Ho ricevuto più critiche che
apprezzamenti per il mio post “ Je suis Nicola Cristaldi”, segno che
sull’argomento le sensibilità sono diverse e ben definite. Qualche lettore è
arrivato a scrivere addirittura che l’avere espresso solidarietà al sindaco con
quel ricorso al Je suis era da
ritenersi “becero e immorale”. Le ho
accettate, consapevole che, se da un lato le dichiarazioni del primo cittadino
avrebbero suscitato polemiche e reazioni legittime da parte dell’opinione
pubblica, dall’altra, non potevo non far notare come sia stato architettato un
pestaggio mediatico da metodo Boffo, per
intenderci, anche se con le dovute differenze, vista la diversa caratura dei
personaggi, distanti anche come comportamento nel reagire alle accuse.
Certo, le reazioni impulsive del
primo cittadino mazarese, irrazionali, incoerenti nelle giustificazioni,
inadeguate e inopportune, soprattutto se provenivano da un politico di
collaudata esperienza e che avrebbe
dovuto essere impermeabile alle provocazioni, lasciavano perplessi anche i suoi
più vicini estimatori. Figuriamoci gli avversari in perenne campagna elettorale e tutte le anime angelicate vessillifere
della illibatezza verginale della politica.
Seppur in toni civili e
rispettosi, la maggior parte dei miei interlocutori faceva notare
l’indifendibilità del sindaco soprattutto nelle espressioni, nei modi e nei
toni usati come forma di reazione. Gran
parte di loro, però, conveniva che si era in presenza di una eccessiva
forzatura giornalistica. Giornalisti che ancora una volta si dimostravano forti
con i deboli e deboli con i forti. Perché
esistono privilegiati deboli e privilegiati forti.
Il torto di Cristaldi: non
avere lasciato prevalere la ragionevolezza che in lui alberga, rispetto al
personaggio passionale, istintivo, istrionico che vuole apparire. Soprattutto
in un momento in cui si vivono momenti di sofferenza sociale ai quali non è estranea la collettività da lui
amministrata.
Mai come in questo momento di
grande malessere sociale le parole bisogna centellinarle, pesarle soprattutto,
se non si vuole che si trasformino in pietre. E le pietre allontanano, non
avvicinano, spesso feriscono la dignità.
Ciononostante, Cristaldi è
stato usato in modo indecente dai media, tanto da essere triturato e dato in pasto all’opinione
pubblica.
È sul
piano umano, non politico, che sono stato solidale con Cristaldi. Usufruisce
con piena legittimità dei suoi vitalizi
fino a quando le leggi glielo consentono, può far piacere o meno.
Chiusa la questione.
3 commenti:
Lei è solidale sul piano umano. Ma Cristaldi è ( ancora ) un politico. Quindi, a mio modestissimo avviso, dovrebbe essere più accorto e dare retta a chi gli può fornire buoni consigli. Per esempio Lei. Cui va tutta la mia solidarietà contro chi lo ha definito 'becero ed immoorale'. Je suis Luigi Tumbarello! Valenziano
La ringrazio
Non c'è di che...credo che ogni occasione sia buona per ricordare l'insegnamento di Voltaire "Non condivido le tue idee, ma darei la vita perché tu possa esprimerle liberamente'. A livelli meno cruenti, chi la pensa diversamente merita comunque rispetto, ed ogni occasione è buona, specie oggi, per contrastare chi insulta, anche se crede di essere alla moda. Cordialità. Valenziano
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