Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 30 giugno 2010

La questione meridionale sotto il fascismo:“ Noi Italiani, e Voi Siciliani “

Pubblico il Proclama del generale Mario Roatta , documento che conferma ancora una volta come il meridione fosse considerato alla stessa stragua di una colonia dal fascismo. La  riprova che la questione meridionale era ancora un problema da risolvere.

Comando FF.AA. Sicilia ( VI Armata )

- Le “ FF. AA. Sicilia “ in gran parte composte di Vostri conterranei, sono qui fra Voi per difendere la Vostra Isola, bastione d’Italia.

- Voi tutti- ne sono sicuro – affiancherete l’opera della “ FF. AA. Sicilia”:

- mantenendo in qualsiasi contingenza, calma ed incrollabile fiducia nei destini della Patria;

- Applicando disciplinatamente e volenterosamente le disposizioni delle Autorità Militari;

- Attendendo con lena costante al Vostro lavoro ordinario, e a quello cui sarete chiamati per rafforzare sempre più la difersa dell’Isola;

- Arruolandovi – e se necessario – combattendo nelle Centurie volontarie Vespri di imminente costituzione.

- Strettamente, fiduciosamente, fraternamente uniti, voi Siciliani, e noi, militari italiani,e germanici delle “ FF.AA. Sicilia”, dimostreremo al nemico che di qui non si passa.



P.M. 5 – 9 maggio 1943 XXI
Il Generale Comandante
Mario Roatta.
Per fortuna nessun siciliano si arruolò nelle fantomatiche Centurie volontarie Vespri.

La questione meridionale sotto il fascismo

“ La Sicilia è un cancro al piede d’Italia; provincia nella quale né costumi né leggi civili sono possibili”. Chi pensate che l’abbia detto? Bossi ? Calderoli? Un leghista? No. Chi non si è vergognato di dirlo è stato Alfredo Oriani, il maestro e l’ispiratore di Mussolini. E questa città, come tante altre città siciliane gli ha dedicato una via. Ma da chi sono formate le commissioni toponomastiche?

lunedì 28 giugno 2010

Il pianista Alessandro Marino suona per l'AME nel cortile di Palazzo Biscari


Tra impressioni fuggevoli ed espressioni rutilanti si prodigava il virtuoso pianista ventitreenne Alessandro Marino (nato a Mazara del Vallo), a disvelare “Il mito di Alkan, pianista solitario”, nel suggestivo cortile di Palazzo Biscari. Primo, graditissimo appuntamento della rassegna “Musica nei luoghi del barocco, nelle ville e nei giardini etnei”, promosso dall'Associazione musicale etnea (presidente Biagio Guerrera, direttore artistico Emanuele Casale). Artista dal tocco lucidissimo, Marino trascorreva con prontezza da atmosfere sognanti di echi schumanniani, a tratti roboanti alla Liszt, come all'impetuoso schizzare di scherzi chopiniani, addentrandosi in pagine romantiche irte di fremiti ritmici e richiami simbolici (Faust, il Diavolo, Prometeo), lungo le differenti e travagliate fasi dell'esistenza nella Grand Sonata les 4 ages. Squarci di memoria, su un dominio della tastiera di nitido tematismo, a cui il pianista si abbandonava tra corpose aperture solari e andamenti dall'incedere giocoso (Chemin de fer op.27), in analogia col rievocare dall'opera di Marcel Proust À la recherche du temps perdu, che inframmezzava le esecuzioni con la lettura di passi tratti dal primo e secondo volume (Dalla parte di Swann e All'ombra delle fanciulle in fiore) a cura di Biagio Guerrera, voce recitante accanto alla prima declamazione in lingua francese di Doroty Armenia. Ricordi avvolti da sensazioni nostalgiche di un tempo oramai trascorso a Combray, ma ritrovato dal protagonista, Swann, appunto, grazie alla memoria involontaria, tra flash di arabeschi musicali e armonie pianistiche di ineffabile piacere, ascoltate da giovane, o rumori di treno evocanti tocchi di campane, in analogia alle semicrome musicali. Un alveo di sapori indeterminati, come i 4 Esquisses op. 63, sempre di Alkan, (tra sensazioni tenui o capricciose rivissute dal protagonista di Proust), e il successivo Le festin d'Esope op.39 n. 12, a riprodurre il mito del pianista solitario nel suo appartarsi dal mondo intorno al 1850, schivo quanto lo scrittore francese che si isolò prima si intraprendere l'opera suddetta. Una serata all'insegna dell'originale anche nei tre bis finali, dove il pianista ha estrinsecato la sua brillante creatività nella trascrizione della colonna sonora dal telefilm La signora in giallo, accanto ad Alkan (finale dalla Sinfonia) e a Gottscholk (Souvenir d'Andalousie), ottenendo vivissimi e reiterati consensi di pubblico.


