Il neo segretario del PD Francesco De Blasi
E’
stato un congresso muscolare quello svoltosi al Mahara Hotel di Mazara, che ha
visto un PD spaccato letteralmente in due.
Due
candidati, due modi di interpretare la politica, due schieramenti sordi ad ogni
ipotesi di accordo e nessuna proposta politica intesa a proiettare il partito
verso le prossime amministrative.
Non
si può parlare di anime, perché questo PD rimane ancora evanescente e alla
ricerca di una propria identità. A conclusione delle votazioni, infatti, ancora
non è chiaro il percorso che i democratici intendono fare e con chi.
Non
sono mancate accuse pesanti da parte della candidata alla segreteria,la
consigliera Teresa Diadema, ad un gruppo dirigente del partito,alludendo a
interessi oggetto di indagine da parte della magistratura. Nessuna replica dall’altra
parte, solo silenzio; e il silenzio dalle nostre parti bisogna interpretarlo, come
a voler dire che arriverà la risposta politica nel tempo e nei modi opportuni,
e non in punta di fioretto.
Nessuno
dei due schieramenti ha voluto arrivare ad una candidatura unitaria, condivisa,
che superasse le critiche esterne rivolte al partito, che rasserenasse i
malumori della base democratica, gli stessi dirigenti e i consiglieri comunali piddini.
Ha
vinto la linea di Giorgio Macaddino e del sindacato imponendo il capogruppo
consiliare del PD Francesco De Blasi. E’ stata una sfilata di truppe cammellate
dell’ex sindaco,una dimostrazione di forza, che in un sol colpo fa fuori i
suoi avversari e contemporaneamente si prende in mano il partito.
Tutto, a quanto sembra, con il beneplacito dell’on. Baldo Gucciardi.
Tutto, a quanto sembra, con il beneplacito dell’on. Baldo Gucciardi.
Sarà
Macaddino a indicare quale sarà il candidato del PD, ammesso che su questa
candidatura si possa raggiungere l’unitarietà.
Si
parla del dott. Pino Bianco, anche se per Macaddino, il candidato ideale
sarebbe stato il suo pupillo, l’avv. Francesco Truglio.
Sulla
candidatura di Pino Bianco rimangono dei nodi da sciogliere, e due sono centrali.
Il
medico dovrà essere il candidato ufficiale del PD oppure egli si candiderà con
una propria lista, avendo per appoggio una serie di liste centriste e civiche, compreso
il PD?
Il
secondo nodo sarà quello dell’unitarietà del partito.
Riuscirà
il neo segretario Francesco De Blasi nella difficile opera di ricomposizione
tra i due schieramenti? Soprattutto, riuscirà a convincere la componente avversaria,uscita fortemente sconfitta nei numeri, ma non politicamente, a fare
accettare, senza resistenze, la candidatura di Bianco?
Lo
vedremo nei prossimi giorni.