Pubblicate
le liste per le prossime amministrative, appare sempre più chiaro il rapporto
di forza dei vari schieramenti politici. La lettura di questi elenchi mostra i
partiti istituzionali in preda a una crisi di identità ormai irreversibile. Incapaci
di rinnovarsi e di attrarre nuova linfa, insensibili alle richieste di
rinnovamento sempre più pressanti gridate dagli elettori, i partiti, o quel che
rimane di loro, si ritrovano invischiati nei soliti giochetti e tatticismi
incuranti se questi provocano erosioni nel loro elettorato. I partiti storici,
a leggere quegli elenchi, si presentano a tal punto sbrindellati da ricorrere a
rabberciature talmente variegate da far concorrenza ad un ordito patch work. Non
si curano neanche dell’apparenza se alla forte richiesta di ricambio
generazionale e di rinnovamento presentano candidati ultra settantenni e
ottantenni; si rimane increduli dinanzi a simili scelte che non fanno altro che
acuire il già profondo solco tra la politica virtuale e la società reale. Frattura
che si divarica ulteriormente dinanzi ai comportamenti gattopardeschi che impongono
il riciclo di personaggi attraverso una sorta di tarantella intrecciata con bizzarre
movenze e cambi di partner. Ciò interessa tutte le liste in corsa per
accaparrarsi uno scranno di consigliere comunale, ma anche quelle assessoriali,
alcune designazioni delle quali sembrano essere state fatte con disinvoltura,
ad eccezione del M5S, almeno a sentire i mugugni dei tesserati e dei
simpatizzanti degli schieramenti politici. Tutto ciò non mancherà di avere
ripercussioni in termini di consenso. Le sorprese, semmai così si possono
chiamare, riguardano la composizione delle liste di appoggio al candidato
sindaco Pino Bianco. I suoi manifesti iniziali lo presentavano sostenuto da ben
sei simboli, che alla prova dei fatti si sono dimostrati solo disegnini su
palloncini gonfiati ad aria. Il candidato del PD alla fine si trova a guidare
un piccolo e raffazzonato plotone di legione straniera, con un PD, che incapace
di presentare una propria lista autonoma,è costretto a ricorrere, per salvare
la faccia, a tante presenze esterne di altra appartenenza politica. Quello che
è più triste è l’incapacità della nuova dirigenza di presentare una lista
completa, nonostante i vari innesti innaturali. Una dimostrazione che il PD
rimane un partito senza anima, senza strategie e dove anche le comparse si
atteggiano a primedonne. Rimasto con solo due liste, anzi, una e tre quarti, sul
candidato Pino Bianco incombe l’incubo dello spettro di dieci anni fa.
Ascoltando lo sfogo di alcuni iscritti al PD, ciò che emerge è lo scarso
entusiasmo, lo sconforto e la rassegnazione per un partito che non c’è e
soprattutto per qualche designazione assessoriale indigeribile ed
incomprensibile.
Non
è che in casa futurista l’entusiasmo sia alle stelle. Delle tre liste che
sostengono Cristaldi, proprio quella doc, “I Futuristi”, creatura della stesso sindaco,
appare la meno attrezzata per raccogliere consensi. Di contro, sono molti a
pensare che un bel gruzzolo di suffragi possa arrivare dal movimento “Osservatorio
Politico” facente capo all’assessore Billardello. Sarà lui destinato a
raccogliere l’eredità di Cristaldi? L’altra lista ,”Liberi, ”spera di superare il
quorum e di limitare i danni rispetto alla tornata precedente. Anche tra i
futuristi non mancano i malumori e i mal di pancia per le designazioni
assessoriali, alcune delle quali risultano difficile da accettare persino a chi
è stato molto vicino, in questi anni, al primo cittadino. In queste condizioni sono
molti a ritenere che, per il sindaco, il percorso di raggiungere il
ballottaggio si faccia sempre più irto. La speranza alla quale sembra
aggrapparsi Cristaldi è il voto disgiunto che dalle urne possa rovesciare i
sondaggi attualmente sfavorevoli alle sue liste. Cristaldi rimane nell’immaginario
collettivo ancora un personaggio politico popolare anche se in declino dopo la
sconfitta dell’assegnazione del simbolo di Forza Italia .
In
casa Scilla non si brinda consapevoli che la partita è difficile, ma le
speranze di arrivare al ballottaggio dietro Torrente incominciano a diventare
concrete, in considerazione che le liste coalizzate a sostenere l’ex deputato
regionale sono motivate e intenzionate a dire la loro con molto determinazione.
Inoltre, l’avere designato la squadra assessoriale al completo, così come ha
fatto il candidato di M5S, al fine di evitare manfrine e accordi sottobanco,
costituiscono motivo di chiarezza molto apprezzato dai suoi simpatizzanti. Scilla
ha fatto il colpo grosso acquisendo nella sua squadra una figura di grande prestigio,
l’ing. Vincenzo Montalbano-Caracci, il quale potrà giocare un ruolo
fondamentale nelle strategie di rilancio e di organizzazione del sistema
comune–città. Inoltre l’ingresso in squadra del cardiologo Cocò Di Giovanni
costituirà una spina sul fianco all’attuale dirigenza dell’ASP di Trapani sul
futuro dell’ospedale di Mazara, allo stato delle cose abbandonato dalla
politica ad un destino di secondaria importanza, soprattutto dopo le recenti
dichiarazione dell’attuale direttore generale che ha declassato il nosocomio
mazarese. Su queste dichiarazioni si attendeva una forte presa di posizione da
parte di tutti i candidati sindaci, ma la reazione è stata flebile ed
impercettibile. Anche per Scilla, però, la designazione degli assessori ha
provocato qualche irritazione se uno dei suoi uomini più vicini, l’avv.
Morello, ha ritirato la propria candidatura dalla lista per il consiglio
comunale.
Intanto
Vito Torrente cammina sornione per la sua strada. La sua panzerarmee avanza sicura e sembra non trovare ostacoli. C’è
consapevolezza nel suo entourage di stare vivendo un momento
importante, forse irripetibile; saggezza impone cautela e soprattutto stare con
i piedi per terra. La partita è troppo importante, sanno che un errore, un
passo falso potrebbe rivelarsi dannoso e compromettere tutto. L’apertura del
comitato elettorale è stata salutata da un bagno di folla entusiasta che ha
invaso corso Umberto. La stessa via è stata oggetto di un restyling, fortemente
voluto dal sindaco Cristaldi in queste ore di inizio di campagna elettorale, e trasformata
in un lungo red carpet. Un presente per il prossimo sindaco è il commento
sarcastico e ironico degli avversari politici.
Per
il M5S si prospetta un risultato abbastanza significativo ma, tranne che non si
verifichi quel che è successo alle precedenti regionali, cosa assai
improbabile, non sufficiente per arrivare al ballottaggio. Sono fuori dai
giochi gli altri candidati Siragusa e Frazzetta, i quali, però, saranno
determinanti nel togliere voti sia a Cristaldi sia a Scilla, almeno nella prima
fase che è quella decisiva. Ma questo è il vero problema della destra.
1 commento:
Invece il problema della sinistra è che c'è gente che alle scorse elezioni chiedeva voti per Gucciardi ed ora li chiede per Cristaldi.
Posta un commento