Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

sabato 31 gennaio 2009

Il baffo del successo

Un Sindaco con i baffi

Sarà una coincidenza, tuttavia un immagine con il baffo ha il successo assicurato. Lo sanno i pubblicitari e i creativi. Il successo di una nota caffettiera è dovuta all’immagine dell’0mino con i Baffi alla quale essa è associata. Una nota birra, si identifica ,con i baffoni pregni di schiuma di una simpatica faccia tirolese. Cosa sarebbero Asterix e il fido Obelix senza i loro baffi? Sfogliando i ritratti dei sindaci di Mazara degli ultimi trentanni, nessuno ha mai avuto un bel paio di baffi. Anzi: nessuno ha mai avuto baffi. Sarà per questo che la Città non è riuscita a sollevarsi dal suo declino? Perché non mettiamo un bel paio di baffi al prossimo sindaco?




giovedì 29 gennaio 2009

Distretto Val Di Mazara

Val di Mazara


Sono undici i Comuni che ne faranno parte

Vedrà la luce entro qualche settimana, ma il benestare è già arrivato. Si tratta del Distretto culturale Val di Mazara, che ha ottenuto il via libera dalla fondazione Cariplo (bando “Sviluppo Sud”), che ha deciso di sostenere la crescita economico-culturale del comprensorio occidentale della Regione Sicilia..Ente capofila del progetto è l’Anfe siciliana, che lo ha promosso assieme a una serie di soggetti pubblici e privati: Sicily House, società proprietaria del Kempinski Hotel Giardino di Costanza, di Mazara; Munus s.p.a.; il Comune di Mazara del Vallo, il Cnr-Iamc di Mazara, l’ufficio diocesano per i Beni culturali, ecclesiastici e l’edilizia di culto, sempre di Mazara, e l’associazione parco interculturale Al-Idrisi. Il bacino di competenza del distretto riguarderà, in prima battuta, il territorio di undici Comuni. Sono Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano-Selinunte, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Gibellina, Calatafimi-Segesta e Alcamo. In una seconda fase si allargherà anche ad altri Comuni, nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento. Ma saranno necessarie caratteristiche omogenee al bacino iniziale, in termini di risorse culturali e ambientali, infrastrutture, vocazione al turismo, produzioni agricole tipiche, artigianato e sistema dei trasporti. Sono cinque le azioni attraverso le quali il distretto muoverà i primi passi, dando corpo a investimenti per 600mila euro: 400mila messi a disposizione dalla fondazione Cariplo, 200mila a carico dei soggetti pubblici e privati partecipanti. Le cinque azioni avranno al centro la realizzazione del portale www.valdimazara.it e di una postazione informativa nel comune di Mazara del Vallo; l’organizzazione di itinerari turistico-culturali nell’antico "Val di Mazara", di epoca arabo-normanna; la pubblicazione di una “Carta dei servizi” economico-culturali per musei, ristoranti, hotel, enoteche e cantine. E ancora: il varo di iniziative di comunicazione e promozione delle risorse del territorio-distretto. E un piano di formazione e addestramento professionale di due “operatori di distretto” per ognuno degli undici Comuni inizialmente interessati.

Siciliaonline.it


martedì 27 gennaio 2009

reazionismo



Dopo la revoca della scomunica del vescovo lefebvriano Mons. Williamson, il quale aveva negato l'esistenza delle camere a gas nei lager nazisti , dure sono le reazioni da parte del mondo politico e religioso. Il presidente della camera Fini arriva a definire " infame" lo stesso prelato. Una vera contro scomunica politica, tanto che gli stessi confratelli lefrebvriani si dissociano senza mezzi termini dalle dichiarazioni del vescovo inglese. Il silenzio di Benedetto XVI lascia perplessi fedeli e non fedeli.

domenica 25 gennaio 2009

L'avvertimento




Ufficialmente la campagna elettorale non è ancora iniziata per mancanza di vere candidature ufficiali. Ma qualche segnale si intravede. Qualcuno già mostra alleanze a proprio supporto. E' facile immaginare un torneo molto duro.

venerdì 23 gennaio 2009

Lo sbarazzo 2

La burocrazia in fuga.

