Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

domenica 17 gennaio 2016

Il privilegio degli anonimi

Complesso monumentale " Filippo Corridoni" Mazara del Vallo
Per essere innalzati agli onori della città, avere conferita una cittadinanza onoraria o avere intitolato uno spiazzo, un complesso multiculturale, una galleria, un auditorium, una scalinata, un vicolo o un cortile, non occorre esibire titoli accademici o un palmares di unanimi e indiscutibili riconoscimenti nazionali e internazionali nel campo dell’arte, delle lettere, delle scienze, delle professioni e della politica, e nemmeno avere lasciato un segno importante nella società.
A Mazara del Vallo, canzonata per necessità di rima addirittura da Checco Zalone, più culturalmente e professionalmente si è anonimi, maggiori sono le aspettative di avere intitolato un toponimo.
Io non dispero per il futuro.


mercoledì 6 gennaio 2016

Mazara:Intitolata a Pietro Consagra la passeggiata del lungomare

(foto di Luigi Tumbarello)

Il sindaco di Mazara riconcilia la Città con il grande scultore?
Questa la sua dichiarazione:
“Abbiamo deciso di intitolare l’area pedonale del lungomare al nostro compianto concittadino illustre Pietro Consagra, denominandola ‘Passeggiata Pietro Consagra’. La nostra Città ha avviato un processo di riconoscimento con la funzione che Consagra ha avuto nel mondo, dimostrandosi un grande ambasciatore della cultura mediterranea. La Commissione toponomastica ha condiviso il principio di storicizzazione del territorio, in quanto si tratta di uno scultore fra i più prestigiosi dell’astrattismo italiano”.
Un riconoscimento doveroso e inspiegabilmente tardivo della commissione toponomastica nei confronti del più famoso artista contemporaneo mazarese apprezzato in tutto il mondo.
La riconciliazione della città con lo scultore non ha senso e non può limitarsi alle sole parole  e alla sola passeggiata, se non si salvaguardano le sue opere. Tra queste, la scultura che il maestro ha voluto donare alla città “ Gli esseri venuti dal mare” questo il nome dell’opera bronzea di Consagra, che i mazaresi hanno beffardamente e rozzamente chiamato “quattro di bastoni”, che si trova in condizioni di indicibile degrado, coperta da incrostazioni calcaree e licheni, bisognosa da anni di interventi mirati, da affidare a degli esperti, per ricomporre alcune placche metalliche andate perdute e per sostituire l’intero sistema degli ugelli di uscita dei getti d’acqua.
Un intervento di restauro che si sarebbe dovuto fare da anni e che al contrario la politica locale ha minimizzato e colpevolmente ignorato, consentendo che la Fontana arrivasse all’attuale stato di rovinoso deterioramento. Intervento che richiede anche la ricomposizione dell’aiuola con l’eliminazione delle palme nanne, troppo alte, che offuscano la fontana nel suo insieme.
Auspichiamo nella sensibilità dell’amministrazione perché provveda con fondi propri al restauro della Fontana di Consagra. Sarebbe incomprensibile non trovare qualche decina di migliaia di euro, quanto gli stessi si trovano facilmente per trenini e arredi urbani non prioritari.
In caso contrario sarà un'altra beffa per lo scultore e un ulteriore esempio di disamore verso Pietro Consagra.
Tanto vale invitare la Fondazione Pietro Consagra a riprendersi la scultura a tutela dell’artista.