Il reingresso di Toni
Scilla nella casa madre berlusconiana,con tanto di “ red carpet” disteso davanti
alla porta principale, è destinato a rinforzare reciprocamente sia il sen.D’Alì
da una parte sia lo stesso Scilla.
La neo coppia è destinata ad avere una vita
in comune più duratura rispetto a quello strano menage costituito da D’Alì – Cristaldi e finito
come nella “Guerra dei Roses” a darsele e cantarsele di santa ragione.
Il motivo è semplice:una
coppia politicamente paritaria,uno deputato,l’altro senatore,entrambi cocoordinatori
provinciali del PDL,nata per gestire il controllo del partito in provincia,aveva
come fine il prevalere di uno sull’altro.
Un accordo,al contrario, fondato
sul riconoscimento, da parte di Scilla, di una leadership,quella di D’Alì,apre
nuove strategie di collaborazione,rimette in gioco Toni Scilla e costruisce,a
medio e lungo termine,nuovi scenari politici a livello provinciale e
regionale.
Una mossa,quella di
Scilla,politicamente ineccepibile;la classica “ mossa del cavallo” che saltando
l’avversario lo raggira costringendolo sulla difensiva per poi spingerlo inesorabilmente
ad abbandonare.
Ovviamente l’avversario è
quello comune,il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi.
L’ingresso di Scilla nel
PDL rinforza senza dubbio il senatore trapanese,e indebolisce in termini di
voti il partito di Miccichè;i risultati li vedremo tra qualche settimana alle
imminenti elezioni. Si dovrebbe verificare,questa volta,quello che fu
l’effetto Torrente nel PD con Baldo Gucciardi alle scorse regionali.
Questa
volta si aspettano risultati molto più generosi verso le liste PDL del senato.
Comunque vada,il risultato della lista PDL,soprattutto a Mazara,è nelle mani di
Scilla.Difficilmente,in questo intreccio di accordi possono inserirsi con
autorevolezza Cristaldi e il suo gruppo,destinati ad avere una modesta parte da comprimari o a cercare l'approdo in altri lidi politici. Non per niente l’apertura della
campagna elettorale del partito di Berlusconi si farà proprio a Mazara, città
di Cristaldi. Un colpo da K.O per il sindaco di Mazara.
E’ la Nemesi di quello
che avvenne quattro anni fa.
Allora a
legittimare l’investitura politica di Cristaldi fu Fini,presente con l’intero
stato maggiore di AN alla presentazione del
libro- “I Traditori”-.
Oggi,a festeggiare il ritorno del “Figliol prodigo” sono di
scena Schifani e l’intera dirigenza regionale. Un presidente della Camera
allora,un presidente del Senato adesso.
“Sode a destra uno squillo di tromba,a sinistra risponde uno squillo”
Una cosa è ormai certa:con
l’imprimatur dato a Scilla direttamente da Alfano e da Schifani,dietro la regia
di D’Alì, la politica del PDL a Mazara sarà destinata a una svolta radicale
rispetto a quella cristaldicentrica.
Vedremo le ripercussioni subito
dopo le elezioni,anche all’interno della stessa giunta cittadina.
1 commento:
Finora di sicura c'é l'assoluta sudditanza della nostra città alla politica del cosiddetto capoluogo, determinata non da un'effettiva posizione ancillare della nostra città rispetto a Trapani, centro abitato leggermente più popoloso e di fama anche inferiore alla nostra, ma da un inguaribile 'inferiority complex' della nostra classe dirigente. Anzi preciso: in questo particolare momento storico la nostra classe dirigente ( anche in casa PD, si capisce!) non soffre di complessi d'inferiorità, é proprio inferiore! Valenziano
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