Se il possesso di immobili provoca prurito all’attuale amministrazione, la presenza di dirigenti di ruolo nell’organico comunale sembra avere generato una epidemia di orticaria nelle varie amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi anni. Un modo molto semplice di liberarsi dei vertici della burocrazia è stato quello di concedere ai dirigenti e ai funzionari vincitori di concorso, che avessero fatto richiesta di trasferimento in altra sede, il regolare nulla osta. Considerato che non vi è stato turn over per i dirigenti andati in quiescenza, e che quelli che si sono trasferiti volontariamente non sono stati avvicendati, il Comune della nostra città risulta letteralmente decapitato. Con buona pace per l’efficienza e la produttività della macchina burocratica.

martedì 20 gennaio 2009

Rigassificatore di Porto Empedocle

Siglato l'accordo, Gianni:
"L'Enel ci deve 7 miliardi"

di Laura Maggiore

"Un investimento di 600 milioni di euro che porterà nuovi posti di lavoro e ricchezza alla Sicilia". L’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, ha presentato in conferenza stampa il progetto che prevede la costruzione e l’esercizio di un rigassificatore all’interno dell’area portuale di Porto Empedocle, nell’area industriale di Agrigento.Gianni ha chiesto come condizione imprescindibile per la firma del decreto e l'avvio dei lavori, che la società Nuove Energie S.r.l. (per il 90% del gruppo Enel) costituisse una sede legale in Sicilia. “Tutte le polemiche – ha assicurato – sono state superate, era normale e giustificato che chi di dovere avanzasse delucidazioni sulle motivazioni, le ricadute, le norme di sicurezza, l’impatto ambientale e altri dubbi. Oggi – ha aggiunto Gianni - il Sindaco e il consiglio del Comune di Porto Empedocle hanno espresso il loro consenso all’unanimità”.Secondo gli accordi presi verranno impiegate maestranze e materiali locali (dal rame all’acciaio). "Noi saremo rapidi con le autorizzazioni – ha assicurato l'assessore regionale – e Nuove Energie sarà rapida a costruire la rete, non in otto/dieci anni, ma in un paio d’anni utilizzando, se necessario, 25/30 aziende anziché le solite due o tre". Gianni ha anche annunciato che chiederà ad Enel il rimborso dei circa sette miliardi di euro pagati dai siciliani in questi ultimi 50 anni tramite le bollette per il rinnovo degli impianti: "Soldi – ha sottolineato – di cui ha usufruito il Nord, Bossi e la Lega in primis, e che quindi il Sud avanza dalla società".L’ingegnere Giuseppe Luzzio, amministratore delegato di Nuove Energie, ha spiegato che "la realizzazione del progetto prevederà l’impiego di circa 600 persone, con un picco di 900 operai per 42 mesi nella fase di cantiere. L’impianto darà poi lavoro a tempo pieno per 30 anni (la durata dell’impianto) a 200 persone suddivise – ha precisato - in 85 unità per l’organico legato all’esercizio e le altre unità impegnate nelle attività collaterali. Dalla firma delle autorizzazioni alla messa in funzione del terminale di rigassificazione trascorreranno 40/50 mesi e l’inizio è previsto per il secondo semestre del 2009".La sede legale in Sicilia frutterà alla Regione Siciliana, oltre agli incentivi e le ricadute già concordate, qualche centinaia di migliaia di euro con la tassa dei rifiuti; da uno a due milioni di euro di Ici; il 20% di Iva dei 120/130 milioni di euro di fatturato annuo previsti, cui vanno aggiunti altri introiti fiscali derivanti dalle tasse aeroportuali e doganali che sono correlate al valore del prodotto. "Porto Empedocle diventerà il comune più ricco d’Italia" ha spiegato l’assessore all’Industria Pippo Gianni anticipando che "parte di queste somme saranno reinvestite per il rilancio dell’industria nell’Isola e parte sarà destinata per la ricerca nella sanità e nel sociale per combattere il fenomeno dei viaggi della speranza, potenziando gli ospedali locali e garantire anche a chi non ha i soldi di potersi curare”

