagelle per
i personaggi più noti in città. Non solo personaggi, anche istituzioni,
associazioni, chiunque meritevole di essere menzionato.
Ho
risposto loro, con molta amarezza, che a mio parere la città, da qualche anno,
non riesce ad esprimere personaggi di una certa levatura né istituzioni di un
certo prestigio.
Non
vedo eccellenze in giro, anche a fare qualche forzatura, al contrario, le
delusioni sono cocenti e la mediocrità la fa da padrona.
«È una città che trovo sempre più
provinciale, rassegnata, triste, ammalata, che peggiora di mese in mese» mi fa
notare un professionista mazarese trasferitosi da un anno in una regione
settentrionale.
«È inaudito che in questa città, nelle
piazze principali e nel corso incontri solo qualche pensionato e molti cani
randagi» fa notare un giovane figlio di mazaresi e residente in Emilia Romagna.
«Ma se questa città non produce, se la
marina è in crisi profonda, se non si vedono cantieri aperti, se i negozi
chiudono di giorno in giorno, mi sai dire come mai le pizzerie e i locali sono
così affollati il sabato sera?» mi chiede un amico.
«Grazie alle pensioni dei genitori e
dei nonni, sulle quali si basa l’economia mazarese» rispondo.
Per questo non redigo più pagelle alla
fine dell’anno.
Ma se le dovessi redigere, darei dieci
e lode a tutti i nonni.
Il voto più basso ? A Nicola.
Francamente non se ne può più di tutti questi cani per la
città.
Nessun commento:
Posta un commento