Cartesio
Cartesio
domenica 27 gennaio 2019
sabato 19 gennaio 2019
Requiem per i futuristi?
Costituente futurista |
Adesso
che fare? Un rifiuto dietro l’altro accompagna il processo di successione
in seno al movimento mazarese I Futuristi . Una guerra intestina, una ribellione silente intrisa di mal di pancia
e di distinguo, che insieme a una sequela di non possumus hanno messo in corto circuito questa formazione priva
d’identità, dalle velleità impossibili, tenuta in vita finora dalla egemonia
incontrastata di Cristaldi. E come spesso accade nella storia, se un sovrano non lascia né designa eredi, genera, all’interno della corte, delusioni
accompagnate da risentimenti e ripicche. È accaduto all’atto della
presentazione alla stampa, quando Cristaldi ha disegnato in tondo, seppur con
l’inchiostro simpatico, il profilo del suo successore, ”che aveva studiato su
libri diversi”. Ciò ha indotto malumori, spasmi addominali e manifestazioni
allergiche tra quanti in questi dieci anni erano stati suoi supporter, addirittura
tuonando minacce di diserzione. In tal modo hanno fatto fallire il progetto di
una possibile candidatura del dott. Giuseppe Bianco, evidentemente di diverso
DNA politico.( ci sia consentito il dubbio della fattibilità di tale progetto)
E poiché non si è mai visto un sovrano che nomina suo erede un vassallo
ribelle, si è cercato di porre una toppa allo strappo generato all’interno dei
Futuristi, cercando una candidatura inclusiva, esterna, anche se non di area,
ben vista dalle varie componenti e che ne garantisse lo status quo. Non che la
piazza offrisse molto, ma l’individuazione del giovane e stimato imprenditore
Davide Palermo era la figura ideale per riappacificare le varie anime, alla
luce anche dell’ufficializzazione, fatta da Cristaldi, di ricandidarsi per la
terza volta in quel borgo di Calatafimi Segesta, dove aveva esercitato per due
mandati la carica di primo cittadino. Scelta, questa, che depotenzia e rende
impercorribile quella condizione di continuità richiesta al papabile candidato. Si dice
dalle nostre parti, “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”. Con
buona pace di quel dogma della continuità, cappio in cui nessun amministratore
intende ficcarci la testa.
Il non possumus di Davide Palermo spariglia tutto il
progetto futurista, in piena crisi compulsiva, alla ricerca di un candidato di
forte caratura politica e soprattutto sociale. Non è da poco, e se non lo si
trova, non è detto che l’apparente coesione politica possa reggere. Nè tanto
meno, la soluzione possa essere cercata all’interno del rassemblement
futurista. Adesso la parola passa al socio di maggioranza di questo gruppo, a quell’
Osservatorio Politico che ha la golden share del futuro dei futuristi.
E
non è detto che in un gioco di sfilacciamento e orditura, non possano sorgere
nuove alleanze.
sabato 12 gennaio 2019
L’annosa questione di dare al liceo mazarese una sede dignitosa
Mazara del Vallo:Il centro polivalente di cultura (ph.L.Tumbarello) già Collegio dei Gesuiti
Rispunta
in perfetta cadenza ciclica la querelle sull’allocazione del Liceo Classico, mentre
gli studenti e i genitori interessati sembrano affetti da
sindrome catatonica.
La scusa, una delibera del LCC,
consorzio che sostituisce la ex Provincia regionale di Trapani, nella quale, in
un programma di ridimensionamento della spesa, anche per la contrazione dei trasferimenti
delle somme da parte della regione, si prospettano significativi tagli alle
spese di locazione per gli istituti scolastici di pertinenza del LCC. Tra
questi istituti, la vittima di maggiore prestigio è il Liceo “G. G.
Adria–Ballatore” già Liceo Ginnasio “G. G Adria” di Mazara.
Il comune di Mazara, subito
attivato, mette a disposizione i locali dell’ex complesso S. Agostino, anche se
bisognoso di interventi che ne assicurino l’agibilità e l’idoneità. Proposta
che non pare possa avere una conclusione positiva. Chi dovrebbe assumersi
l’onere economico? Il comune o il Libero Consorzio? Nel secondo caso non si
giustificherebbe tutto questo bailamme se da una parte si tagliano le spese e
dall’altra parte si dovrebbero aumentare per un immobile di non proprietà.
Nel contempo scatta un opera di
sensibilizzazione dell’opinione pubblica con prese di posizione e interventi,
tra i quali questo blog, affinché Mazara non venga privata del suo storico
Liceo.
Si cercano sedi idonee nelle
quali allocare il Liceo.
Si mobilitano i social, e
tuttavia sembra che studenti, genitori e insegnanti siano colpiti da sindrome catatonica, come se
la cosa non li interessasse, pur essendo loro le vittime sacrificali. La
singolarità di qualche scialba e formale protesta si limita all’incontro
formale non con il commissario del Libero Consorzio, sarebbe stato quanto meno
opportuno e doveroso, ma con il sindaco, il quale cerca di mettere una toppa
all’incredibile e sconclusionata vicenda.
Ci si aspettava occupazione dell’istituto,
proteste di piazza e cortei di genitori e dell’intera comunità scolastica in
difesa della più antica e prestigiosa istituzione scolastica della città e
dell’intera valle del Belice. Dobbiamo dare ragione al compianto Padoa Schioppa
che definiva i nostri giovani “bamboccioni”.
Intanto impazzano, come catene
di S. Antonio, sui social e nei gruppi Whatsapp le proposte più strampalate di
ricognizione delle sedi idonei nelle quali allocare il Liceo.