Anna Rita Fontana (Bellininews)

19/6/2010

venerdì 25 giugno 2010

Ambizioni deluse

Monumento alla cultura ( il satiro del vallo )


Ho l’ambizione di fare diventare Mazara un polo della ceramica, così come lo è Sciacca, Caltagirone o Santo Stefano di Camastra». Così una dichiarazione del sindaco Cristaldi per giustificare l’invasività dell’uso della ceramica nel centro storico.
Non sembra pensarla allo stesso modo l’assessore regionale ai BB. CC Gaetano Armao, che verga di proprio pugno la “ Carta di Burgio”, ovvero la nascita della carta della ceramica siciliana di cui fanno parte i comuni che hanno nella ceramica il loro patrimonio identitario: Burgio – Collesano – Caltagirone –Sciacca – S. Stefano di Camastra – Patti.
Come dire: la cultura di una città non la si può inventare né imporre.

martedì 22 giugno 2010

Una campagna di contumelie.

Scintille nello scorso consiglio comunale tra l’opposizione maggioritaria e la giunta, costretta ancora una volta ad incassare attacchi ed impropèri, non solo politici, da parte dei partiti dell’opposizione. Basta una semplice trasmissione autogestita e finanziata dall’amministrazione,voluta dal sindaco, per esporre con una certa compiutezza il lavoro amministrativo e alcuni dei progetti attivati, per inscenare un dibattito vuoto sotto il profilo dei contenuti e su quello politico. Non si manca di accusare il primo cittadino di autoritarismo, di volere imporre la mordace al consiglio, di gestire la cosa pubblica come un monarca, di imbavagliare la libera informazione attraverso interviste artefatte, concordate, precostituite. Questa povera opposizione non riesce a distinguere una trasmissione autogestita da un dibattito aperto. Così qualunque scusa è buona per tenere viva ed incandescente una campagna elettorale che non conosce fine, avendo come obbiettivo quello di screditare l’immagine del Sindaco Cristaldi; per far ciò si inventano compiti e ruoli che non appartengono al consiglio. Una serie di contumelie isteriche e prive di fondamento, provenienti dai banchi dell’opposizione, non fanno altro che attivare reazioni da parte dell’amministrazione le quali a loro volta ne innescano altre dalla parte opposta. E si va avanti solo per avere visibilità politica, e nel farlo, l’opposizione non disdegna di trasformare l’aula consiliare in una piazza, soprattutto quando essa si rivolge, in modo volutamente irrituale, ai cittadini e non ai colleghi consiglieri. In tal modo si stravolgono regole e forme istituzionali. E’ così che si sperpera denaro pubblico e si fa scherno della democrazia.

domenica 20 giugno 2010

il vascello e la chiatta


E così anche un altro componente dell’equipaggio sotto il comando del Sindaco Cristaldi si è ammutinato e ha  abbandonato la nave. Adesso diventa più difficoltoso governare il natante lungo una rotta insidiata da marosi e burrascate. Mai come in questo momento si è notato una ciurma così poco motivata,  debolmente coesa,  scarsamente gratificata,  priva di disciplina, insufficientemente addestrata. Sulla plancia di comando, tra  gli ufficiali serpeggia il malcontento: alcuni di loro si sono rivelati maldestri nel coadiuvare il comandante a tenere ben dritto il timone; la loro gelosia e le ripicche personali  hanno generato confusione, prodotto una caduta d’immagine e di autorevolezza all’interno degli uomini che  costituiscono il residuo equipaggio; questi ultimi, ancora una volta,  vengono lasciati soli ad affrontare le tempeste. Il comandante fa finta di non accorgersi, minimizza, dimostra segni di ottimismo, convinto che  basta la sua esperienza di “vecchio lupo di mare” a portare il natante in porto; non immagina che così facendo rischia di  perdere  autorità e prestigio sia tra i suoi marinai sia  tra la  gente comune che tanta fiducia ed entusiasmo ha riposto  in lui. La   speranza di questa popolazione è che ad attraccare nel porto sia un regale vascello con il suo carico pingue e prezioso e di non vedere apparire,  al contrario, nel suo lento avvicinarsi, una modestissima  e sgangherata chiatta.