da ilovesicilia

domenica 18 gennaio 2009

Mazara

“Mazara contrasto eterno tra infelicità e speranza”

di Gianvito. Tumbarello

Il 5 Gennaio si è celebrato il 25° anniversario della morte di Giuseppe Fava, freddato dalla mafia con quattro colpi alla nuca per la semplice ragione di essere un uomo libero, un giornalista vero senza ossequi, che mai si è prestato alla logica mafiosa del silenzio e dell’omertà, ma anzi per primo denunciò la collusione tra mafia, politica e i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse mafiosa (come definì lui stesso un gruppo di imprenditori catanesi degli anni 70 e 80). Per ricordare la figura di Pippo Fava, la Rai ha mandato in onda mercoledì sera (14 Gennaio, n.d.a.) su RaiDue uno speciale “La storia siamo noi” dove si ripercorreva la vita di Fava e soprattutto i suoi ultimi giorni, compresa l’ultima intervista rilasciata a Enzo Biagi nella trasmissione “Film Dossier” del 28 Dicembre 1983. La trasmissione, toccante e agghiacciante per certi aspetti, soprattutto alla luce delle parole del collaboratore di giustizia Angelo Siino, definito il Ministro dei Lavori Pubblici di Cosa Nostra, si è conclusa con un trafiletto del suo ultimo servizio giornalistico nella trasmissione Blitz di Gianni Minà del 1983, in occasione della quale Pippo Fava si trovava a Mazara del Vallo e a bordo di un motopeschereccio spiegava così le motivazioni della scelta di Mazara: <<Blitz cercava un posto che potesse rappresentare la sicilianità; [...] abbiamo scelto Mazara perché a Mazara si rappresenta la contraddizione dell’essere siciliano, cioé il contrasto eterno tra infelicità e speranza.>>. Questa frase mi ha molto colpito, al punto da scriverla subito sul primo foglietto di carta che avevo a portata di mano, e riflettere su ciò che Fava voleva far intendere. Avevo poco più di un anno quando venivano pronunziate quelle parole, e non potevo conoscere la realtà in cui versava Mazara. Oggi posso dire di conoscerla non bene, ma abbastanza da poter rompere un silenzio durato 25 anni e tentare di verificare quanto tali affermazioni risultino essere ancora oggi attuali. La risposta, ahimè, è chiara e visibile agli occhi di tutti, o per meglio dire, di chi vuol vedere: Mazara è la città descritta da Fava, una città piena di contraddizioni, una città che vive costantemente il suo stato di infelicità come se fosse una condizione naturale, una condicio sine qua non, vive il suo oblio accettandolo senza mostrare un reazione di orgoglio, di rivalsa verso chi sulla pelle dei mazaresi ha costruito il proprio consenso. Ma Mazara spera, spera che un giorno tutto questo possa finire, spera che un domani qualcosa possa realmente cambiare, spera che qualcuno si faccia carico dei problemi in cui la città versa e provi a risolverli, a ridare lustro a quella inclita urbs che sotto la dominazione araba ha conosciuto il suo massimo splendore, quella città che fu davvero crocevia di popoli e culture diverse, il fulcro del Mediterraneo. Mazara è una città che non ha bisogno di belle parole, non di dialettica né tanto meno di speranza. Mazara ha bisogno di coraggio, della consapevolezza nelle proprie potenzialità, di osare. Mazara ha bisogno di uno slancio politico, culturale ed economico oggi più di ieri, con una crisi economica che non conosce eguali nella storia recente, che sta travolgendo imprese e lavoratori autonomi, e che rischia di inghiottire e annichilire la più importante marineria d’Italia come un buco nero inghiotte la luce. Sembrano presagi apocalittici, ma se non si cambia davvero modo di pensare, se non si cambia soprattutto modo di concepire la politica rendendo la cittadinanza viva e attiva, allora tutto ciò potrebbe diventare la triste realtà. Ecco perché sto facendo quest’appello, rivolto ai cittadini e soprattutto a chi si appresta a candidare la propria persona a ricoprire la carica primo cittadino di questa nostra città che mi auguro possa tornare ad essere la inclita urbs.

