Continua la proficua collaborazione tra L’Istituto
Euroarabo di Mazara e il Distretto della Pesca.
Nell’ambito degli eventi del Blu Sea Land 2015 ,
su proposta dell’associazione culturale di Mazara saranno presentati il film
documentario Il Limite, regia di
Rossella Schillaci e il monologo teatrale Omu
cani diretto e interpretato da Davide Dolores.
Il Limite è il racconto della vita
quotidiana dell’equipaggio di un peschereccio d'altura siciliano diventa
specchio del presente e racconta della crisi che produce effetti sull’intera
esistenza dei pescatori, confinati per lunghi mesi tra la stiva ed il ponte. Il
peschereccio Priamo sta rientrando a Mazara del Vallo e l'equipaggio si prepara
a riabbracciare i familiari dopo tre settimane di pesca in alto mare tra
Lampedusa, la Tunisia e la Libia.
Sulla nave il capitano, il timoniere e il motorista sono italiani, mentre il capo-pesca e i due marinai sono tunisini. La storia parte da qui, dalla città che vanta la marineria più grande d'Italia nonchè una folta comunità tunisina insediatasi tra le vie decrepite del centro storico, chiamato ironicamente la "Casbah". Un racconto intimo e partecipe sulla lontananza: dopo pochi giorni a terra, gli uomini lasciano le loro famiglie e ripartono per un altro mese. La rete viene calata ogni 4 ore, giorno e notte, con buono o cattivo tempo, la convivenza a bordo è difficile, i dialoghi sono rari, coperti dal rumore del motore e degli argani. Attorno solo mare e gabbiani, e i suggestivi orizzonti del Mediterraneo a un passo dall'Africa, dove il peschereccio incrocia i migranti diretti in Europa.
Sulla nave il capitano, il timoniere e il motorista sono italiani, mentre il capo-pesca e i due marinai sono tunisini. La storia parte da qui, dalla città che vanta la marineria più grande d'Italia nonchè una folta comunità tunisina insediatasi tra le vie decrepite del centro storico, chiamato ironicamente la "Casbah". Un racconto intimo e partecipe sulla lontananza: dopo pochi giorni a terra, gli uomini lasciano le loro famiglie e ripartono per un altro mese. La rete viene calata ogni 4 ore, giorno e notte, con buono o cattivo tempo, la convivenza a bordo è difficile, i dialoghi sono rari, coperti dal rumore del motore e degli argani. Attorno solo mare e gabbiani, e i suggestivi orizzonti del Mediterraneo a un passo dall'Africa, dove il peschereccio incrocia i migranti diretti in Europa.
Il film sarà proiettato il 10 Ottobre alle ore
19.00 nella piazzetta di S. Michele, a Mazara.
Omu cani è un monologo teatrale
scritto e diretto da Davide Dolores che racconta in modo originale un
personaggio clochard molto caro ai
mazaresi.
Così scrive il regista nelle sue note di regia.
Note di regia
All’inizio del 1940 compare a Mazara del Vallo,
in provincia di Trapani, un misterioso clochard che nessuno conosce. Vive
randagio per la città, ed è per questo motivo che gli abitanti prendono a
chiamarlo “omucani”, uomo cane.
Questo personaggio, tuttavia, non è un
mendicante qualunque perché ha modi e atteggiamenti di una dignità che lo
distingue dagli altri che come lui hanno deciso di allontanarsi dalla società.
Inoltre, a quanto pare, parla un italiano perfetto ed è molto abile in
matematica.
Pochi anni prima, nel 1938, il grande fisico
nucleare catanese Ettore Majorana era scomparso misteriosamente sul traghetto
che da Palermo lo stava riportando a Napoli. A Mazara del Vallo iniziano così a
circolare voci sempre più insistenti sulla vera identità dell’omucani.
Pur partendo da questa e da altre incredibili
coincidenze, il monologo che metto in scena non vuole indagare una vicenda
storica che è stata già chiarita ufficialmente dagli inquirenti.
L’obiettivo è piuttosto quello di far conoscere
la figura dell’omucani nella sua
capacità di osservare il mondo da un punto di vista diverso, alternativo
(esattamente come Ettore Majorana), vivendo da cane ma senza perdere mai la sua
umanità. Anzi, forse vivendo da cane proprio per riscoprirla, l’umanità, ancor
di più in tempi come questi in cui i “diversi”, gli “sconosciuti” provenienti
dall’Africa e dal Medio Oriente vengono a bussare alle porte dell’Europa.
Un monologo di narrazione che muovendo da una
storia particolare, vissuta da una città, Mazara del Vallo, a confini
dell’Europa ma al centro del Mediterraneo, cerca di invitare ad una riflessione
di respiro universale.
Davide
Dolores
Sabato 10 ottobre,
ore 21.30, ex chiesa di sant’Ignazio Piazza Plebiscito. Mazara.
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