Presentate le liste PDL in
provincia di Trapani,sia Fazio che Cristaldi
possono cantare vittoria dell’estromissione di Ruggirello dalla lista
del PDL,voluta ad alta voce da entrambi. La loro è una vittoria contro il sen.
D’Alì, il quale aveva inserito nella lista del PDL Paolo Ruggirello dopo la sua uscita dal
movimento di Lombardo. Tale candidatura avrebbe dovuto,nelle intenzioni del
senatore trapanese, ostacolare da una parte Fazio nel suo percorso alla regione
e contemporaneamente vanificare ogni speranza di successo di Duilio Pecorella, sponsorizzato da Cristaldi.
Canta vittoria Cristaldi perché elimina un
concorrente vincente a dà qualche alito di speranza al suo Pecorella; canta vittoria Fazio perché elimina il suo
concorrente diretto e vede sempre più vicino lo scranno regionale; il più
soddisfatto appare però il Sen. D’Alì, felice per l’inserimento della sua
pupilla Cettina Spataro oltre che nella lista PDL anche nel listino di Musumeci, segno che a Trapani
è ancora lui che comanda.
Tutti felici,tutti
contenti. Intanto preparano le mosse per condurre tra loro una guerra l’un contro l’altro armati.
Ciononostante,molto
malumore serpeggia all’interno del PDL mazarese;la candidatura di Pecorella non
è andata giù a molti giovani. Viene rimproverato a Pecorella il suo impegno a fianco
di Scilla e le sue forti critiche
espresse a Cristaldi durante le scorse amministrative. Viene altresì rimproverato al sindaco che
dopo il voltafaccia di Pecorella nei confronti di Scilla e il suo schierarsi al
ballottaggio con Cristaldi,lo stesso è stato ricompensato con la carica di
assessore provinciale,scalzando giovani del partito,meritevoli per capacità,
per appartenenza e per coerenza. Ed è all’interno di questa componente
giovanile che si è alla ricerca di altri punti di riferimento. Molti di loro
sentono il fascino di Musumeci.
La stessa aria di parenti
serpenti si respira all’interno del PD trapanese dopo l’esclusione dal listino
di Crocetta della mattarelliana Monica Alagna,costretta,con un colpo di coda, a
lasciare il posto ad un’altra donna, Antonella Milazzo, fortemente voluta
dall’alcamese sen. Papanìa, vero Dominus
del PD nella Sicilia occidentale. Intanto all’interno del PD mazarese
incominciano a manifestarsi dei mal di
pancia,sia per la candidatura di Giampiero Giacalone, una parte della
componente femminile avrebbe voluto una rappresentante donna, sia per
l’ingresso nel partito di Vito Torrente a sostegno dell’uscente Baldo Gucciardi.
Torrente,il cui curriculum politico di ex riempie varie pagine,tanti sono i
partiti che lo hanno visto militante tra le proprie fila,rappresenta con il suo
gruppo una potente macchina di voti. Il suo appoggio vuol dire avere la
certezza di essere eletto. E lo si è visto con il pienone del teatro Rivoli
dove il Torrente ha dato sfoggio delle
sue truppe cammellate con grande gioia
di Gucciardi e del suo mentore sen. Papania, e dove quei pochi militanti
piddini avevano il ruolo di semplici figuranti e dove sulla scena,Vito Torrente
si prendeva sperticati elogi e relativi incensamenti dal deputato e dal
senatore del PD. E’ la conferma che in
politica vige la regola del Do ut des.
Conosciamo il do, chissà se sapremo
mai il des richiesto. L’ingresso in
campo di Torrente spariglia l’alleanza Giacalone- Macaddino da una parte,mette
in allarme i piddini vicini a Oddo,alla sua quarta legislatura,alla faccia dei
limiti sanciti dallo statuto; quest’ultimo,che poteva contare fino a qualche
giorno fa l’appoggio di parte della CGIL trapanese,adesso è seriamente
preoccupato in quanto all’interno dello stesso sindacato vi sono lacerazioni su
come schierarsi,o con Giovanna Marano,subentrata a Fava, e segretaria regionale
della Fiom,o con Mariella Maggio,segretaria generale della CGIL siciliana,inserita a sorpresa nel
listino di Crocetta. Anche tra la componente
ex margherita del PD,intenzionata a votare Gucciardi,l’accordo con
Torrente lo trovano indigesto,e molti sono pronti a votare la lista Crocetta,nella
quale figura con sorpresa Vito Billardello, fedelissimo di Massimo Russo. Con
Billardello continua la grande fuga dei mazaresi da quello che fu il partito di
Lombardo. Si chiude la porta a Russo e lo si fa entrare dalla finestra
attraverso un suo candidato. Questa è pura alchimia politica. Un segnale che se
dovesse essere eletto, Crocetta potrebbe avvalersi dell’esperienza,riveduta e
corretta,dell’attuale assessore regionale alla salute,nonostante le sue
roboanti smentite.
