Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 28 dicembre 2011

Due poltrone per Uno

                                                    Nicola Lisma
Anno nuovo giunta nuova. Dopo l’incompatibilità dichiarata dall’Ufficio Legislativo e Legale della regione Siciliana, l’ex commissario dell’Ato TP 2   Nicola Lisma è rimasto privo di una comoda  poltrona; e  con l’ abbassamento delle temperature minime previste nei primi  giorni dell’anno, stare con le terga al freddo  può provocare qualche malanno. Non sia mai, e poiché gli amici si vedono nei momenti di gran bisogno, ecco allora che sarebbe a disposizione per il nostro armatore la poltrona dell’attuale assessore alla Solidarietà sociale e pubblica istruzione, per la verità più per la solidarietà e meno  per l’istruzione, dott. LA ROSA Riccardo, sodale di Lisma, ex Grilliano pure lui. Ma quella poltrona di assessore andrebbe molto stretta a Lisma a causa della sua stazza. Per accontentarlo, il primo cittadino farebbe accomodare il  suo omonimo   anche in quella del vicesindaco, ben più comoda e vellutata, lasciando a Giovanni Quinci, attuale vicesindaco, quella semplice, si fa per dire, di assessore con delega ai lavori pubblici e servizi alla città, salvo rimodulazione. Così prenderebbe forma la neo giunta Nicola & Nicola: una ventata di freschezza. Ce n’è tanto bisogno per la Città.


lunedì 26 dicembre 2011

Parole di Natale



On. Nicola Cristaldi – sindaco di Mazara
« No, sono soldi miei, a meno che qualcuno non sostenga che i versamenti accumulati in una vita li debbano prendere gli altri. In più di trent’anni ho fatto una montagna di versamenti, milioni di euro. Adesso mi tocca riavere quel che è mio. Non sono uno sbarbatello della politica.»
Mons .Domenico Mogavero – Vescovo della Diocesi Mazara
“Il nostro Natale 2011 sia, allora, un pellegrinaggio nella fede verso la mangiatoia di Betlemme per lasciarci ammaestrare dalla povertà che accompagna il mistero di Dio che si fa uomo, venuto per servire e non per farsi servire (cfr Mc 10,45). Egli, infatti, ci spinge a dare alla nostra vita una svolta di essenzialità e di sobrietà nel momento in cui ci vengono imposti sacrifici pesanti.”

domenica 18 dicembre 2011

Good work Sindaco Cristaldi.”

come la prenderanno quei diciassettemila elettori che lo hanno fortissimamente voluto sindaco? La sensazione è che la delusione si possa trasformare in rabbia, e questo sarebbe un problema da non trascurare per il sindaco. Rimangono ancora delle ore, e auguriamo all’On. Cristaldi di scegliere lasciandosi guidare dal cuore e non dal fascino indiscreto del potere.”
Così concludevo il post :il-fascino-indiscreto-del-potere. quando, fonti attendibili  del  PDL e molto vicini al sindaco,  confermavano che L’On. Cristaldi, per ragioni politiche e  seppur con grande sofferenza, fosse intenzionato a lasciare la carica di sindaco. E’ stata quella trascorsa,una settimana cruciale  per il sindaco di Mazara; l’ora della scelta non era più procrastinabile;i tempi si facevano sempre più stringenti, e la prospettiva di un partito manifestamente in stato di vaporizzazione  di  giorno  in giorno,  assieme ad una situazione politica a livello nazionale dal futuro incognito, hanno fatto si che la scelta fosse quella  meno traumatica,ovvero optare di restare sindaco della sua città. “E’ una lezione di stile ed un atto di amore nei confronti della mia Città, dalla quale in tanti anni di attività politica ho ricevuto sempre grandi consensi e sostegno”. Così commenta nel suo sito ufficiale  il sindaco di Mazara. Al di là dell’iperbole usata, vi è finalmente un  moto di sincerità da parte del primo cittadino, ovvero  l’ammissione che questa città gli ha dato tutto, si è totalmente affidata  a lui facendone il suo politico di bandiera e il suo vessillo da ostentare con orgoglio dopo decenni di sudditanza politica extra moenia . E tra promesse mancate o speranze disattese, la città   gli è sempre stata vicina nei momenti decisivi, nonostante il suo carattere  difficile, schietto, tanto da apparire ai suoi detrattori altezzoso. La scelta di Cristaldi, non facile per chi da trent’anni  è abituato agli agi del privilegio e all’esercizio del potere, appare la più ovvia, politicamente la più opportuna, in quanto gli consente di gettare le premesse per  una seconda candidatura. Lo aspetta però un lavoro di acribia nel ricucire i rapporti con i suoi concittadini, nei confronti dei quali la caduta d’immagine in questi due anni di sindacatura è stata molto significativa. Occorre recuperare quel rapporto con la città che si era instaurato durante la scorsa campagna elettorale, e rimediare a  quei temi di grande respiro verso i quali cocente è stata la sconfitta subita dal sindaco il quale ha dimostrato di non sapere rilanciare con  proposte alternative e condivise, vedi la questione dei passaggi a livello. L’avere optato per la carica di sindaco, in forza di una legittimazione popolare con un suffragio di notevoli proporzioni,significa anche, da oggi, il rispetto delle regole che stanno a fondamento della democrazia, il ripristino della supremazia della politica di servizio verso gli interessi generali. Significa,altresì, uscire  con chiarezza da  quell’anomalia di pensiero  per la quale ricevere una investitura popolare significava essere  “intronizzato”, per cui l’eletto “ tutto puote”.
E’ in questa dimensione più modesta che adesso il sindaco Cristaldi dovrà misurarsi, prestando una maggiore attenzione al comune sentire della sua collettività.  E il compito non sarà facile, soprattutto con un consiglio comunale avverso, anche se la  scelta di Cristaldi spunta le armi a disposizione degli avversari politici che lo accusavano di scarsa presenza  in città.  
Good work Sindaco Cristaldi.

giovedì 15 dicembre 2011

Due cariche incompatibili: Cristaldi sceglierà prima di Natale?



