Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

giovedì 18 novembre 2010

“ TRADIMENTO “


Adesso la parola d’ordine è “tradimento “.  La dovranno gridare in ogni luogo, in ogni tempo , in ogni intervento, tutti i peones del berlusconismo, tutti i turiferari del pensiero unico, i coristi del “ meno male che Silvio c’è”, i cantori dei“ Salmi di Gloria del Signore di Arcore”, i Valvassori che come atto di proskynesis al Principe saranno ricompensati con l’investitura di una scranno al parlamento. Dovranno gridare che Fini è l’Angelo del male, colui che divide ciò che il “Sommo Bene “ ha unito. E qualcuno, a Mazara, dirà: “ Io avevo già scritto in proposito,( sul tradimento,) qualcosa”. Gli spunti per argomentare il tradimento sono stati segnati: non si disonora il Padre Padrone, non si sciopera nel partito azienda, non si ha diritto al richiamo alla propria storia ed alle proprie tradizioni, non si risponde con “ signornò, non si invoca la democrazia interna nel partito dell’amore. E’ tacciato di alto tradimento chiunque abbia l’ardire di chiedere che il parlamentare eletto sia legittimato da un voto in cui l’elettore esprima la sua preferenza e il suo rappresentante. E’ configurato atto di tradimento anche mostrare perplessità sugli stili di vita libertini di “ Colui che tutto puote e nulla deve”. E’, soprattutto, considerato alto tradimento chiedere che la Democrazia si fondi sulla libera scelta e il libero confronto.

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