Che tipo di elezioni
amministrative si prospetteranno per i cittadini mazaresi il prossimo anno?
Sicuramente saranno elezioni dai toni aspri,con candidati sindaci e relative
liste di appoggio che faranno di tutto per demolire i reciproci avversari.
La campagna elettorale sarà
improntata più sugli uomini che sui partiti, sulle antipatie o simpatie che
verso di loro si provano piuttosto che sulle proposte politiche che saranno
presentate, sulla capacità di sapere esprimere alleanze e consensi anzichè
programmi. D'altronde i programmi sono e resteranno tali sulla carta.
Nel momento in cui la politica
è passata dalla forma partitica a quella movimentista, con i partiti
tradizionali, sempre più deboli e confusi, sostituiti da movimenti e liste
civiche non soggette a regole, i candidati che saranno in grado di sapere coagulare
attorno alla propria immagine forti appoggi, trarranno senz’altro benefici al
fine di superare il primo turno e andare al ballottaggio. Perché è fuor di
dubbio che la partita sarà giocata avendo come obiettivo il ballottaggio.
Azzeccare gli apparentamenti giusti
significa aumentare le possibilità di vittoria. Per far ciò, la strategia è
quella di formare liste forti tali da superare agevolmente lo sbarramento del
5% fissato dalla legge.
Nonostante sia abbastanza folta
la lista degli aspiranti candidati a primo cittadino, tuttavia la lotta sembra
attestarsi su due candidati: il sindaco uscente on Nicola Cristaldi e
l’imprenditore Vito Torrente.
In uno stato confusionario
sembra trovarsi il PDL. La candidatura dell’ex assessore alle finanze Giuseppe
Siragusa è legata al destino del sen.D’Alì. Se quest’ultimo uscirà indenne dal
processo che lo riguarda, allora la candidatura del prof. Giuseppe Siragusa non
troverà ostacoli, forte dell’appoggio del senatore in provincia; resta comunque
l’incognita Toni Scilla, ma per l’ex deputato regionale sembra non esserci
spazio per una candidatura bis nel PDL, ma potrebbe giocare con intelligenza
tattica le sue carte in appoggio a qualche candidato,considerato che può ancora
contare su un seguito abbastanza forte in termini di voti; ma si sa che il
potere logora chi non ce l’ha, e da qui a qualche mese i rapporti di forza
potrebbero cambiare e vi potrebbero essere altre defezioni nell’ex gruppo di
Forza Sud.
In maniera certosina,non
lasciando niente al caso, attraverso una strategia militare, Vito Torrente prepara da tempo quella che potrebbe essere
considerata una potente macchina da guerra elettorale. Si muove in tutte le
direzioni, da destra al centro e a sinistra; tesse la sua tela aggregando e
coagulando attorno a se una serie di liste di appoggio di notevole peso
elettorale. Il suo obiettivo è quello di arrivare al ballottaggio, non
sottovalutando le insidie che possono ostacolare il suo percorso alla conquista
della poltrona di primo cittadino.
Caos in casa PD e M5S.
Il PD o quel che ne
rimane,appare sempre più lacerato e diviso: una parte, o almeno alcuni esponenti
dell’ex area Letta sembrano flirtare con il movimento di Cristaldi, un altro
frammento sembra costituire una testa di ponte che possa riavvicinare l’area
vicina all’ex sindaco Giorgio Macaddino a Vito Torrente; rimangono i
gucciardiani in attesa di una candidatura di bandiera. Comunque il PD sembra
essere fuori gioco ma potrebbe diventare determinante se decidesse di sostenere
Torrente.
All’insegna del dilettantismo
puro il M5S alle prese con meetup e regolamenti ai quali sembrano volere
restare fermamente ancorati nell’esprimere le loro candidature di portavoce
sindaco e di cittadini consiglieri. Esaurita la sbornia per l’inaspettato
successo alle politiche del febbraio scorso, adesso i cittadini grillini devono
misurarsi con la realtà di una campagna elettorale incentrata sugli uomini e
sulla loro capacità di raccogliere consensi e non sulla protesta. Si renderanno
conto che la Rete e i social networks da soli non saranno sufficienti a
garantire loro successo e rappresentanza. Inoltre, fino a questo momento solo due
militanti, inviando il loro curriculum,
hanno di fatto dato la disponibilità alla candidatura di portavoce sindaco. Due
giovani uno dei quali ingegnere. E’ preclusa qualsiasi candidatura esterna e
non militante al movimento grillino.
Se i requisiti di candidabilità
richiesti saranno quelli del non statuto, allora questo movimento rischierà di uscire
assai dimensionato rispetto al successo di qualche mese fa; è assai improbabile
che M5S possa costituire una valida alternativa a Cristaldi e Torrente. Però
mai dire mai, vista le sorprese uscite dalle urne a Messina e Ragusa.
Qualche annotazione va fatta sul
movimento futurista, a Mazara creatura dell’on. Cristaldi, che nelle intenzioni
dovrebbe rappresentare un contenitore di idee e di proposte nuove, che si
prefigge, però, come obiettivo, un progetto politico più ampio e articolato a
livello regionale e nazionale. Sembra essere nelle intenzioni del primo
cittadino mazarese confederare il suo movimento con altri contenitori di delusi
e di bocciati, che facciano riferimento soprattutto a quella A.N. di Fiuggi prima che confluisse nel PDL. Tale
confederazione costituirebbe un coacervo politico che andrebbe dai futuristi
finiani passando per Nania e aggregando la destra di Storace, i disperati
abbandonati dal PDL e quel nugolo di personaggi senza bandiera e senza virtù
alla ricerca di un punto di riferimento in cui soddisfare le proprie
inesauribili ambizioni. Viene difficile immaginare che da relitti così malmessi
si possa costruire un vascello regale con un equipaggio disciplinato e motivato
A Mazara, nell’entourage di
Cristaldi si farà sentire la defezione di Giovanni Quinci, vero regista della
vincente campagna elettorale di Cristaldi di quattro ani fa. Rimane ancora un
mistero il motivo del suo licenziamento dalla giunta, soprattutto considerando
che l’ex vicesindaco ha sempre condiviso lealmente, anche se con qualche
perplessità, tutti i progetti politici di Cristaldi, dal PDL al naif “Partito-Città”
fino al Movimento dei Futuristi. La defezione di Quinci sarà, a quanto si
mormora, sostituita da new entry di diversa area con i quali Cristaldi sta
lavorando alla ricerca di consensi una volta essersi liberato dell’etichetta
del partito di Berlusconi. Da questo lato le sorprese non mancheranno e alcune,
secondo indiscrezioni potrebbero essere eclatanti.
Aspettiamo che la campagna
elettorale entri nel vivo per saperne di più.
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