Che
succederà il giorno dopo i risultati elettorali in Sicilia? Che tipo di
coalizione governerà? Stando ai sondaggi rilevati in questi ultimi
giorni,chiunque sarà eletto governatore non potrà disporre,neanche ricorrendo
al listino,di numeri sufficienti che
possono consentire la governabilità. Le previsioni indicano in Crocetta e
Musumeci i due papabili governatori. Tutto
sembra ipotizzare una volata al fotofinish tra il candidato di destra e quello
di centrosinistra.In difficoltà la coalizione guidata da Miccichè,mentre ha
problemi di raggiungere il quorum Fava .Una incognita sulla quale è puntata
l’attenzione di tutti i partiti è il Movimento 5 stelle. Riuscirà a raggiungere
il quorum per piazzare qualche deputato a Palazzo dei Normanni? Intanto si
affinano le strategie precedute da
tatticismi, insinuazioni, accuse,ammiccamenti,mezze frasi e silenzi che la dicono
lunga sulla complessità della politica
siciliana. La Sicilia è sempre stata il laboratorio delle alchimie
politiche; dai risultati che verranno fuori sarà condizionata la stessa politica
nazionale su quali coalizioni puntare. Una vittoria di Crocetta obbligherà la
sua coalizione formata daPD e UDC a chiedere alleanze di responsabilità sia a SEL sia a
Miccichè. Una simile ipotesi costituirebbe una svolta in senso fortemente autonomista
rispetto ai progetti nazionali di PD e SEL
che vede nell’UDC il naturale alleato per un futuro governo di centrosinistra
senza che si passi per una riconferma a premier di Monti,così come va
sbandierando ogni giorno Casini. E se riesce difficile immaginare una convivenza Sel –Udc, , tanto più problematica appare una coalizione che veda Sel a braccio di
Miccichè e di Casini, a meno che Vendola non dia la sua
benedizione. Sarebbe un atto di responsabilità se si vuole scongiurare un
ritorno immediato alle urne per i siciliani.
La diffidenza comunque è reciproca. Appare chiaro che la governabilità
di Crocetta passa solo attraverso un accordo con il leader di Grande Sud. Comunque
vadano le cose Miccichè diventa l’ago della bilancia della politica siciliana.
Lo è anche e soprattutto in caso di vittoria di Musumeci e della sua malconcia
coalizione messa insieme dalle varie anime duellanti di quel che è rimasto del
PDL insieme ai cuffariani del PID e ai
transfughi lombardiani. In questo
caso,l’ex pupillo di Berlusconi tratterebbe da una posizione di estrema debolezza politica e dovrebbe mostrare capacità di convincimento nei
confronti dei suoi alleati,visto che la coalizione da lui guidata è rappresentata anche da Lombardiani e
Finiani che del PDL non ne vogliono
sapere alcunché. A meno che un imprevisto quanto probabile successo di Grillo
non faccia suonare l’allarme sia a destra che a sinistra. S’ode a destra uno squillo di tromba/a sinistra risponde uno squillo. Sarebbe
la nascita della Grosse Koalition sulle note della Sicilienne
di Fauré.
Nessun commento:
Posta un commento