Da alcuni giorni sulla rete,
grazie al gruppo di Fb Mazaraforever,
vi è una intensa discussione su una fontana a forma di vasca esagonale, che fino ai primi
anni ’50 del secolo scorso,era stata allocata
in Piazza Matteotti e della quale,una volta smantellata, si sono perdute le tracce. La sua collocazione
risale intorno agli anni ’20-30, e trovandosi al crocicchio di quella che
allora era considerata la porta periferica
della città, serviva da abbeveratoio per gli armenti di pecore e capre che
passavano nei pressi,oltre che a
dissetare asini,muli e cavalli ( vedi foto 1).
Intorno ai primi anni ’50, dopo
che nel pozzo artesiano che alimentava la vasca era annegato un bambino,la
fontana è stata dismessa, anche a seguito di una delibera del consiglio comunale con la
quale si cedeva alla regione siciliana l’area occupata dalla fontana affinchè
venisse costruita,al suo posto, una stazione di autobus. Dove sta il problema
allora? Una foto inserita sullo stesso
sito FB, raffigura un gruppo scultoreo di materiale cementizio, formato da un
mostro marino sormontato da una conchiglia sulla quale sta seduto un putto
nell’atto di suonare una tofa, grossa conchiglia che poteva essere usata come
tromba( vedi foto 2).
La foto è stata scattata nel momento in cui il gruppo scultoreo veniva trasportato su un carro matto. Ancor oggi rimangono ignoti sia
la destinazione sia il commissionante. Alcuni riconoscono nel gruppo scultoreo
il “Pupulianu” –termine in dialetto
arcaico con il quale si indicava la figura di un “pupu”,putto, posto al centro
della vasca e dal quale fuoriuscivano
sprizzi di acqua. Dell’insieme vasca e scultura,però, manca la documentazione
fotografica. Si è allora ricorso alla memoria di chi,in quel periodo,
frequentava quella piazza o abitava nei pressi di essa,per ricostruire un lembo
di storia della città di cui si sono perse le tracce documentali e materiali.
La discussione che si è aperta ha diviso i gruppi in due schieramenti. Da una
parte vi stanno, i santommasini, neologismo derivante da S.Tommaso, i quali sostengono
che in mancanza di prove documentali la scultura non è mai esistita,ovvero non
facesse parte della fontana oggetto della discussione, ma fosse stata ordinata
da privati per abbellire qualche loro giardino; costoro sono confortati da
testimonianze autorevoli di personaggi, alcuni oggi molto anziani,che all’epoca abitavano nella
piazza o svolgevano nei pressi la loro attività,che ne escludevano la presenza
nella vasca.A favore di questa tesi gioca l’assenza di tracce documentali nel
registro di catalogazione delle opere comunali. L’altro gruppo, detto dei pupulianisini, sostenitori della
presenza del pupuliano nella vasca, si
ritengono testimoni diretti,avendo a loro dire,visto la
statua, anche se all’epoca dei fatti erano ancora di giovane età. Questa discussione in rete ha fatto emergere come
questa città abbia fatto strame del suo passato,al di là dell’esistenza o meno
del gruppo scultoreo, e di come la sua storia
costruita di pietre e documenti sia
stata dispersa da politici che si sono
comportati da scopini della memoria, grazie anche a una comunità indifferente.
Sarebbe interessante ritrovare ciò che è
rimasto della fontana e farla rivivere in uno spazio ad essa adeguato,ammesso
che ne esistano i resti.Meglio se il “ Pupulianu” risorgesse dall’oscurità in cui
è stato sepolto.
3 commenti:
Questo articolo mi è piaciuto, io sono "pupuliunisino" e mi ricordo benissimo dl "Bimbo che soffia nella brogna". Andrea Asaro
tutto questo dibattito sulla fontana parte dalla pubblicazione su mazara for ever da parte di Pino Catalano di una foto che io gli ho mandato e sono felicissimo che si sia aperto un così ampio dibattito. Questo è servito per rafforzare i miei deboli ricordi della vicenda. Mi dichiaro sono un “pupulianisinu” convinto. Nel complesso, apprezzo il tuo articolo. Tu non dichiari a quale gruppo appartieni ( ma si intuisce facilmente). Non mi piaci quando scrivi che i i santommasini, ----- sono confortati da testimonianze autorevoli di personaggi, alcuni oggi molto anziani,che all’epoca abitavano nella piazza o svolgevano nei pressi la loro attività,che ne escludevano la presenza nella vasca.---- Mentre scrivi che i pupuliunisini, ----- si ritengono testimoni diretti,avendo a loro dire,visto la statua, anche se all’epoca dei fatti erano ancora di giovane età.-------- Vuoi dare ad intendere che i testimoni che non ricordano sono più attendibili di quelli che ricordano perfettamente di quello che successe, anche di qualcuno che, il giorno della disgrazia, era PRESENTE. Il fatto che non abbiamo trovato alcuna foto della fontana con il “pupulianu” (al singolare perché era uno) e non risulta tra le carte del Comune ( come tu asserisci) non dimostra la sua non esistenza. Ognuno è padrone e libero di credere a quello che vuole.
Ciao Pino, ogni tanto mi riporti a quei ricordi di bambino, quando con altri coetanei andavamo in piazza Matteotti a giocare, ed al tempo stesso ricordo che proprio in quella vasca esagonale si è consumata una tragedia; comunque al di la di ogni cosa, sono sempre contento di entrare nel tuo blog e rivedere ogni tanto ciò che facilmente viene dimenticato. Ciao a presto. Ignazio Mannone
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