Segreto sullo stato di salute delle acque:per i consiglieri la relazione è cosa nostra.
Adesso come
reagiranno i tanti comitati cittadini che da anni chiedono di conoscere lo
stato di salute dell’acqua pubblica a Mazara? Sarà consentito loro di potere
acquisire la documentazione completa e ufficiale sui livelli e sulle fonti di inquinamento
in cui si trovano gli acquiferi della città? L’interrogativo è d’obbligo dopo
che in consiglio comunale il presidente Pietro Marino ha deciso di trattare la relazione
conclusiva della speciale commissione di inchiesta incaricata di indagare sullo
stato di salute delle acque, con una seduta a porte chiuse.
L’ Extra omnes dei cittadini dalla sala che istituzionalmente
li rappresenta,su un tema di interesse esclusivamente pubblico e per di più che
investe la salute dell’intera comunità,appare incomprensibile e ingiustificabile,
soprattutto perché il tema in questione non rientra tra i casi previsti dall’art.12
comma 7 dello statuto comunale, che prevede la segretezza della seduta quando
si devono esprimere giudizi e apprezzamenti sul privato di una persona. L’opinione pubblica ha il diritto di sapere
che tipo di servizio idrico viene erogato,e questo vale ben di più del tutelare incompetenze e insufficienze di qualche funzionario il cui compito era
quello di vigilare sullo stato di salute
dell’acqua.
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