A Mazara
l’amministrazione vola sulle ali della fantasia e non riesce ancora a
predisporre un intervento mirato che tranquillizzi i timori della cittadinanza.
La
questione ambientale in cui versa l’intera periferia di Mazara è diventata
talmente insostenibile da fare scattare un giustificato allarme da parte
dell’intera popolazione. Ormai sono decine le iniziative di gruppi e
associazioni ambientaliste,che insieme a singoli cittadini,denunciano
all’amministrazione guidata dall’On. Cristaldi lo stato di inquinamento
ambientale,la cui pericolosità sta mettendo a rischio la salute dell’intera
collettività.
Non sono
allarmismi generici e la documentazione fotografica dimostra un territorio
offeso,umiliato,sottomesso ad un degrado talmente violento e irresponsabile di
fronte al quale nessuna istituzione,amministrazione in testa,può continuare a
chiudere gli occhi o girare la testa verso l’orizzonte del mare dove tutto è
splendido,solare,trasparente,piacevole.
Dinanzi a
condizioni ambientali drammatiche in cui versa gran parte della periferia
mazarese, non si può continuare a crogiolarsi su tematiche retoriche e fantasie
elettorali come ferrovia,spiaggia in città,trenini,chiatte,giare,piastrelle,monoliti
o monumenti ferrosi.
A questo
punto bisogna incominciare ad affrontare il problema della salvaguardia della
salute dei cittadini in maniera decisa,facendo ricorso a tutte le risorse disponibili. Sono tanti e tutti
ineludibili gli argomenti ai quali l’amministrazione deve dare delle risposte
credibili:lo stato di salute delle acque,la notevole presenza di amianto nel
territorio, le discariche abusive da sfabbricidi che hanno trasformato l’intero
territorio in una immensa discarica a cielo aperto e fatto diventare alcune
strade a circolazione limitata.
Occorre
intervenire dando alla questione ambientale priorità assoluta,con la
consapevolezza che ogni giorno di ritardo può incidere sulla salute di ogni
singola persona
Aspirare
a realizzare sogni sulla propria città,desiderare per essa un futuro il cui volàno
sia il turismo,l’arte e la cultura,vagheggiare un improbabile ossimoro di
diventare una piccola grande capitale del mediterraneo,avere l’ambizione di volare alto attraverso progetti
di spessore e grande respiro è senz’altro condivisibile, ma rimane nell’ambito
della retorica. Occorre curare soprattutto l’aspetto del territorio e affrontare con determinazione un problema che
ha assunto una tragica connotazione. E’ dal risanamento ambientale che passa il rilancio
della città.
Omissioni
o superficialità, sufficienza o pressapochismi da parte di chi è chiamato a
ristabilire la legalità e a ridare dignità e sicurezza alla collettività e al
territorio non potranno più essere tollerati.
Le foto
postate presentano una via Ignazio Buttitta off limits, pericolosa per l’alta
concentrazione di materiali costituiti da amianto, coperti da sterpaglie e
pneumatici abbandonati,che in caso di incendio,provocherebbero un mixer di
nerofumo e asbesto di altissima pericolosità,molto più della diossina, il cui
contatto metterebbe a repentaglio la salute di chi abita nelle vicinanze.
Nessun commento:
Posta un commento