Scoppiettante il
recital del pianista mazarese Alessandro
Marino
nello storico Teatro Garibaldi di Mazara
nello storico Teatro Garibaldi di Mazara
Si è aperta in maniera scoppiettante la 34^
Stagione concertistica dell’Associazione Amici della Musica di Mazara. Dopo
avere peregrinato per anni alla ricerca di una sede dove potere tenere i concerti, ecco che finalmente viene messo a disposizione dell’associazione il
Teatro Garibaldi ,finito di recente di essere restaurato, e che in tal modo si riappropria,dopo una chiusura durata sessantanni,
della sua identità ritornando ad
essere fucina di cultura e di musica
colta. Hanno di che essere soddisfatti la presidente dell’associazione Flora Savona Marrone
e tutti i soci per la pregevole sede assegnata loro dal sindaco Cristaldi,il
quale,nel suo breve saluto iniziale ha
voluto sottolineare che la prestigiosa sede dello storico teatro ritornasse ad
ospitare solo eventi di alto livello e di nicchia, vista la limitata capienza di
posti consentita. E di grande livello è stata l’inaugurazione della stagione
con il recital pianistico del mazarese Alessandro Marino,da tempo residente a
Milano. Possiamo definirlo l’evento musicale dell’anno senza essere tacciati di
eccessiva enfasi? Il concerto del pianista mazarese Alessandro Marino è stato e
resterà un evento memorabile negli annali della cultura musicale mazarese, e
non solo perché si è tenuto nel luogo
che meglio ha simboleggiato la musica
e cultura della città, il Teatro Garibaldi, ma anche perché è stata data la possibilità a pochi mazaresi di apprezzare le straordinarie capacità e il virtuosismo del pianista
24enne, grazie alla scelta di un programma di non facile esecuzione se non
si è dotati di assoluta padronanza della tastiera. Il concerto comprendeva
brani di Saint Saens/Liszt - Danza macabra; Hummel - Rondò op. 11; Moscheles - Fantasia su temi del Nabucco; Liszt - Rapsodia ungherese n. 14, mentre
nella seconda parte sono stati
eseguiti brani di straordinaria complessità di autori come: Gottschalk - Tournament Galop;
e Alkan - Sinfonia per pianoforte solo
op. 39 nn. 4-5-6-7 :Allegro- Marcia funebre- Minuetto – Finale. Quest’ultimo brano ha mostrato agli entusiasti spettatori il
virtuosismo, l’agilità, la velocità di esecuzione non comune del pianista,uno dei pochi in
Italia a eseguire nel campo concertistico opere di così elevata difficoltà; non
per niente la sinfonia op. 39 di Alkan è
da considerarsi tra le pagine più
difficili ed ardite dell’intera letteratura pianistica. Intensa l’emozione
provata dal pubblico il quale con fragorosi e lunghi applausi ha voluto manifestare in
piedi il proprio entusiasmo per il giovane concertista mazarese.
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