martedì 15 giugno 2010

Una riproposizione moderna della “ Questione Meridionale”

E dopo avere impedito di essere e di fare, si comincia a rimproverare il Sud di non essere e di non fare. Oggi, nel pieno della peggiore crisi del dopoguerra,il Nord, ( come al solito), mira a salvarsi a spese della parte più disagiata del paese. La prima cosa che serve a chi fa politica è un nemico; il Nord lo trova in casa, al Sud; libera i suoi spiriti animali attraverso la Lega, per la quale l’Osservatorio europeo contro il razzismo e l’intolleranza ha espresso allarme e condanna. Incarna la protesta del Nord produttivo contro il Sud fannullone, Umberto Bossi: uno che non ha mai lavorato un giorno in vita sua,si è fatto mantenere dai genitori; poi dalla prima moglie ( la quale scoprì dopo un anno e mezzo di matrimonio che il marito non andava ogni giorno a lavorare in ospedale, come diceva, e non era medico, e non era manco laureato, nonostante tre feste di laurea, negli anni); poi si è fatto mantenere dalla seconda moglie ( terrona; e se a qualcuno piacciono le metafore…come il Nord si è fatto mantenere dal Sud depredandone le ricchezze con l’annessione del 1860); poi dal popolo italiano. Questo è l’uomo che fa la lezione a milioni di meridionali (e poi extra comunitari) che danno vita e sangue per un pane e “ chi vrazza svacantanu a panza da terra”: con le braccia svuotano la pancia della terra, come direbbe il poeta di Bagheria Ignazio Buttitta.

Da: “ Terroni “ di Pino Aprile

domenica 13 giugno 2010

El Libertador

Presto a casa i pescherecci mazaresi

Il Colonnello Muammar Gheddafi ha accolto la richiesta del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di liberare i tre motopescherecci di Mazara del Vallo sequestrati nei giorni scorsi dalla Marina libica. Lo si e' appreso da fonti italiane a Tripoli.
I tre pescherecci che saranno liberati appartengono alla flotta di Mazara del Vallo e sono: l'''Alibut'', il ''Mariner 10'' e il ''Vincenza Giacalone''. Le tre imbarcazioni erano state sequestrate all'alba di tre giorni fa da una motovedetta libica mentre erano impegnate in una battuta di pesca nel Golfo della Sirte in una zona, a trenta miglia dalla costa, che i libici considerano di propria esclusiva competenza. (ANSA)

Il manager Goeldi lascia la Libia: Tripoli: "Berlusconi determinante"

- ''Il ruolo del premier Silvio Berlusconi per risolvere il contenzioso tra la Libia e la Svizzera e' stato determinate'' e per questo motivo ''lo Stato libico ringrazia l'Italia per tutti gli sforzi messi in atto'' per risolvere questo problema. Lo ha detto all'ANSA il primo ministro libico Bagdadi Ali al Mahmoudi.
L'imprenditore libico Max Goeldi ha lasciato Tripoli. Goeldi e' partito dalla capitale libica con un volo di linea.( La Stampa ).
Dopo avere inaugurato in Bulgaria ( dove si trova tanto a proprio agio ) una statua di Garibaldi, il premier vola in Libia ed emulando l’eroe dei due mondi, libera un imprenditore svizzero da mesi fatto prigioniero, solo per ripicca, dal fraterno amico dell’Italia Muammar Gheddafi e si fa promettere da quest’ultimo la imminente liberazione dei pescherecci mazaresi insieme agli equipaggi ,sequestrati con lo stesso metodo dei predoni della Grande Jamāhīriyya Araba di Libia Popolare e Socialista.
Nel centocinquantesimo dell’unità d’Italia , ecco che il Popolo della Libertà può vantare il suo El Libertador.

venerdì 11 giugno 2010

Concerto di Alessandro Marino a Catania



Associazione Musicale Etnea

Stagione Concertistica 2010

Palazzo Biscari

IL MITO DI ALKAN, PIANISTA SOLITARIO

dom 13 giugno ore 21:15 Cortile di Palazzo Biscari



Alessandro MARINO   pianoforte

Biagio GUERRERA    voce recitante

Doroty ARMENIA       voce recitante
 Brani tratti da: “À la recherche du temps perdu” di Marcel Proust



Programma



Charles Valentin Alkan

Grand Sonata "Les 4 ages":

