Presentato ieri pomeriggio, nella
bella cornice del Teatro “Garibaldi” di Mazara, il volume DIALOGHI MEDITERRANEI
- Antropologia delle migrazioni,
edito dall’Istituto Euroarabo di Mazara.
Si tratta di una raccolta
antologica consistente in venti articoli, degli oltre quattrocenti pubblicati dal bimestrale on line Dialoghi Mediterranei dello stesso istituto
culturale. Il volume rappresenta, sul piano culturale e soprattutto su quello
dell’attualità, un esempio di analisi del fenomeno immigratorio visto e
spacchettato secondo angolature diverse, raccontate da giovani antropologi o
neo laureati in antropologia, in gran parte provenienti dall’Università di
Palermo, secondo un processo di decostruzione del fenomeno, in cui l’attore o
gli attori sono gli immigrati, ciascuno con una propria storia. Un volume di
piccole storie, brevi saggi in cui il fenomeno immigratorio viene raccontato
con quella che è la sua essenza intima, l’umanità. È l’umanizzazione dell’altro
con tutto ciò che ne scaturisce: la speranza, la nostalgia, la delusione.
Articoli in cui sono gli stessi immigrati, intervistati, a denunciare il
mercificio in cui si sono stati trasformati alcuni centri di accoglienza,
Interessante, a proposito quello sul CARA di Mineo. Volume di testimonianza, in
cui l’immigrato non rappresenta solo il problema, ma sempre più spesso una
risorsa, e che contribuisce a riempire un vuoto sull’informazione del fenomeno
migratorio raccontato nei e dai media. Interessanti i contributi dei relatori,
Gabriella D’Agostino e Mario Giacomarra dell’Università di Palermo moderati da
Antonino Cusumano presidente dell’istituto Euroarabo.
La stampa del volume è stata possibile grazie al contributo di un privato che lo ha interamente finanziato. A tutto il pubblico presente è stato fatto omaggio, da parte dell'Istituto euroarabo, di una copia del volume.
La stampa del volume è stata possibile grazie al contributo di un privato che lo ha interamente finanziato. A tutto il pubblico presente è stato fatto omaggio, da parte dell'Istituto euroarabo, di una copia del volume.
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