Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 20 gennaio 2009

Rigassificatore di Porto Empedocle

Siglato l'accordo, Gianni:
"L'Enel ci deve 7 miliardi"

di Laura Maggiore

"Un investimento di 600 milioni di euro che porterà nuovi posti di lavoro e ricchezza alla Sicilia". L’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, ha presentato in conferenza stampa il progetto che prevede la costruzione e l’esercizio di un rigassificatore all’interno dell’area portuale di Porto Empedocle, nell’area industriale di Agrigento.Gianni ha chiesto come condizione imprescindibile per la firma del decreto e l'avvio dei lavori, che la società Nuove Energie S.r.l. (per il 90% del gruppo Enel) costituisse una sede legale in Sicilia. “Tutte le polemiche – ha assicurato – sono state superate, era normale e giustificato che chi di dovere avanzasse delucidazioni sulle motivazioni, le ricadute, le norme di sicurezza, l’impatto ambientale e altri dubbi. Oggi – ha aggiunto Gianni - il Sindaco e il consiglio del Comune di Porto Empedocle hanno espresso il loro consenso all’unanimità”.Secondo gli accordi presi verranno impiegate maestranze e materiali locali (dal rame all’acciaio). "Noi saremo rapidi con le autorizzazioni – ha assicurato l'assessore regionale – e Nuove Energie sarà rapida a costruire la rete, non in otto/dieci anni, ma in un paio d’anni utilizzando, se necessario, 25/30 aziende anziché le solite due o tre". Gianni ha anche annunciato che chiederà ad Enel il rimborso dei circa sette miliardi di euro pagati dai siciliani in questi ultimi 50 anni tramite le bollette per il rinnovo degli impianti: "Soldi – ha sottolineato – di cui ha usufruito il Nord, Bossi e la Lega in primis, e che quindi il Sud avanza dalla società".L’ingegnere Giuseppe Luzzio, amministratore delegato di Nuove Energie, ha spiegato che "la realizzazione del progetto prevederà l’impiego di circa 600 persone, con un picco di 900 operai per 42 mesi nella fase di cantiere. L’impianto darà poi lavoro a tempo pieno per 30 anni (la durata dell’impianto) a 200 persone suddivise – ha precisato - in 85 unità per l’organico legato all’esercizio e le altre unità impegnate nelle attività collaterali. Dalla firma delle autorizzazioni alla messa in funzione del terminale di rigassificazione trascorreranno 40/50 mesi e l’inizio è previsto per il secondo semestre del 2009".La sede legale in Sicilia frutterà alla Regione Siciliana, oltre agli incentivi e le ricadute già concordate, qualche centinaia di migliaia di euro con la tassa dei rifiuti; da uno a due milioni di euro di Ici; il 20% di Iva dei 120/130 milioni di euro di fatturato annuo previsti, cui vanno aggiunti altri introiti fiscali derivanti dalle tasse aeroportuali e doganali che sono correlate al valore del prodotto. "Porto Empedocle diventerà il comune più ricco d’Italia" ha spiegato l’assessore all’Industria Pippo Gianni anticipando che "parte di queste somme saranno reinvestite per il rilancio dell’industria nell’Isola e parte sarà destinata per la ricerca nella sanità e nel sociale per combattere il fenomeno dei viaggi della speranza, potenziando gli ospedali locali e garantire anche a chi non ha i soldi di potersi curare”

da ilovesicilia

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