Ha
un senso,oggi ,parlare del PD mazarese? Ha ancora senso incidere il coltello
nella piaga?Facendolo si rischia di essere paragonati a tal Maramaldo,il
quale,prima di infliggere il colpo di grazia a Francesco Ferrucci ,già
mortalmente ferito,si sentì gridare dal moribondo:” Vile,tu uccidi un uomo
morto!”.
Un
soggetto gravemente ferito appare oggi il PD o quel che dovrebbe rappresentare
il partito a Mazara;da troppo tempo catatonico,privo di riflessi,incapace di
esprimere una linea politica dignitosa,dilaniato da lotte interne tra varie
anime evanescenti,legate a schemi di
appartenenza e pertanto di
obbedienza,trincerate in un guscio
autoreferenziale e neanche protette da una spocchia di intellettualismo che ha
sempre contraddistinto la sinistra.
Mi
trovo indubbiamente in difficoltà a riparlare di questo PD,soprattutto dopo le
ultime primarie farsa che hanno mostrato l’incorporeità dei dirigenti,ammesso
che ve ne siano ancora che possano chiamarsi tali,e l’assoluta mancanza di
dignità politica di un partito ridotto a un gregge,tale che umiliando se stesso
umilia la politica nel senso nobile.
Ma
si può parlare in questa città di nobiltà della politica?La politica in questo
lembo di terra viene intesa non come partecipazione
,come capacità di contribuire in maniera dialogica e propositiva alla vita
della comunità,ma nel senso di obbedienza cieca,di asservimento agli interessi
del potente,di totale sudditanza al
pensiero di chi il potere lo detiene.
Il
mio giudizio è troppo severo? Come interpretare i risultati di queste strane
primarie di fine anno,che hanno visto Mazara essere considerata ancora una
volta lo zimbello della politica provinciale, una terra di conquista e i suoi
cittadini che si sono recati alle urne usati come truppe cammellate,come
numeri? E’ un riportarsi indietro nei
congressi democristiani dell’EUR in cui
il Mastella di turno doveva dimostrare a De Mita la sua capacità di cogliere
consensi e di esprimerli in termini di voti.
Che
giudizio dare di quelle ottocento persone che hanno espresso la loro preferenza con una votazione
bulgara, ad un Papania completamente estraneo agli interessi di Mazara, e
sempre più padrone assoluto del PD della Sicilia occidentale, e a una Pamela Orrù di Trapani,di sarde origini,della quale
si sconosceva l’esistenza in provincia,ma che grazie agli ordini impartiti dal duo Gucciardi-Papania prende a Mazara addirittura il triplo di
voti di quanto ne ha presi nella sua
città?
Si
ripete ,dopo decenni il miracolo della campana.Negli anni della prima
repubblica,con le preferenze multiple,per dare un segnale politico,il referente locale si accordava con
il potente al quale si era sottomesso e per dimostrare il suo servilismo e la
sua fedeltà concordava di fare
convogliare i voti su una coppia di nomi,il secondo dei quali indicato dal
politico,la così detta “ campana”.In base ai voti raggiunti dalla campana,si
misurava il potere in termine di consenso del referente. Orbene,la coppia
Papania-Orrù fa man bassa di voti ottenendo 851 il primo e 750 il secondo.
Ottocento persone
votano senza sapere nulla del candidato e determinano,tra lo stupore
della stessa Orrù la sua vittoria nel collegio provinciale assicurandole così
la certezza della nomina a deputato. Si dirà: è la democrazia!
Credo che quello che è avvenuto a Mazara sia
la morte della democrazia. Su questo bisognerebbe riflettere.
1 commento:
No, non ha senso. Inoltre é notizia di queste ore che l'ex assessore regionale alla sanità, il nostro concittadino Massimo Russo, che il segretario nazionale Bersani voleva candidare in Sicilia, é stato escluso per l'opposizione del dirigente regionale Lupo, che aveva ricevuto tale mandato dalla segreteria regionale. Loro lo spacciano come un 'successo'. Io mi chiedo, e vi chiedo, che ruolo ha avuto nella vicenda l'on.le Gucciardi, gratificato dal voto dei mazaresi alle ultime elezioni. Evidentemente convinti che, ad esempio, nella 'vertenza ospedale', tanto importante da poter rappresentare il solo ed unico punto attuale nell' "agenda" cittadina ( agenda: dal latino 'cose da fare', non il cadeau che le banche regalano a fine anno ) un Gucciardi od un Papania possano risultare più utili di Russo per la nostra città.
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