Giunta di Montecitorio dichiara incompatibili le cariche di deputato e sindaco: 30 giorni per scegliere. Tra gli altri anche il primo cittadino di Mazara del Vallo
Su proposta di Pino Pisicchio, coordinatore del comitato per le incompatibilita', la Giunta per le elezioni di Montecitorio, ha dichiarato l'incompatibilita' dei deputati sindaci di comuni con oltre 20mila abitanti. Dopo la comunicazione che il presidente della Camera fara' arrivare loro, viene spiegato, avranno 30 giorni di tempo per scegliere. Sono sei i deputati, sindaci di comuni con piu' di 20mila abitanti, interessati alla misura: Nicolo' Cristaldi, sindaco diMazara del Vallo; Luciano Dussin, sindaco di Castelfranco Veneto; Giulio Marini, sindaco di Viterbo; Adriano Paroli, sindaco di Brescia; Michele Traversa, sindaco di Catanzaro; Marco Zacchera, sindaco di Verbania. Nella sua relazione, Pisicchio ha sottolineato che la previsione "della incompatibilita' parlamentare della carica di sindaco di comune con popolazione superiore a 20mila abitanti non lascia alcun margine di controvertibilita', imponendo alla giunta di prendere semplicemente atto di una incompatibilita' ormai inequivocabile e provvista di un indubbio rilievo costituzionale". Pisicchio ha poi ricordato che il 7 dicembre scorso il comitato si e' riunito deliberando di "avviare l'istruttoria in contraddittorio con i deputati che ricoprono la carica di presidente di provincia, trattandosi di una tipologia di carica non direttamente contemplata nel dispositivo" della sentenza della Corte Costituzionale (la 277 del 2011) che ha dato l'avvio dello stop al doppio incarico. "Il termine da regolamento di 15 giorni a disposizione dei deputati che ricoprono la carica di presidente di provincia per la trasmissione delle controdeduzioni scadra' giovedi' 22 dicembre". ( Da Siciliainformazione )
Secondo voci vicine al deputato mazarese,sembra che il sindaco On.Cristaldi abbia deciso di restare sindaco.

venerdì 9 dicembre 2011

La "Facciata" del palazzaccio: di male in peggio?


Dopo decenni di attese, di proposte,  di progetti, di critiche, di veti, di ripensamenti , di finanziamenti, di impegni politici e  di delusioni, di promesse mancate e di speranze disattese, finalmente sembra che il mostro,” l’Alieno” come ebbe a definirlo Pietro Consagra, stia per avere i tempi  contati. Naturalmente il mostro è la facciata dell’ex Palazzo di Città,che tanto devasta  una delle più belle piazze della Sicilia. Fatta definitivamente svanire la realizzazione della “Facciata” che lo scultore mazarese aveva progettato per la “sua” Mazara a causa di politici insipienti  e  di  tecnici professionisti, con a capo geometri, ingegneri e architetti incapaci di aprirsi al nuovo e di condividere un progetto originale ed  unico che catalizzasse l’attenzione della cultura internazionale sulla Città, l’amministrazione guidata dall’on. Cristaldi, da sempre grande estimatore di  Consagra  e della sua opera, ha deciso di scrivere la parola fine al deturpante palazzo ed avviare una operazione di restyling. Per far ciò, il comune ha acquisito lo studio storico-critico e di analisi architettonico - urbanistica del “Palazzaccio” redatto dall’arch. Elena Calafato. Si tratterebbe di fare degli interventi che  si armonizzino con il contesto architettonico monumentale costituito dal Seminario,dal Palazzo Vescovile e dalla Basilica Cattedrale. Le critiche a tale progetto già incominciano a farsi sentire nella Rete. Al fine di evitare che  la soluzione scelta possa rivelarsi peggiore dell’attuale,sarebbe opportuno che l’amministrazione procedesse  a bandire un concorso di idee,e dare la possibilità ai cittadini di potere scegliere il progetto che essi ritengono più consono, data la  particolare peculiarità dell’opera da realizzare e che riguarda sia l’aspetto estetico  sia quello di valorizzazione della Piazza. Invece di procedere a imporre scelte che potrebbero rivelarsi infelici e peggiorative, l’amministrazione dovrebbe farsi carico di un maggiore coinvolgimento della cittadinanza verso scelte condivisibili onde  evitare, in futuro, legittime reazioni e  manifestazioni di rigetto.   Questa volta non si tratta di infiocchettare un cortile o un vicolo degradato, ma di  eseguire un  intervento in un contesto urbanistico ed architettonico di incomparabile bellezza quale è Piazza della Repubblica,e la collettività non è più disposta a stare in silenzio e a mostrarsi indifferente.