sabato 17 gennaio 2009

L'Incollato


" NIET ! "

L.T

Secessione


Lombardo: "In Italia c'è già la secessione"

"La secessione in Italia c'e' gia' nei fatti". A parlare, in una intervista al Sole 24 Ore è il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Il governatore siciliano torna a parlare dei rapporti con il governo nazionale e delle pressioni su questo della Lega.
"Ci sono due Italie - afferma - quella dove ci si lamenta perchè c'e' un intasamento del traffico dovuto all'Alta velocità e quella dove neppure ci sono le ferrovie. Mi piacerebbe invitare i miei amici leghisti a fare un viaggetto in treno fra Palermo e Catania".
La Lega condiziona il governo? "Fa il suo mestiere e lo fa bene, se i parlamentari meridionali si muovessero tutti insieme, al di là della loro appartenenza, condizionerebbero assai di più".
Pero' "così non va - dice Lombardo -. Neppure un casino' ci fanno fare, quasi dovessimo mettere a rischio Campione d'Italia". Ma "la fiducia a Berlusconi non la faremo mai mancare". Anche se. sostiene il presidente "è tempo che cambino le cose. Noi parlamentari meridionali dobbiamo fare la nostra parte".

( da ilove- sicilia)



giovedì 15 gennaio 2009

L'Ascensione


Novanta anni portati bene. Andreotti è stato l'emblema della politica italiana, qualcosa che è andato oltre, è stato l'idea di quello che la politica deve e non deve essere. Santo o Belzebù, ha incarnato la prassi. Qualcuno va oltre, fino a configurarlo come il " Potere Temporale " del Vaticano, la sua longa manus, se si considera che conosce i sacri palazzi più dei Papi, essendo stato amico personale degli ultimi sei o sette Papi ( già a contarli, si perde il conto). Ha detto che andrà in Paradiso " non per merito mio ma per la bontà del Padre Eterno". Glielo auguriamo di cuore ma il più tardi possibile. Ha detto anche di non avere segreti, ma quei pochi che ha preferisce portarli con se in Paradiso. Presidente, non faccia " l'uomo di panza"!
L.T

mercoledì 14 gennaio 2009

Il Protagonista

Sono aperte le iscrizioni al campionato degli sparaminchiate.

martedì 13 gennaio 2009

a livella

Sei un deputato regionale?
Anche morire costa meno

di R. P.

