Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 9 giugno 2010

L'agnello sacrificale

Non è un litigio tra capponi di manzoniana memoria. La convivenza nella giunta Cristaldi tra l’assessore alla solidarietà sociale Riccardo La Rosa e il vicesindaco Giovanni Quinci è diventata insostenibile sia sul piano politico che su quello amministrativo. La recente e sgradevole dura diatriba pubblica tra Quinci e La Rosa in Consiglio comunale, dove i due amministratori hanno perso il senso della misura nel rinfacciarsi accuse e ingerenze, non ha alcun precedente nella storia delle ultime amministrazioni che si sono succedute al governo della città
Essa ha messo in risalto tutte le contraddizioni che sin dall’inizio hanno reso debole , sul piano politico, le scelte assessoriali del deputato sindaco. Adesso che tali contraddizioni sono venute alla luce, rimane evidente l’incompatibilità della convivenza all’interno della stessa compagine assessoriale dei principali attori della querelle. Sia il vicesindaco Giovanni Quinci sia il suo collega Riccardo La Rosa nel mettere in scena uno scontro dialettico politicamente effervescente e irrituale, erano entrambi consapevoli di andare al di sopra delle righe di un normale scambio di opinioni, e di non rispettare i ruoli assegnati loro dalle deleghe ricevute. La conseguenza di tale vivace e ingeneroso scambio di accuse è stata quella di creare sconcerto non solo tra le file dei consiglieri della stessa coalizione, ma soprattutto tra gli elettori vicino al sindaco. La domanda che ci si pone è: “ Quali decisioni prenderà in merito l’On. Cristaldi?” .” Chi sarà l’agnello sacrificale?”. Certificati i dissapori anche personali tra i due assessori, il primo cittadino, al ritorno dalla kermesse dimagrante da Gallipoli, dovrà districare alcuni nodi di non facile soluzione, in considerazione, anche, delle conseguenze che le sue scelte potranno determinare : sia sull’assetto della prossima compagine assessoriale, sia all’interno delle stesse forze politiche che in consiglio comunale condividono il progetto del sindaco. Analizziamo questi nodi. Il primo, sottovalutato da Cristaldi, è il rapporto tra l’amministrazione e i consiglieri di appartenenza. Tra costoro si percepisce l’imbarazzo a causa di una situazione diventata insostenibile, ovvero:- la mancanza di coordinamento tra gruppi consiliari e giunta; - l’assenza di linee guida; - la mancanza di partecipazione alle scelte amministrative; soprattutto si coglie nei consiglieri cristaldiani un senso di frustrazione per essere mandati allo sbaraglio, in un consiglio comunale ostile e perennemente conflittuale, senza una strategia valida che consenta loro di tenere testa alla continua campagna elettorale che l’opposizione continua a portare avanti in quella sede. Si fa sempre più convinta, tra i consiglieri vicini a Cristaldi, la percezione dell’inutilità della loro funzione. Tutto ciò potrebbe contribuire ad accelerare ulteriori diaspore tra i cristaldiani. Ancora più complesso appare il rapporto politico che si dovrà instaurare tra il gruppo dell’Udc, che finora ha supportato il progetto di Cristaldi, e il Sindaco. A complicare le cose il rapporto venutosi a creare tra la corrente giammarinariana e l’on. Turano, dopo l’epurazione da consigliere provinciale del dott. Franco Gancitano, e la revoca assessoriale di Nicola Lisma, molto vicino a Cristaldi ma soprattutto a Massimo Grillo. Nel rideterminare i rapporti tra l’Udc e il Sindaco, e nel condividere il suo progetto politico, i Casiniani porranno come pregiudiziale una richiesta di reale visibilità all’interno della giunta, non riconoscendosi politicamente nella figura del vicesindaco Quinci; inoltre chiederanno una inversione di tendenza che avvii un nuovo corso sia sul piano amministrativo sia su quello dell’immagine amministrativa, attraverso un taglio netto con qualche personaggio dello staff del sindaco, a loro giudizio incompatibile con la presenza Udc. Ancora, essi porranno la questione di una svolta radicale, attraverso un ruolo di moderazione, che attenui le tensioni e le conflittualità che hanno finora esacerbato i rapporti tra opposizione e amministrazione. Di grana in grana: con chi sostituire l’assessore La Rosa? Con il fedele e potente alleato Lisma, qualora quest’ultimo non dovesse essere riconfermato nella delega di assessore provinciale, o con l’ex Udc, adesso Liberino, Dott. Luciano Asaro, attuale consulente alla sanità? ( a titolo gratuito ). L’una o l’altra delle scelte sicuramente provocheranno malumori. Di certo, occorre dare nuovo impulso, soprattutto nell’immagine politica, all’amministrazione attraverso un ricambio anche politicamente qualitativo. E questo mette in allarme l’assessore Ditta ( Carneade? Chi è questo politico?). Conoscendo l’On. Cristaldi, so molto bene che non è nelle sue abitudini cambiare squadra assessoriale, ma questa volta forse di necessità dovrà farne virtù. L’estate che sta per venire si prevede abbastanza calda sotto il profilo meteopolitico, in considerazione che quattro degli attuali sei assessori sono intoccabili. A meno che  la quadratura non avvenga con l'ATO; allora tutto finirà a tarallucci e vino. 

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