Tutto liscio in casa
Grande Sud;nel partito di Miccichè sembra che non vi siano problemi di
rielezione per il deputato uscente Toni Scilla. Bisogna dargli
atto che ha saputo lavorare bene e tutto a suo vantaggio. La lista non è forte,
ma è stata formata in modo tale da superare agevolmente lo sbarramento del 5% e
consentire l’elezione del deputato mazarese,il quale nella sua città potrà
contare su un gruppo di amici e
simpatizzanti, forte, motivato,coeso e
soprattutto fedele.
Forte,come al solito,la
lista dell’UDC. Qui,si contenderanno l’elezione Turano e Pompeo,ex sindaco di
Castelvetrano,ma qualche sorpresa potrebbe venire da Marsala,città governata
dalla potente Diva Giulia; il candidato sostenuto dalla Adamo potrebbe vedere
elevate le sue chances di successo.
Da seguire con attenzione
il risultato di Livio Marrocco a Mazara. Il giovane deputato finiano,che sembra
non avere problemi di rielezione a
Trapani e hinterland,sempre che a Marsala Massimo Grillo si decida a fare
votare il partito di cui è segretario provinciale,costituisce il
termometro per le aspettative politiche
del consigliere Francesco Di Liberti, il quale, dopo avere abbandonato
Cristaldi,si è avvicinato a Marrocco,divenendone il suo referente. Tutti voti
che verranno meno a Cristaldi e al suo candidato Pecorella.
Appare nebulizzato quel
potente partito per l’autonomia che fu di Lombardo. Dopo la perdita di
Ruggirello,ha serie difficoltà a superare lo sbarramento.
La curiosità degli
osservatori però è rivolta al movimento 5 stelle e alla sua capacità di
convogliare i voti di protesta. Saranno
essenzialmente voti di lista,al di là della modestia del candidato locale.
Aspettiamo il 28 Ottobre.
3 commenti:
Allora, ricapitoliamo. Fazio, ex sindaco di Trapani, dovrebbe farcela. Se vince Musumeci, ce la dovrebbe fare la Spataro. Nel PD ce la farebbe Gucciardi. Sono tutti trapanesi, politicamente parlando. La vedo nera, per Mazara, tanto più che Tony Scilla non mi pare che si sia speso particolarmente per la nostra città che, in questi anni, non ha guadagnato niente ( tranne la speranza di avere un nuovo ospedale di maggior prestigio, grazie all'ass. Russo, che, però, non è candidato ) ed ha perso aliscafo per PAntelleria,ATO, tribunale e qualche altra cosa..
Scilla mi pare che si sia speso più di altri con la distilleria bertolino,il fermo pesca, l'indennita' dei marittimi di 40 mila euro, l'ospedale....mi viene invece da ridere vedendo torrente...io da mazarese dovrei votare un salermitano e dare fiducia ad un torrente che ogni giorno cambia partito da destra a sinistra tipo che passa il marciapiede...ma finiamola...abbasso torrente.....w toni!
Scilla che s'è speso per l'ospedale? Ma se non ha fatto altro che cercare di mettersi di traverso a Massimo Russo, invece di fare sinergia.. Sulla pesca del tonno ha sposato istanze del comparto ittico marsalese, concorrenziale a quello di Mazara ( palangaro contro circuizione )Fermo biologico ed indennità c'erano già prima. E sulla perdita dell'aliscafo non dimentichiamo che l'ex sindaco di pantelleria di Marzo, che un attimo prima di ritornare nelle patrie galere riuscì nel blitz di riporarlo a trapani, era il suo riferimento sull'isola. Al limite possiamo essere d'accordo sul fatto che nessun candidato mazarese oggi dia garanzie adeguate per la tutela, in sede regionale, degli interessi cittadini..
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