E ora chi glielo dice a Giovanni Ciresi, l’operaio Fiat in cassa integrazione che ha avuto la gentilezza di sfogarsi con noi, di raccontarci la sua vita difficile con cinque figli e un lavoro insicuro? Chi glielo dice che quelli che predicano sobrietà, che gli inviano affettuose parole di solidarietà e che promettono di stringere la cinghia come tutti hanno preparato una zattera per salvarsi dalla crisi, costruita con la filosofia dell’arca di Noè ai tempi del diluvio, ma purtroppo più piccola e assai più familiare? Di che si tratta? Si tratta di tassi agevolati al due per cento per l'acquisto della prima casa e sussidi in caso di morte per funerali e sepoltura. A beneficiarne – come spiega la Repubblica con un'inchiesta che ha già attivato il tam tam del web - non sono categorie protette o disagiati ma i parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana che già possono contare su una serie di benefit e agevolazioni, oltre a una indennità mensile composta da varie voci intorno ai diecimila euro. In più ecco una pioggerellina di aiuti. Il sostegno per l'acquisto della casa è previsto da una convenzione che l'Ars ha firmato con il Banco di Sicilia negli anni '80 e che è stata ritoccata nelle scorse settimane: l'importo è stato incrementato da 150 a 300 mila euro, cifra che può essere concessa anche per l'acquisto di locali per la segreteria politica. Nell'ultimo rendiconto approvato dal collegio dei questori all'Ars, relativo alle spese per il 2007, si legge che le uscite per il "contributo interessi su mutui edilizi erogati dal Banco di Sicilia" sono state pari a 52.830 euro. Per i funerali di deputati o ex deputati il contributo dell'Ars, invece, è di cinquemila euro. Neanche la morte è uguale per tutti.sicuro?

Da (i love-sicilia.info)




lunedì 12 gennaio 2009

Fabrizio De Andrè

copertina del Vol.I

11 Gennaio 1999_11 Gennaio 2009. Sono appena trascorsi 10 anni dalla sua morte, ma Fabrizio continua a vivere dentro di noi e con noi, e insieme a noi con i nostri figli, perché loro amano De Andrè come lo abbiamo amato noi. I miei figli sono cresciuti ascoltando in casa le sue canzoni che con mia moglie cantavamo insieme. La prima canzone che hanno imparato è stata: “ Girotondo “ .La mia prima canzone , invece, è stata: “ La canzone di Marinella “L’ho sentita per la prima volta una sera del 1965, durante una delle tante festicciole che noi liceali organizzavamo. Nicola Noce alla chitarra incominciò con quei semplici quattro accordi seguiti da versi indimenticabili: “ Questa di Marinella è la storia vera / che scivolò nel fiume a primavera.”Da quel momento è stato un innamoramento continuo. Segue “ Carlo Martello “ la cantavamo insieme a Giovanni Fiocca e altri amici, ogni sera, oltre la mezzanotte, in una Corso Umberto dormiente, così, tanto per fare casino. E poi un susseguirsi di canzoni, da Bocca di Rosa al Cantico dei Drogati, da Via del Campo a Preghiera in Gennaio, dalla Città Vecchia alla Guerra di Piero .Il mio primo LP l’ho comprato a Roma, a Porta Portese, £.500. L’album si intitolava “ La Canzone di Marinella”. Non poteva essere altrimenti. Era l’Ottobre del 1968. Facevo il servizio militare. Il disco di vinile lo custodivo gelosamente nello zainone insieme alla raccolta di poesie di Jacques Prévert tra le quali I ragazzi che si amano (Les enfants qui s'aiment). I tre volumetti mi vennero sequestrati da un tenente alle prime armi, Luigi Ciferri, in quanto ritenuti eversivi . Non mi vennero più restituiti. Il clima in quei tempi era pesante; c’era stata la Strage di Piazza Fontana a Milano, mentre contemporaneamente, a Roma, erano state fatte esplodere alcune bombe presso la Banca Nazionale del Lavoro, a Piazza Venezia e davanti l’Altare della Patria. Era l’inizio della strategia della tensione. Il mio secondo LP, lo comprai a Palermo, alla Ricordi di Piazzale Ungheria, £.2700. Una cifra non indifferente per uno studente universitario. La foto di questo post è la sua copertina. L’album “ La Buona Novella” mi venne regalato il 24 Marzo 1971, giorno del mio compleanno,dalla mia fidanzata. Seguirono tutti gli altri album, “ Tutti morimmo a stento “ , “ Non al denaro,non all’amore né al cielo”, quindi” il Gorilla, Nuvole, Creuza de ma, Anime salve”, il suo ultimo album. Fabrizio De Andrè con le sue canzoni ci ha fatto ingoiare quel mondo che ci faceva comodo ignorare, fatto di emarginati, ubriachi, puttane, viados, delinquenti, pacifisti, suicidi, sudici, derelitti,drogati, ma anche di giullari e poeti, e soprattutto di inni all’amore, perché questo era quel che De Andrè ha voluto cantare: l’amore con la A Maiuscola. Grazie Fabrizio, anche a nome di mia moglie e dei miei figli.



domenica 11 gennaio 2009

Omaggio a Fabrizio de Andrè

Preghiera in gennaio

Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.

