«Politica
e passione per lo studio della viticultura,impegno diretto ad affrontare i problemi
concreti del mondo agricolo – da socialista riformista quale egli era, con una
visione interclassista che gli permetteva di interloquire con imprenditori,
coltivatori, semplici braccianti, e di farsi apprezzare universalmente per competenza e serietà – appaiono in Vincenzo Raja
difficilmente scindibili.»
Così scrive nell’introduzione Rosario
Lentini, autore del libro Vincenzo Raja - tra passione politica e impegno scientifico -.
Mazarese di nascita, di
formazione politica inizialmente anarco socialista e poi socialista riformista,
la crescita politica, culturale e professionale di Raja si evolve in quell’intervallo
di tempo che va dai primi del ‘900 all’inizio della Grande Guerra, in una
Mazara dove i fermenti politici erano caratterizzati dai dibattiti, spesso poco
ortodossi, tra le componenti politiche, e all’interno dello stesso partito
socialista, diviso tra giolittiani e antigiolittiani, e nella Scuola Superiore
di Agricoltura di Portici dove si forma professionalmente. È
in
questo periodo che Raja fece convivere la
sua passione politica riformista con quella di imprenditore e di studioso della
vitivinicoltura, tanto da potere giustamente essere considerato un antesignano
nel richiedere un intervento legislativo che tutelasse il territorio e la
produzione del vino Marsala.
È stata
una lezione di storia a più voci quella proposta dall’Istituto Euroarabo di
Mazara editore del libro. Interventi di grande competenza scientifica che
tratteggiavano con raffinatezza la storia locale e il personaggio, delineato nelle
sue sfaccettature socio politiche, professionali, umane, in una Mazara in cui,
spenti gli entusiasmi dei fasci della fine dell’ottocento, si iniziava, con
passione a organizzare la politica.
È la
storia di un periodo incerto quello dipinto, con metodo storico, da Salvatore
Costanza e Rosario Lentini sul piano politico, sociale ed imprenditoriale, e in
cui si assiste ad una società in movimento anche tra tante contraddizioni, che
cerca, pur tra difficoltà, timidezze e ambiguità, di organizzarsi politicamente
e industrialmente, soprattutto per quanto riguarda l’agricoltura e la vitivinicoltura
uscita in quegli anni devastata dalla Fillossera.
Viene così delineata, nei vari
interventi moderati da Antonino Cusumano, presidente dell’Istituto Euroarabo, la
personalità di un Raja politicamente riformista e moralmente intransigente che si coniuga con quella
di imprenditore e di studioso, che metteva in primo piano, in un insieme, politica,
agricoltura e vitivinicultura, essendo egli stesso agricoltore e produttore, dando
anche, con competenza, il suo contributo di proposte sotto l’aspetto
organizzativo della produzione e della commercializzazione del prodotto
principale, il Marsala. Idee e proposte
che costituivano l’abbozzo embrionale di quella che sarà, di lì a qualche anno
la Questione meridionale.
Alla fine della serata, al
pubblico presente è stato fatto omaggio, da parte dell’istituto Euroarabo, di
una copia del libro, la cui stampa è stata integralmente sostenuta, con
entusiasmo, dal dott. Andrea Maria Genna rappresentante procuratore dell’Agenzia di Assicurazioni Generali di Mazara del Vallo.
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