Mazara perde il suo deputato nazionale e, come il coro nella goliardica Ifigonia, canta: “ Noi siamo felici, noi siamo contenti..”. Quanta ipocrisia promana
quel coro di voci,dimentichi del loro precedente stato di sudditanza e di
soggezione durato interi decenni verso
altri politici di città viciniore. Politicamente la perdita di un deputato, di
qualunque appartenenza, lascia comunque un vuoto rappresentativo nel territorio, e costituisce in ogni caso un
danno politico per la collettività, a maggior ragione in questa estrema provincia
siciliana già abbastanza disattenzionata nelle scelte politiche mirate strategicamente allo sviluppo
economico dell’intero comprensorio,soprattutto adesso che quest’ultimo non ha
nessuna rappresentanza parlamentare alla camera dei deputati. Il vuoto politico
rappresentativo che si è venuto a determinare non fa che relegare ulteriormente
questo estremo lembo di Sicilia alla condizione di paria tra le province italiane
senza che tra i banchi dei deputati si possa alzare alcuna voce in difesa dei
suoi interessi. Gli ultimi dati Istat lo
confermano. Con queste premesse mi viene difficile associarmi al tono entusiastico
di coloro i quali vedono nelle dimissioni da parlamentare del primo cittadino
mazarese una forma di rivalsa politica non legittimata dal voto. Lo dico con estrema
franchezza, e senza timore di essere tacciato di piaggeria nei confronti del
deputato uscente, al quale riconosco meriti e demeriti, difetti e virtù, e
verso il quale non sono mancate le mie riserve, spesso in forma molto severe. Cristaldi
non lascia eredi. Né può sembrare
scontato che l’altro deputato regionale,il mazarese On. Tony Scilla possa
raccoglierne il testimone. Devo dire che
il giovane deputato armatore si è mosso bene, nella qualità di coordinatore
provinciale di Grande Sud, nel raccogliere adesioni soprattutto a Gibellina e
Campobello di Mazara. Questo lavoro di tramatura politica non appare di per se
sufficiente, per qualità e quantità
tutta da verificare, a fare del parlamentare regionale mazarese un punto
di riferimento politico forte ed incisivo sul quale la città potere contare. Anche
perché l’obiettivo di Scilla sembra essere quello di ambire ad uno scranno a
Montecitorio, fermo restando il così detto “ porcellum”,avendo fatto del motto “
Totus Tuus” un atto di fedeltà a
Gianfranco Miccichè nella speranza di
potere godere di una copertura blindata. Obiettivo che ha una sua
giustificazione alla luce della riforma regionale che vede il numero dei
parlamentari considerevolmente ridotto a tal punto che le probabilità di una sua rielezione si
sono fatte oggettivamente problematiche. Anche in casa Pd lo scenario è tristemente
desolante per la città marinara,e qui siamo in presenza di un vuoto politico
assoluto. La mancanza di un delfino
designato lascerà aperti tutti i giochi in un PDL in pieno dissolvimento,
e Cristaldi non ha alcuna intenzione di sostenere una qualsiasi candidatura, non essendo del
tutto guarito da certe scottature politiche ancora dolorose. I giochi si
scopriranno alle prossime elezioni regionali, a meno che i risultati che
verranno fuori dalle imminenti elezioni amministrative in provincia,che secondo
i sondaggi si preannunciano catastrofici per quello che fu il primo partito in
assoluto, non destrutturino e spariglino precedenti giochi e organigrammi
apparentemente inamovibili,vedi il direttorio di coordinatori Cristaldi – D’Alì,
destinato ad indebolirsi con la discesa in campo, a Trapani, dell’attuale
sindaco Fazio, che Alfano userà come grimaldello per acquisire il controllo
politico della provincia. Che succederà a Mazara? La disputa sembra limitarsi,
ma solo per ambizioni personali, e non so per quanti meriti, a due soli
contendenti, l’assessore provinciale Duilio Pecorella e Giampaolo Caruso. Il
secondo non sembra essere nelle grazie del deputato uscente, mentre il primo non
è gradito al senatore D’Alì. Chi dei due ha aspirazioni politiche e qualità
da affiancare o sostituire il sindaco di Mazara? La posizione di Cristaldi è
chiara: nessuno degli aspiranti avrà il
suo appoggio. E se ci sono terzi che nutrono aspettative e speranze, si fa il
nome dell’assessore alle finanze Giuseppe Siragusa, molto vicino al sen. D’Alì,
si facciano avanti e si mettano in gioco se sono nelle condizioni di
farlo. Ma è difficile immaginare il primo cittadino mazarese assistere alla
tenzone da spettatore imparziale e distaccato, così come egli stesso ha fatto
capire. Quasi certamente invece Cristaldi designerà suo erede se stesso. E’ pronto
per affrontare eventuali primarie per la presidenza della regione e nel
frattempo ha già impegnato la sua ricandidatura per le future elezioni a
sindaco di Mazara. Chissà se sarà anche disponibile per la presidenza della
provincia. Quest’ultimo incarico manca nel suo palmares.
2 commenti:
Il ragionamento non fa una grinza. Sono ancora convinto che fra i candidati a sindaco era il meno peggio, ma il suo modo di fare, il continuare a mettere il prosciutto sugli occhi della gente, il continuare a vantare sempre le stesse cose, il continuare a fregarsene dei buoni propositi di chi l'ha sostenuto per portare avanti il solo pensiero suo e dei suoi giullari e soprattutto l'averlo visto vantare meriti non suoi nonostante l'evidenza inconfutabile dei fatti, queste cose proprio non le ho accettate. Io non lo conoscevo sotto questo punto di vista, ma i vecchi politici con cui mi onoro di collaborare lo conoscevano ed è a loro che io imputo l'attuale situazione, perchè avrebbero dovuto gestire diversamente la campagna elettorale. Per carattere mio, personale, non accetterò mai il discorso "vabbè, in campagna elettorale si dicono tante cose...", perchè non riuscirei mai a promettere senza mantenere e non voglio che altri lo facciano con me o con chicchessia. Ricordo come se fosse ora il discorso che fece in uno dei "salotti" in piazza Mokarta, quando disse che il prof. Fouad Allam avrebbe GRATUITAMENTE fatto da consulente esterno, oppure che quegli incontri con la gente si sarebbero riproposti periodicamente durante tutta la sindacatura. I consulenti esterni sono contemplati dalla legge e non sono criminali, ma averne a bizzeffe e allo stesso tempo lamentarsi che le casse sono vuote è da cattivo anzi pessimo padre di famiglia. Se a casa mia manca il pane non compro il tappeto persiano, e nella nostra Mazara, in questo momento, ci sono troppe famiglie che non possono comprare il pane, quindi è quantomeno mortificante sapere che sono state messe da parte a vario titolo la mensa sociale e quella scolastica. Sono finiti tempi delle vacche grasse, adesso le vacche sono anoressiche e moribonde, tranne che per il sindaco ed il suo doratissimo staff...
Pecorella? Caruso? Siragusa? gradito/sgradito a Cristaldi? gradito/sgradito a D'Alì?? Se i nomi sono questi, ed i termini della questione pure, qualunque lista civica non potrà che stravincere le prossime elezioni comunali a Mazara..
valenziano
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