Quando attraverserà
l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno
nel mondo del buon Dio.

Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.

Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.



venerdì 9 gennaio 2009

Pelo e contropelo


Il 2008 se ne è andato lasciandosi dietro una scia di oscure ombre dovute ad una crisi economica le cui dimensioni ancora non sono completamente note e i cui effetti si stanno rivelando devastanti per i mercati finanziari, per le imprese, il cui processo produttivo dipende dai finanziamenti, e per l’occupazione, in impressionante calo, a causa dei massicci licenziamenti a cui le aziende sono costretti a ricorrere. Una brutta eredità per il nuovo anno che nasce in grande sofferenza. Nella nostra città la crisi è arrivata ancor prima; si tratta di una crisi strutturale che ha investito tutti i settori, dall’edilizia alla pesca, dall’artigianato all’agricoltura, dalla cantieristica al commercio. L’economia sopravvive grazie al pubblico impiego, essendosi esaurito il mito della marineria produttrice di ricchezza. La città si è impoverita nell’ingegno, nella politica e nella cultura, ma ha dato anche prova di encomiabile umanità, attraverso i suoi marinai e di grande spiritualità attraverso l’illuminata guida della Sua Chiesa, che con i suoi tre vescovi pastori la vede presente nel territorio, nelle istituzioni e nella terra d’Africa.

Appare doveroso, pertanto, stilare una pagella dei soggetti più significativi che si sono distinti, a Mazara, in positivo o in negativo, nel corso dell’anno appena passato; i giudizi sono soggettivi, devono essere presi così come sono, come espressione di un libero pensiero. Ciascun voto è seguito da un breve giudizio esplicativo.

10 e Lode _ Marineria di Mazara.

Per lo straordinario esempio di coraggio, di eroismo e di solidarietà umana dimostrato dai marinai e dai comandanti dei motopesca di Mazara del Vallo i quali, rischiando di mettere a repentaglio la propria vita , hanno salvato centinaia di persone in condizioni disperate, uomini, donne, bambini, in balìa delle acque tempestose del Mediterraneo, evitando, così, l’ ennesima tragedia dell’immigrazione. A questi uomini, umili lavoratori del mare, tutti noi, come comunità nazionale, dobbiamo essere grati e riconoscenti. Le Istituzioni e le deputazioni locali si facciano promotori di un appello al Presidente della Repubblica, Sen. Giorgio Napolitano, affinché la Marineria di Mazara del Vallo venga insignita di Medaglia D’oro al Valore Civile.

9_ Chiesa di Mazara

Rappresenta, attraverso la guida spirituale e illuminata dei suoi tre figli, vescovi e pastori, il cammino di testimonianza del Vangelo; Essa non ha cessato di dare alla nostra comunità una luce di speranza al fine di potere affrontare il futuro, seppur preoccupante, incerto e pieno di difficoltà, con serenità e soprattutto senza paura. La Chiesa di Mazara è stata e rimane esempio di spirito di servizio nei confronti dei più deboli sia nella Diocesi sia in terra D’Africa, oltre che di impegno nelle più alte istituzioni ecclesiali.

9_ Federica Cudia

Federica ha insegnato come con la volontà, la forza d’animo, il coraggio, il sacrificio e la gioia di godere interamente la pienezza della vita, si possano sconfiggere il disagio e la diversità fisica e raggiungere nello sport, ma non solo, traguardi prestigiosi in campo nazionale e internazionale.

