Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 25 marzo 2014

CiaLiLaPi: una denuncia su come si perde il diritto alla propria dignità



Capita sovente, oggi sempre più, di parlare di migrazioni e delle tragedie cui spesso si concludono, ma assai meno si cerca di indagare,in tali discussioni, sulle cause che originano le migrazioni stesse. Esse sono quasi sempre di natura politica;si fugge sì dalla povertà, ma soprattutto dalla morte,una lotta di sopravvivenza dalle guerre,dalle lotte tribali,dall’oppressione politica di governi corrotti e spesso fantocci delle multinazionali. Lungo questo percorso darwiniano in cui sopravvivono i più forti,ci conduce il bel documentario Cia.Li.La.Pi, che l’Istituto Euro Arabo ha voluto presentare a Mazara al Teatro Rivoli dinanzi a qualche centinaio di spettatori, e condotto con sobria eleganza di linguaggio dalla giovane antropologa Valentina Richichi, collaboratrice del periodico Dialoghi Mediterranei edito dallo stesso istituto, -leggi il suo articolo sulla rivista.
Il filmato è una testimonianza di come la perdita del diritto universale della dignità della persona, così come lo stesso regista Tiziano Falqui documenta in modo asettico, non trova spazio nelle prime pagine dei giornali, non è un tema che appassiona i media, non si trovano denunce. Ci si accorge che una volta raggiunti i luoghi della speranza, la dignità della persona viene uccisa per la seconda volta in quei lager sinistramente chiamati Centri di Accoglienza Assistenziali. È lì che le persone diventano numeri e come tali identificati, è lì che si impedisce alla persona di lottare per i propri diritti e per la propria dignità. Lo denunciano  in modo forte gli interventi in sala di Nicola Teresi che ha collaborato alla realizzazione del documentario e di Salvatore Inguì del coordinamento di Libera Trapani. Apprezzato l’intervento del sindaco della Città Nicola Cristaldi.
Il video documentario è caratterizzato da una triplice dimensione temporale: un passato sconosciuto da svelare, un presente di incognite e di opportunità, nel quale si costruisce, giorno per giorno, il futuro che si sogna
Un film da proiettare nelle scuole e purtroppo bisogna registrare ancora una volta la loro assenza quando si tratta di temi di siffatta rilevanza civica.

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