Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

venerdì 2 gennaio 2009

In punta di fioretto

Auguri di un felice anno nuovo a tutti coloro che si preparano, nei prossimi giorni, a scendere in campo, l’un contro l’altro armati, per cercare di conquistare lo scranno più ambito della Città. Sarà una tenzone estenuante, in cui gli sfidanti si affronteranno non in punta di fioretto ma a colpi di sciabola. Si stanno tracciando strategie, si stanno cercando alleanze, si sta assistendo a tradimenti e a passaggi da uno schieramento all’altro, in funzione di possibili vantaggi che tali trasmigrazioni possono fare ottenere.Per adesso sulla scena vi è un solo pretendente ufficiale, di grande spessore politico, il quale viene dato dagli osservatori gran favorito. Ma si sa che qualche volta , chi entra Papa in conclave, ne esce cardinale. E per far si che il detto abbia una probabilità di realizzarsi, qualcuno cerca di aggregare piccole ed insignificanti armate Brancaleone, usate o per fortificare posizioni personali e acquisire prestigio, da potere spendere al momento opportuno, oppure per soddisfare le proprie ambizioni personali, piuttosto che per vincere la disfida. Rispunta la costellazione delle liste civiche, rappresentate da attori di modesta caratura sotto il profilo politico, riciclati, ovvero, eternamente autogenerati, con un progetto tutto da inventare, con una politica improvvisata, estemporanea, priva di analisi e di ipotesi di soluzione. Qualcuno altro, con lucido machiavellismo, cerca addirittura di sparigliare le carte del principale contendente, noncurante se tale strategia possa essere considerata poco etica dal punto di vista della coerenza e della credibilità politica. Tutto sempre per il bene della città. I partiti ufficiali, ancorati su posizioni di stallo, sono in attesa di input che provengano da lontano, e nel far ciò mostrano tutta la loro debolezza, rivelando, in tal modo, incapacità di progettare una politica autonoma, imperniata sulla specificità della città e caratterizzata da un forte progetto che la rilanci. Da troppi anni questa collettività è stata ed è rimasta in balìa a improvvisazioni politiche che ne hanno mortificato la dignità e hanno contribuito all’abbassamento della qualità della vita.
Rimangono i soliti problemi irrisolti da troppo tempo; essi vanno: dal degrado ambientale alla bonifica delle periferie della città divenuta,nel tempo, una immensa discarica; dal centro storico abbandonato ai monumenti devastati dagli atti vandalici; dagli spazi pubblici sempre più privatizzati alla sicurezza dei cittadini troppo spesso in balìa di una micro delinquenza irresponsabilmente sottovalutata; dalla insostenibile disoccupazione giovanile alla fuga delle intelligenze più fresche; dall’emigrazione della manodopera verso il nord alla gravissima crisi che da oltre un decennio investe tutte le asfittiche realtà produttive, dall’artigianato al commercio, dalla pesca alla cantieristica, dall’edilizia all’agricoltura.Occorre fantasia e ingegno per risolvere alcuni di questi problemi; soprattutto volontà, se ancora ne è rimasta.
Auguri.
L.T

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