8_ I.E.A Istituto Euro Arabo

L’unica associazione culturale di spessore che grazie all’impegno e al sacrificio encomiabile di poche persone, cerca di ridare una anima a questa città immersa nell’oblìo, attraverso la rivisitazione dei suoi figli più illustri ( sconosciuti alle nuove generazioni), i quali, con le loro opere, hanno plasmato la cultura e la storia di Mazara.

7 _ Dott. Giovanni Tumbiolo

Nel suo ruolo di presidente del COSVAP, sta cercando di dare un po’ di ordine ad un settore che era privo di progetti, era gestito in termini approssimativi e scriteriati, ed è tuttora avulso dalle dinamiche del mercato. Nonostante la crisi economica, i risultati raggiunti sotto la sua gestione appaiono molto positivi.

7 _ Tele8

L’emittente locale si è distinta per la puntualità e l’obiettività delle notizie. Sotto la moderata guida del suo direttore, si conferma sempre più la televisione più attenta al territorio, interpretandone con puntualità gli umori, evidenziandone i problemi e stimolandone le riflessioni.

7_ On. Nicola Cristaldi

Ha le qualità per restare negli annali della sua città come il politico più prestigioso. Ha tutti i requisiti per diventare il Sindaco di Mazara, non un sindaco qualunque; è intelligente, capace, colto, di fantasia raffinata, esperto e gran conoscitore della macchina burocratica e politica: ha, come suole dirsi: Le Phisique Du Role. In più, bisogna riconoscergli il merito di proporsi come candidato e non di lasciarsi candidare. Ha raggiunto tutti i traguardi che la politica può offrire. Un po’ di egocentrismo in meno non gli farebbe male. Appartiene a quella categoria “ dei più amati o dei più odiati” Non esistono le mezze misure. Rischia di lasciarsi fregare dall’ultimo arrivato.

6_ G.U. Ignazio Giacalone.

Nonostante l’età, il Commendatore e Grande Ufficiale appare indomito e si conferma, ancora una volta, gran giocoliere della politica. E’ riuscito a sparigliare le carte a colui che è ritenuto il favorito nella imminente corsa a sindaco della città, l’On .Nicola Cristaldi, facendo addirittura candidare alla stessa carica, nientemeno che il suo alter ego ed erede politico On. Toni Scilla, dello stesso partito. Un colpo da manuale e dai risvolti politici non immaginabili.

6_ Avv. Francesco Truglio

E’ l’asso piglia tutto dell’Ato TP2-Belice Ambiente; rappresenta il vero alter ego del sindaco Macaddino. Sta cercando di non fare affogare questa pachidermica struttura attraverso una gestione più funzionale, ma non sempre soddisfacente. Costa un bel po’ di soldini alla collettività, forse troppo. Ma anche i suoi emolumenti sono pingui. La sua carriera politica è legata direttamente a quella dell’attuale sindaco.

5_ On.Giulia Adamo

La “diva Giulia”, della gens di Lilibeo, viene a giocare una partita delicata in una città che è stata con Lei molto generosa in termini di consensi, ingaggiando una sfida all’ultimo sangue all’interno del P.D.L contro l’on.Cristaldi . Ruolo, peraltro, a lei congeniale. Riuscirà con i suoi fans, nel sostenere la candidatura del collega deputato On.Scilla, a vincere la battaglia per la sindacatura della città? A quale prezzo per la città?

5_ Vito Torrente

Politicamente grezzo, ma sa come raccogliere consensi. Mette nella politica la stessa passione che ha nel lavoro. La sua storia politica è altalenante, le sue alleanze estemporanee , si muove sulla scena politica con troppa disinvoltura; ciò lo rende non sempre credibile, ma il suo sostanzioso castelletto di voti potrebbe essere determinante nel far pendere la bilancia da una parte o dall’altra.