  • 20 ans
  • 30 ans
  • 40 ans
  • 50 ans

Le chemin de fer op.27

4  Esquisses op.63

n.8 "Pseudo-naivetè"
n.12 "Barcarollette"
n.23 "L'homme aux sabots"
n.46 "Le premier billet doux"

Le festin d'Esope op.39 n.12

Charles Valentin Alkan, spesso definito come “il Berlioz del pianoforte”, resta nella nostra immaginazione legato, insieme alle grandi figure di Chopin e Liszt, ai salotti parigini fin de siècle. A differenza dei due più fortunati amici, la musica de “L’Ebreo errante” di Parigi è difficile da classificare e solo oggi se ne apprezza la sua originalità. Tra le opere presentate, di particolare rilievo la straordinaria Grande Sonata op.33 (Le Quattro età) considerata dal grande pianista Lewenthal come “la più difficile sonata per pianoforte dopo la Hammerklavier di Beethoven e la più strana prima della Concorde Sonata di Ives”. Durante il concerto verranno recitati brani di un altro personaggio parigino di eccezione: Marcel Proust.

Alessandro Marino, nato a Mazara del Vallo nel 1987, ottenuto il Diploma di maturità scientifica con il massimo dei voti, nell’a. a. 2006/2007 consegue il Diploma di Laurea di I livello in Discipline Musicali – Pianoforte – presso il Conservatorio di Musica di Stato “A. Scontrino” di Trapani, sotto la guida del M° Salvatore Spanò, con la votazione di 110 e lode con dignità d’incisione.
Successivamente nell’a. a. 2008/2009 consegue il Diploma di Laurea di II livello in Discipline Musicali – Indirizzo solistico- presso il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena con la votazione di 110 e lode.
A partire dall’a. a. 2004/2005 è allievo dell’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, prima sotto la guida dei maestri G. Valentini e D. Franceschetti, e attualmente (corso triennale) sotto la guida del maestro Piero Rattalino.
Ha partecipato in qualità di esecutore e uditore a diversi masters di perfezionamento (O. Niederdofer , F.Scala, L. Richaud, W. Wojtal, A. Torger, R. Risaliti, Vo. Ashkenazy, J. Soriano, C. Pescia, A. Lucchesini, Y. Jun, Z. Kocsis, R. Levin).
Primo premio in diversi Concorsi Nazionali ed Internazionali, si è esibito in concerto per Accademia Filarmonica Romana, Festival Verdi 2009 in Teatro Regio di Parma, Sagra Musicale Malatestiana 2009 a Rimini, Associazione Amici della Musica di Palermo, Comune di Mazara del Vallo, Accademia di Musica di Pinerolo, “Memorial L.Berman” Imola, Festival ”Le tastiere raccontano” Baselga di Pinè(TN), Associazione Amici della Musica di Mazara del Vallo, “Notte dei Musei” Trapani, a Stresa per l’Associazione Dino Ciani, a Neunen, a Eindhoven (Paesi Bassi). Nell’anno 2007 ha esordito con orchestra (Orchestra Sinfonica Mediterranea), concerto organizzato dall’Associazione Cultori della Musica di Mazara del Vallo, per cui ha eseguito il Secondo Concerto di Rachmaninov. Nel novembre 2009 è ospite e si esibisce in una puntata in diretta televisiva del Pauw&Witteman show, il più seguito talk-show nei Paesi Bassi. Si esibisce inoltre nella maratona “Tutto Chopin” organizzata dall’Accademia di Imola, svoltasi all’Auditorium dell’Orchestra Verdi di Milano, ripresa e trasmessa da Mediaset.

