Mazara:La fontana donata da Pietro Consagra
Il restauro dei
murales dello stadio “N.Vaccara” voluto anni fa dall’amministrazione
Macaddino e affidato con molta sufficienza e leggerezza al pittore (!) Mazzaro,
conferma ancora una volta che quando l’ignoranza di chi è chiamato ad
amministrare si associa all’incompetenza e all’incapacità, i disastri sono
inevitabili. Abbiamo lamentato da tempo, su questo blog, la mancanza di una
vera e seria politica culturale da parte delle amministrazioni che si sono
succedute negli ultimi trent’anni. Ciò ha contribuito a far si che opere
librarie, architettoniche, monumentali assieme a opere scultoree e pittoriche
di pregio, inclusi i murales di tre famosi artisti siciliani, Totò Bonanno,
Franco Lo Cascio e Saverio Rao, subissero l’affronto dell’abbandono e del
degrado tra l’indifferenza generale. Dei murales in questione è stato fatto
scempio attraverso un intervento maldestro, inadeguato e offensivo nei
confronti degli autori originali, i quali si sono visti cancellare anche le
loro firme. In compenso, l’incapace artista nostrano ha dato prova della sua
cultura e della sua sensibilità nel certificare con disinvolta maestria il suo
artistico Ristavori. Leggi l’articolo di Giacomo
Cuttone su questo blog.
Nessuna voce della
così detta cultura cittadina si è alzata allora perché venisse fermato quello
sfregio. Oggi quei murales sono tristemente destinati a scomparire nel disinteresse
generale, non ultimo quello dell’attuale amministrazione Cristaldi che pure del
recupero artistico ha fatto e fa il suo principale cavallo di battaglia.
Avviata sulla via del degrado e dell’incuria, anche la scultura della fontana
di Pietro Consagra è da anni bisognosa di interventi mirati, da affidare a
degli esperti, per ricomporre alcune placche metalliche andate perdute, e per
sostituire l’intero sistema degli ugelli di uscita dei getti d’acqua, consentendo
in tal modo alla collettività di potere godere di una delle opere di indubbio
valore estetico ed artistico che tutte le capitali del mondo vorrebbero avere. Anche
su questo versante il silenzio è assoluto. Mi chiedo quale sia il compito degli
assessori alla cultura.
Per riparare agli
errori commessi occorrerebbe una radicale inversione di tendenza da parte di
chi è chiamato ad amministrare, l’attuale amministrazione lo ha fatto in modo parziale, ovvero fare della cultura un reale trampolino di lancio che sia
speranza di decollo turistico della Città. Per far ciò, è necessario
abbandonare alcune velleitarie pretese di monopolizzazione culturale e dare
inizio a una strategia di interventi qualitativi, a cominciare dalla formazione
di un think tank che veda coinvolte le migliori sensibilità intellettuali che
questa città sa esprimere, senza guardarne l’appartenenza.
Lo scrivo come promemoria
per i candidati sindaci.
1 commento:
Condivido. Come l'autore, ritengo, condividerà che l'espressione 'monopolizzazione culturale' rappresenta un ossimoro.. Valenziano
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