E così, ancora una volta,
ritorna il refrain della restituzione dei vecchi locali dell’ex Collegio dei
Gesuiti, antica sede del Liceo.
Avevo già scritto, e sono
passati dieci anni da allora, dell’impossibilità di un ritorno del Liceo nella
sede d’origine. Leggi: Come si
costruisce un paradosso
Lo scalone dell'antico Collegio dei Gesuiti per tanti anni sede del Liceo (classico e scientifico) e del Ginnasio.( per gentile concessione di Mazara forever)
E se dieci anni fa le precarie
condizioni strutturali dell’edificio lo rendevano inagibile e inidoneo a
ospitare una scuola di tale livello, oggi lo è ancor di più, essendo stato
abbandonato a se stesso e senza che siano stati richiesti finanziamenti per
completare il Centro Polivalente di Cultura del suo naturale sbocco strutturale
con il piano nobile. La mancanza di una richiesta di finanziamento ha
penalizzato l’intero complesso architettonico, non potendo allo stato attuale
disporre di tutti gli spazi intimamente connessi con quelli fruiti al piano
terra, al fine di potere svolgere appieno le proprie attività polifunzionali.
Il completamento del progetto
dovrà essere necessariamente ripreso dalla prossima amministrazione comunale se
si vuole fornire la città di un gioiello culturale che rappresenti non solo una
fucina di cultura, ma un enorme richiamo sul piano turistico.
Nel frattempo auguriamoci che
le parti culturalmente più sensibili siano, almeno loro, pronte ad attivarsi
per scongiurare la morte del Liceo “G.G.Adria”.
martedì 8 gennaio 2019
Il Libero Consorzio Comunale e il progetto di deportazione degli alunni del Liceo "G.G.Adria" di Mazara
L'attuale sede in locazione del Liceo Cassico "G.G.Adria" di Mazara del Vallo
Il
problema delle sedi scolastiche: Un esempio di incapacità di visione politica e
di scellerati sprechi. L’indifferenza verso la scuola porta a risultati
disastrosi.
Avere abolito le province e
averle fittiziamente surrogate con fantomatici quanto inopportuni Liberi Consorzi
Comunali, ha fatto venire al pettine annose questioni non risolte e
raffazzonate con pressappochismo, tra le quali emerge, per le conseguenze drammatiche
generate, la questione delle sedi delle scuole fino a oggi di competenza delle
ex province.
La situazione assurge aspetti
cinici se gli interessi della popolazione scolastica vengono subordinati
esclusivamente a questioni finanziarie assoggettate al solo obbiettivo di
risparmiare sulle spese delle locazioni delle sedi dipendenti dall’ex
provincia. Né chi ha la responsabilità pro tempore di questi fantomatici quanto
ambigui Liberi Consorzi comunali può giustificare scellerate proposte fatte di
accorpamenti di sedi e soprattutto di deportazioni di centinaia di alunni in
nome del risparmio e di taglio agli sprechi.
Tali proposte non si curano né della didattica, né della logistica, nè delle
infrastrutture, né tanto meno dello stravolgimento della vita stessa di migliaia
di famiglie e di intere comunità. Scelte che hanno solo lo scopo di far morire
prestigiose istituzioni scolastiche che hanno fatto la storia, plasmato
intelligenze, sviluppato culturalmente la società e le comunità non solo di
questo territorio o di questa provincia.
Mazara è una delle città ad
essere maggiormente offesa da simili cervellotici progetti che se attuati,
farebbero scomparire uno dei più prestigiosi Licei dell’intera provincia di
Trapani, il Liceo “Adria-Ballatore” già Liceo Ginnasio “G.G.Adria”, fucina
umanistica e di formazione dell’intera Valle del Belice oltre che di quella
mazarese.
Così il Libero Consorzio di
Trapani, secondo le brillanti intelligenze dei suoi addetti alla politica di
razionalizzazione scolastica, se la proposta di trasferirne la sede nei locali
dell’I.I.S.S. “F.D’Aguirre – Dante Alighieri” di Salemi, dovesse essere
accettata dalla regione, condannerebbe a morte sicura il Liceo “G.G.Adria”.
Proposte talmente idiote che
non tengono in considerazione né il problema logistico del trasporto, né le
difficoltà di raggiungere una sede così disagiata. Non considerando che tali
disagi si ripercuoterebbero sugli studenti, sulle loro famiglie e sull’intero
personale scolastico, con tanto di benedizione per la didattica e il processo
formativo. Inoltre costringerebbero gli studenti mazaresi, pur di non subire
l’umiliazione della deportazione, a chiedere l’iscrizione al liceo di
Castelvetrano, meno disagiato da raggiungere, con l’aggravante, però, che
essendo tale sede inadeguata per accogliere un tale numero di alunni, si
sarebbe costretti a dover rimodulare gli orari delle lezioni con inevitabile
ricorso ai doppi turni. Di male in peggio.
Una simile soluzione, che non
terrebbe conto né della realtà del territori, nè della storia e delle
tradizioni del Liceo “Adria”, non farebbe altro che umiliare un’intera
collettività,finendo con incidere profondamente e negativamente sulla formazione e
crescita culturale e sociale delle prossime generazioni.
Tutto ciò è motivo sufficiente
per fermare questo folle progetto, facendo appello all’amministrazione
cittadina, a tutte le forze politiche, le associazioni culturali e quelle delle
categorie professionali affinché si mobilitino e propongano soluzioni
alternative, anche di proprietà comunali, per salvare il liceo “ G.G.Adria” di
Mazara.
mercoledì 2 gennaio 2019
Ri-sorge a Mazara il movimento politico “ Futuristi”
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