A leggere il programma
dell’estate mazarese,limitato al solo mese di Agosto, mese clou di ogni
manifestazione estiva, balza agli occhi l’assenza di quello che per decenni era
l’evento più atteso dai mazaresi e dai turisti che provenienti da ogni angolo
della Sicilia: “ Lu fistinu di S.Vitu”,
in cui le sfilate in costumi d’epoca si alternavano ai momenti religiosi, le
rappresentazioni teatrali della vita del Santo mazarese costituivano momenti di
richiamo alle tradizioni popolari e alle origini ,la consegna delle chiavi da
parte della Città al Vescovo sanciva un cordone ombelicale inscindibile tra il
santo e la sua comunità, e l’imbarco della statua argentea su un peschereccio
seguito da altri nel prospiciente mare mazarese consacrava la fede dei marinai
verso il santo i quali ne invocavano la protezione dalle intemperie e dai
pericoli.
- E’ nostra intenzione – dichiarava, con il suo plurale maiestatis, l’
On. Cristaldi, al suo primo festino da sindaco appena eletto, al Vescovo e alla
sua comunità - di riportare il “Festino
ai suoi antichi splendori quali sono quelli che gli competono, e di inserire il
“festino” nel circuito delle manifestazioni culturali e religiosi più
importanti della Sicilia e tra le più importanti del Mediterraneo,così come il
nostro amato santo concittadino merita_.
Era il momento della
consegna delle chiavi della città, e quel modesto palchetto,approntato in
quattro e quattr’otto,scarno,miserabile,pasticciato,stava stretto al primo
cittadino,Lui che si vantava di avere riportato agli antichi splendori il mito
di Federico II attraverso l’omonima fondazione.
Sono passati tre anni da
allora,e quelle promesse rimangono ancora tali, mentre un muro di
incomunicabilità fa da barriera tra il primo cittadino e il vescovo Mogavero;il
Festino, più che agli antichi
splendori, sembra essere stato relegato nell’anonimato, per l’incapacità del
Sindaco e della Curia di sapersi coordinare e collaborare,non essendo in grado di
formare un comitato organizzatore per la gestione del “ Festino” e degli eventi
ad esso legati.
Sarebbe interessante conoscerne i motivi, che
non possono essere limitati solo a una questione economica.
Una
simile e ardita tesi sarebbe un ulteriore offesa al santo e alla Città.
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