Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 10 febbraio 2014

Torrente schiera la sua “panzerarmee”.


E venne il tempo del passare all’azione. Dopo tanti anni di accurata preparazione, “la panzerarmee”  progettata e costruita da Vito Torrente ha rotto gli indugi e ha varcato i confini della politica. Il luogo è il più capiente cine teatro della città.
Un parterre zeppo di professionisti, di artigiani, di piccoli imprenditori, di operai, di  donne, di simpatizzanti e curiosi. Nel foyer adiacente,  straripante di mamme e bambini seduti sui divani, riesco a muovermi con difficoltà tanta è la gente che non è riuscita a trovare posto in platea e nella galleria soprastante. Nella sala gialla attigua vi è un via vai di persone, accompagnate dai componenti dello staff, che vanno a depositare le firme per la presentazione delle liste alla presenza di un notaio.  Una organizzazione perfetta ed efficiente e in largo anticipo rispetto agli altri.
 Conversando con amici giornalisti di una emittente  televisiva locale e di un giornale online, l’unico aggettivo appropriato nel descrivere quel bagno di folla è “Impressionante”. Osserviamo quel via e vai di gente, volti noti e anonimi, di area politica trasversale. Molti di coloro che cinque anni fa si entusiasmarono per Cristaldi li trovo adesso a tifare Torrente. Ci  chiediamo  il perché? Perché hanno abbandonato l’attuale sindaco? La risposta mi viene da una di loro:” Ci siamo illusi che Cristaldi fosse uno di noi. Invece ci sentiamo traditi. C’è una enorme distanza tra Lui e la gente, che poi siamo noi.” Non finisce la risposta che la nostra attenzione è  rivolta ad altri che fino a qualche mese fa erano presenti al congresso comunale del PD e adesso sono passati con Torrente; non possiamo che chiederci:” Chi porterà i voti a Pino Bianco?”
 In attesa del candidato sindaco, in sala si susseguono dichiarazioni di consiglieri comunali che appoggiano, si dice così, il progetto Vito Torrente. Servono a riscaldare l’ambiente, come se non fosse già troppo caldo di per sé. Nessuna bandiera di partito, nessun inno nazionale, ma semplicemente un tenue sottofondo musicale in attesa del candidato sindaco. Il segnale politico che viene fuori è forte, inequivocabile, chiaro, frastornante ma nello stesso tempo formalmente rispettoso, lontano dalla canea chiassosa. Lo stile si nota dai segnali, dai comportamenti, dalle note di colore, dal portamento, dai toni della voce, dall’uso delle parole. C’è un tempo per seminare, c’è un tempo per raccogliere è scritto nel Qohèlet .  La regia è curata nei minimi particolari, niente viene lasciato improvvisato. Quando Vito Torrente  sale sul palco, viene lasciato volutamente solo tra un tripudio di applausi sinceri. L’applauso non è formale, non è di parte, esso è convinto, rappresenta la manifestazione di affetto della gente comune verso l’uomo che considerano “ uno di loro”.
 Può piacere o meno, ma Torrente,  in questo momento è politicamente il personaggio più interessante tra i candidati a sindaci, non fosse altro per l’enorme seguito che lo circonda. Chissà se i nostri politici di comprovata esperienza si pongono il problema del perché di tanto successo e soprattutto di tanti fans. Il suo intervento, accompagnato da proiezioni di immagini di opere realizzate durante i suoi incarichi di assessore, mette in  luce quella filosofia del fare che è il suo cavallo di battaglia. Con stile pacato e con parole semplici rintuzza molte affermazioni fatte da Cristaldi in precedenza, sulla sopraelevata, sull’ospedale, sul depuratore, sulla ferrovia, sul centro storico, con dati e cifre.
 È iniziata la campagna elettorale all’insegna di “ Mazara Über Alles”, senza grandi sogni, senza metafore e Torrente parte incontestabilmente con i favori del pronostico almeno per raggiungere il ballottaggio. Da questo momento dovranno essere gli altri a rincorrerlo e ad affrontarlo. Ma con quali truppe?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Appena Venerdì si dava per scontata la rielezione di Cristaldi..

Luigi Tumbarello ha detto...

La politica è un continuo evolversi; la parte più difficile per Cristaldi è quella di arrivare al ballottaggio. Ha perduto quasi tutti i suoi pezzi ,coloro che gli portavano voti,Frazzetta, Di Liberti,Mannone,Quinci,Siragusa,Pipitone J.Calafato,Giammarinaro; gli sono rimasti solo Lisma con Gancitano e Tumbiolo,Ingargiola, Zizzo e D'Angelo. Chi li ha sostituiti,nella giunta e nello staff non sono nelle condizioni di equilibrare chi lo ha abbandonato.Nè le giare nè la chiatta ( Lisma) saranno portatori di voti. Dalla sua giocano la destrezza politica e il carisma. Sa però anche stringere accordi di non belligeranza. Quel che è successo politicamente in città recentemente dovrebbe far porre degli interrogativi. Niente è fatto a caso. Riflettiamoci. Però.....Se Cristaldi arriva al ballottaggio, ipotesi che io considero non impossibile, allora tutto si rimette in gioco, e le sue probabilità di successo si eleverebbero esponenzialmente.
Ma il suo problema è che deve recuperare il suo svantaggio numerico.

Anonimo ha detto...

Se arriva al ballottaggio avrà una possibilità in più, è vero. Ma non sarà certamente come 4 anni fa, quando Mazara pullulava di storici elettori di sinistra, che non solo non nascondevano di aver votato Cristaldi, me se ne vantavano pure..