mercoledì 9 giugno 2010

Niente doppia indennità agli ex parlamentari regionali

Divieto di cumulo tra l’indennità parlamentare e la pensione per gli ex deputati regionali eletti alla Camera o al Senato o al parlamento europeo. Lo ha deciso oggi il consiglio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. La delibera sarà adesso esaminata dall’aula. Se approvata porterebbe un risparmio di circa un milione di euro all’anno.
Per ora gli ex parlamentari regionali per cui scatterebbe la sospensione della doppia indennità sono 14: Sebastiano Burgaretta Aparo, l’ex presidente della Regione Angelo Capodicasa (Pd) e il suo collega di partito Mirello Crisafulli, l’ex presidente dell’Ars Nicola Cristaldi (Pdl), l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro e l’ex ministro Lillo Mannino (entrambi dell’Udc). E ancora Fabio Granata, Pino Firrarello, Salvo Fleres e Alessandro Pagano, Raffaele Stancanelli, Ugo Grimaldi, Dore Misuraca del Pdl e l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando (Idv).
“In un momento di grandi difficoltà economiche, in cui i cittadini stringono la cinghia, – afferma Francesco Cascio, presidente dell’Ars – mi sembra corretto dare un segnale ulteriore in direzione del contenimento della spesa pubblica e della moralizzazione della politica”. “Peraltro non vedo, perché se gli ex parlamentari nazionali eletti all’Ars subiscono la sospensione della pensione da parte di Camera e Senato, – aggiunge – lo stesso non dovrebbe valere anche per il Parlamento Regionale Siciliano”.
Dal bilancio preventivo dell’Ars per il 2010, il capitolo di spesa per la previdenza e l’assistenza (sia per i deputati in carica, che per quelli cessati dal mandato) è pari a oltre 22 milioni di euro.
da i livesicilia

L'agnello sacrificale

Non è un litigio tra capponi di manzoniana memoria. La convivenza nella giunta Cristaldi tra l’assessore alla solidarietà sociale Riccardo La Rosa e il vicesindaco Giovanni Quinci è diventata insostenibile sia sul piano politico che su quello amministrativo. La recente e sgradevole dura diatriba pubblica tra Quinci e La Rosa in Consiglio comunale, dove i due amministratori hanno perso il senso della misura nel rinfacciarsi accuse e ingerenze, non ha alcun precedente nella storia delle ultime amministrazioni che si sono succedute al governo della città
Essa ha messo in risalto tutte le contraddizioni che sin dall’inizio hanno reso debole , sul piano politico, le scelte assessoriali del deputato sindaco. Adesso che tali contraddizioni sono venute alla luce, rimane evidente l’incompatibilità della convivenza all’interno della stessa compagine assessoriale dei principali attori della querelle. Sia il vicesindaco Giovanni Quinci sia il suo collega Riccardo La Rosa nel mettere in scena uno scontro dialettico politicamente effervescente e irrituale, erano entrambi consapevoli di andare al di sopra delle righe di un normale scambio di opinioni, e di non rispettare i ruoli assegnati loro dalle deleghe ricevute. La conseguenza di tale vivace e ingeneroso scambio di accuse è stata quella di creare sconcerto non solo tra le file dei consiglieri della stessa coalizione, ma soprattutto tra gli elettori vicino al sindaco. La domanda che ci si pone è: “ Quali decisioni prenderà in merito l’On. Cristaldi?” .” Chi sarà l’agnello sacrificale?”. Certificati i dissapori anche personali tra i due assessori, il primo cittadino, al ritorno dalla kermesse dimagrante da Gallipoli, dovrà districare alcuni nodi di non facile soluzione, in considerazione, anche, delle conseguenze che le sue scelte potranno determinare : sia sull’assetto della prossima compagine assessoriale, sia all’interno delle stesse forze politiche che in consiglio comunale condividono il progetto del sindaco. Analizziamo questi nodi. Il primo, sottovalutato da Cristaldi, è il rapporto tra l’amministrazione e i consiglieri di appartenenza. Tra costoro si percepisce l’imbarazzo a causa di una situazione diventata insostenibile, ovvero:- la mancanza di coordinamento tra gruppi consiliari e giunta; - l’assenza di linee guida; - la mancanza di partecipazione alle scelte amministrative; soprattutto si coglie nei consiglieri cristaldiani un senso di frustrazione per essere mandati allo sbaraglio, in un consiglio comunale ostile e perennemente conflittuale, senza una strategia valida che consenta loro di tenere testa alla continua campagna elettorale che l’opposizione continua a portare avanti in quella sede. Si fa sempre più convinta, tra i consiglieri vicini a Cristaldi, la percezione dell’inutilità della loro funzione. Tutto ciò potrebbe contribuire ad accelerare ulteriori diaspore tra i cristaldiani. Ancora più complesso appare il rapporto politico che si dovrà instaurare tra il gruppo dell’Udc, che finora ha supportato il progetto di Cristaldi, e il Sindaco. A complicare le cose il rapporto venutosi a creare tra la corrente giammarinariana e l’on. Turano, dopo l’epurazione da consigliere provinciale del dott. Franco Gancitano, e la revoca assessoriale di Nicola Lisma, molto vicino a Cristaldi ma soprattutto a Massimo Grillo. Nel rideterminare i rapporti tra l’Udc e il Sindaco, e nel condividere il suo progetto politico, i Casiniani porranno come pregiudiziale una richiesta di reale visibilità all’interno della giunta, non riconoscendosi politicamente nella figura del vicesindaco Quinci; inoltre chiederanno una inversione di tendenza che avvii un nuovo corso sia sul piano amministrativo sia su quello dell’immagine amministrativa, attraverso un taglio netto con qualche personaggio dello staff del sindaco, a loro giudizio incompatibile con la presenza Udc. Ancora, essi porranno la questione di una svolta radicale, attraverso un ruolo di moderazione, che attenui le tensioni e le conflittualità che hanno finora esacerbato i rapporti tra opposizione e amministrazione. Di grana in grana: con chi sostituire l’assessore La Rosa? Con il fedele e potente alleato Lisma, qualora quest’ultimo non dovesse essere riconfermato nella delega di assessore provinciale, o con l’ex Udc, adesso Liberino, Dott. Luciano Asaro, attuale consulente alla sanità? ( a titolo gratuito ). L’una o l’altra delle scelte sicuramente provocheranno malumori. Di certo, occorre dare nuovo impulso, soprattutto nell’immagine politica, all’amministrazione attraverso un ricambio anche politicamente qualitativo. E questo mette in allarme l’assessore Ditta ( Carneade? Chi è questo politico?). Conoscendo l’On. Cristaldi, so molto bene che non è nelle sue abitudini cambiare squadra assessoriale, ma questa volta forse di necessità dovrà farne virtù. L’estate che sta per venire si prevede abbastanza calda sotto il profilo meteopolitico, in considerazione che quattro degli attuali sei assessori sono intoccabili. A meno che  la quadratura non avvenga con l'ATO; allora tutto finirà a tarallucci e vino. 