5_ On.Toni Scilla.

Deputato regionale per grazia ricevuta, è cresciuto all’ombra del suo mecenate e protettore On.Cristaldi, per poi abbandonarlo con un imprevedibile ” coupe de theatre”. Si lascia candidare a sindaco della città in contrapposizione a chi politicamente lo ha generato, dimostrando con ciò un bel po’ di presunzione e spregiudicatezza. Eticamente non ne esce bene. Con la sua candidatura, la città perde, sicuramente, un buon deputato regionale, ma non si sa se acquisterà un sindaco all’altezza delle aspettative.

5 _ Giorgio Macaddino

Il voto è una media aritmetica tra quello amministrativo e quello politico. Il giudizio limitato alla sola attività amministrativa sarebbe largamente positivo, avendo dato input a molte opere attualmente in cantiere, vedi la via Salemi, il lungomare, il mercato ittico, il complesso dell’ex asilo Corridoni etc. Tuttavia, ha deluso le aspettative dei suoi sostenitori dal punto di vista politico. La sua sindacatura è stata caratterizzata da una sindrome da” antropofagia politica” a causa della quale ha” fatto fuori” (politicamente), senza alcuna valida giustificazione, tutti i suoi alleati politici e tutti i suoi assessori, arrivandone a cambiarne almeno venti. Un record da Guinnes dei primati. Il suo percorso politico lascia perplessi per l’incoerenza dimostrata. Dai D.S alle liste civiche, dall’Udeur al PD. E’ il Re Mida al contrario della politica. Una vera delusione per la città che lo aveva eletto con un plebiscito di voti.

4_ Nicolò Asaro.

Il vicepresidente del consiglio comunale, politicamente è sempre in movimento, dando prova di fantasia nell’inventarsi partiti dai nomi fantasiosi e dalle finalità impossibili. Fautore di liste civiche usa e getta, attualmente, insieme ad altri comprimari della politica, ha dato vita alla così detta casa dei moderati. In realtà nessuno lo prende sul serio, ma è quanto basta per ritagliarsi un ruolo da protagonista nella mediocre politica locale. Compagno di ventura dell’attuale sindaco, è stato da questo abbandonato, diventandone un acerrimo avversario.

3_ Il Consiglio Comunale

Il consiglio comunale rappresenta il paradigma dell’antipolitica di questa città,il peggio del peggio, quello che la democrazia non dovrebbe essere, stravolto come è stato dalle continue surroghe e contro surroghe dei consiglieri comunali. Si è trasformato in un sottoprodotto della volontà popolare, perdendo identità politica e rappresentatività. Per quel che produce rappresenta un costo esorbitante per l’intera collettività.

2_ Le Giunte di Macaddino

Negli ultimi tempi la città si è impoverita senza che sia stato fatto qualche cosa. Il degrado ambientale con le sue innumerevoli discariche nelle periferie, il centro storico desolatamente abbandonato, la sensazione di insicurezza dei cittadini, una politica culturale assente, la mancanza di un progetto che veda i giovani come soggetti attivi, l’enorme disoccupazione giovanile, il traffico caotico e irrazionale, la mancanza di posteggi custoditi, la microcriminalità sempre più in aumento, sono alcuni degli aspetti che abbassano la qualità della vita della nostra città e che vede la politica incapace di suggerire soluzioni.

2_ P.D

E’ l’esempio di come la politica di questa città sia incapace di darsi un anima e di dotarsi di un progetto autonomo e specifico. E’ totalmente asservito a politici del tutto indifferenti alle sorti della collettività mazarese ( Sen.Papania e On.Gucciardi ) e con la sua frammentazione interna è l’emblema di ciò che è e produce la politica a Mazara.

0_ La Casbah in Festa

Qualcuno sa dire che cosa sia stata questa manifestazione, a cosa essa sia servita, quali le aspettative attese e quali i risultati ottenuti?

L.T