Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 18 gennaio 2011

" Lectio magistralis " dell'On.Bindi a Mazara

Un auditorium stracolmo, un grande schermo alla parete, dal quale, attraverso la proiezione di slide, si porta a conoscenza dei presenti i progetti di solidarietà  che l’Associazione S.Vito onlus realizza in vari centri della Diocesi di Mazara; molteplici le attività svolte,  spesso non prive di ostacoli burocratici e politici, che a dire di Don Francesco Fiorino, responsabile dell’associazione, possono essere realizzate solo grazie a contributi di privati, essendo gli enti pubblici, comuni, province e regione   tentennanti o contrari a stanziare finanziamenti. “E’ la mancanza di finanziamenti che rende sofferto il cammino dell’impegno sociale, mette in difficoltà le strutture finalizzate all’accoglienza e all’assistenza agli immigrati, persino la stessa gestione dei beni sequestrati ai mafiosi” si lamenta Don Fiorino, il quale non si fa pregare per sferrare un attacco pesante ai privilegi della politica, allo spreco di risorse, agli stipendi dei parlamentari giudicati eccessivi, sproporzionati all’impegno e al lavoro svolto. Le accuse rivolte alla politica sanno tanto di qualunquismo e di pressappochismo, soprattutto da parte di chi ha la pretesa di fare un richiamo forte all’impegno  in politica dei  cattolici. In ciò, don Fiorino mostra i suoi limiti, tanto da venire smentito fermamente e con garbo dalla relatrice Rosy Bindi. E’ Lei che la gente aspetta di sentire parlare, e la sala sembra un meeting di ex popolari morotei, una rentree politicamente attesa da quindici anni, soprattutto a Mazara. La presidente del PD ha preso il posto, in questo lembo di terra siciliana, di Sergio Mattarella, presente con suo nipote Bernardo e con tutti i suoi fedelissimi, nel portare avanti le istanze di quell’anima  democristiana e popolare  che si rifà tuttora  agli insegnamenti di Sturzo, di Moro, di  Vittorio Bachelet. Sono questi i personaggi di riferimento sui quali si incentra  la “ Lectio magistralis” dell’On Bindi, l’impegno dei cattolici in politica secondo una distinzione di ruoli e nel rispetto dellla Costituzione. Un impegno laico il cui compito è quello di non strumentalizzare  e di non tirare in ballo la Chiesa. Una tiratina di orecchie anche per le alte gerarchie vaticane:” Non si può servire contemporaneamente Dio e Mammone”,  un chiaro altolà della Bindi, rivolto a tutti coloro, politici e gerarchie ecclesiali pronti ai compromessi, , per raggiungere fini materiali reciprocamente vantaggiosi e  spesso in antitesi con la morale e la stessa dottrina della Chiesa. “Il cristiano e il cattolico in politica deve avere il fine  di conseguire il bene di tutti e non della parte di appartenenza, politica o religiosa che sia, e legiferare bene, tenendo conto  della complessità della società che è chiamato a governare. Per far ciò non può esimersi da comportamenti e da stili di vita coerenti  alle funzioni svolte e che siano da esempio e da insegnanto.” Il messaggio, anche se soft nei toni, non era quella la sede adatta, viene calorosamente apprezzato. Ma non manca un forte rimprovero al qualunquismo imperante di cui si era fatto portavoce il responsabile della S.Vito onlus.  “I costi della politica non sono sempre così come vengono descritti, i parlamentari non sono sempre nullafacenti , il finanziamento pubblico è necessario per fortificare la democrazia e di consentire a ciascuno di fare politica, altrimenti si corre il rischio che solo  chi ha ingenti risorse economiche può fare politica: sarebbe la fine della democrazia” . Lo dice, l’on. Bindi, con un  tono di voce forte e carico di passione. Applaudono  gli ex popolari, applaudono i simpatizzanti del PD, applaude convinta la gente comune, non schierata, fortemente delusa dalla politica e dai politici locali, ma che ha tanta voglia di volere partecipare e di ricominciare a fare politica. Rosy Bindi è forse il personaggio politico che per il suo spessore morale, culturale, per la sua fede religiosa, da credente impegnata, e per la sua assoluta fedeltà alla Costituzione laica, potrebbe rappresentare un elemento di rottura con la mediocrità della attuale politica italiota.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo. Rosy Bindi for President!!!
valenziano