Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

sabato 14 aprile 2012

Mazara: una toponomastica amena


                                                               Vescovi e prelati
 In ogni città, dalla metropoli allo sperduto borgo rurale, la nomenclatura stradale è uno dei mezzi più semplici ed efficaci di divulgazione e trasmissione delle testimonianze culturali,della storia e delle tradizioni del luogo.
La base della cultura di ogni comunità inizia dalla toponomastica che nel tempo la popolazione si è dotata, intitolando strade e piazze ad eventi o persone di rilievo locale o di rilevanza nazionale o internazionale Ogni targa di marmo o di ceramica ricorda e riporta alle memorie affievolite le tappe più significative di tale percorso storico. La odonomastica,proprio perché costituisce per un qualsiasi centro urbano la sua storia intarsiata nella pietra e nei muri deve essere scritta in modo semplice e con rigore storico,senza orpelli né sbavature. Questa regola elementare non sembra sia seguita con logicità dai componenti della commissione toponomastica di Mazara.
Detto tra il serio e il faceto,l’onomastica stradale sgorgata dalla effervescente e creativa commissione mazarese,appare in alcuni casi esilarante. Le delizie che la commissione,vero genius loci della memoria, propone,sono a volte tanto piacevoli quanto disinvolte. Ci viene così insegnato che non vi è alcuna differenza tra il titolo di Monsignore e la carica di Vescovo,(questo o quello per me pari sono).Se ne conclude che se tutti i vescovi sono monsignori,questi ultimi devono per forza essere vescovi;ma se proprio bisogna essere pignoli,allora,in alcuni casi, basta il Mons. - Vescovo,a seconda del carisma della persona. Che dire dei Papi? 

La commissione ha dato il meglio di se nel momento in cui si è trattato di intitolare una strada a Giovanni Paolo I; immagino che la dotta discussione vertesse se usare il nome laico o quello da Pontefice:alla fine ha deciso che una  sola strada non era sufficiente a dirimere la questione (melius abundare quam deficere). 

Andando nel campo laico, impariamo che esistono le democrazie e non la democrazia,che le costituzioni sono tante, immagino che siano comprese anche quelle che compongono una sostanza o un oggetto,oppure la robusta e sana costituzione fisica dell’essere umano, o i molteplici ordinamenti degli stati; di conseguenza, menzionare solo quella italiana sarebbe stato un grave arbitrio. Dopo le costituzioni ecco comparire nella odonomastica piastrellata,e con pari dignità,anche il richiamo alle industrie: immagino in ricordo del passato industriale E’ troppo chiedere un po’ di rigore e chiarezza?

1 commento:

Anonimo ha detto...

..per non parlare tuttel le targhe dedicate ai santi.. 'San.' ....proprio così...con il punto!!!