domenica 6 giugno 2010

L’autogol dell’On. Cristaldi.

La recente dichiarazione dell’on. Nicola Cristaldi di “ essere pronto a far ricorso qualora il consiglio di presidenza dell’assemblea regionale Siciliana dovesse deliberare il blocco del vitalizio di ex deputato regionale percepito assieme all’indennità di parlamentare nazionale “ ( Mazaraonline) sta suscitando non poche e giustificate reazioni da parte dei cittadini. Costoro sono penalizzati dai sacrifici, per molti insostenibili, imposti loro sia dalla grave crisi economica con la mancanza di posti di lavoro che non consentono di assicurare un livello minimo della qualità della vita di moltissime famiglie, sia da una manovra economica pesante, asfissiante e settaria. Se non è facile accettare un taglio di circa € 6.000, tanto ammonta il vitalizio regionale incassato mensilmente dal sindaco di Mazara da quando ha lasciato gli scranni di Palazzo dei Normanni; se su questa cifra abbastanza significativa si possano avere fatto, legittimamente, dei progetti di vita a medio e lungo termine, tuttavia nel momento in cui ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo per potere salvare “ la barca che rischia di affondare “, i primi a dare l’esempio dovrebbero essere i politici, se non altro perché questo sostanzioso vitalizio costituisce un privilegio insopportabile sotto il profilo etico e sociale. Un ingegnere, un dipendente qualsiasi che lascia una azienda per un’altra, non percepisce nel proprio stipendio alcun vitalizio dovuto al lavoro pregresso prestato nella precedente azienda. E’ un diritto acquisito ? Non è il caso di porre la questione sul piano giuridico, in quanto si tratta di privilegi che nulla hanno a che vedere con lo svolgimento del proprio mandato elettorale, per assolvere il quale, i parlamentari già introitano una corposa indennità comprensiva di favori e prerogative. E’ un diritto acquisito? Strana cosa una assemblea che legifera imponendo doveri agli altri e privilegi a se stessa! Su quest’argomento sarebbe stato preferibile un certo “ savoir faire da parte del sindaco On. Cristaldi e una maggiore prudenza nell’uso delle dichiarazioni, possibilmente facendo ricorso a quella ’’ arte del tacere”, che fa la distinzione tra un politico di razza quale indubbiamente è Cristaldi e un politico alle prime armi: ovvero dichiarare di essere pronto a rimettersi alle decisioni che avrebbe preso l’Assemblea Regionale della quale è stato autorevole e apprezzato Presidente. Ciò avrebbe sicuramente rafforzato l’immagine politica e umana del deputato sindaco. Tra i tanti consulenti che sono vicini al sindaco ne manca uno, il più importante: il consulente al “Discernimento”. Glielo consigliamo sinceramente, al fine di evitare ulteriori autogol.