Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

venerdì 6 aprile 2012

Ospedale: un destino incerto




 Che fine farà l’ospedale di Mazara? Non è una domanda retorica, anzi. Il destino del nosocomio mazarese è legato al destino politico  di  Massimo  Russo, attuale assessore alla Sanità nel governo regionale guidato da Raffaele Lombardo. Il  futuro politico dell’ex  P.M. è indissolubilmente condizionato dalla scelta che farà il Presidente della Regione dopo il suo rinvio a giudizio, chiesto dalla procura di Catania, per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio con l'aggravante mafiosa. Se i partiti che sostengono il governatore Lombardo sono in fibrillazione per gli eventi giudiziari inattesi, ancor più preoccupati  lo sono i cittadini mazaresi su quello che  sarà il futuro del loro ospedale. Inquietudini che trovano una loro ragione sul fatto che, con le annunciate probabili dimissioni di Raffaele Lombardo, verrebbe meno al suo ruolo di “ garante” lo stesso assessore alla sanità,grande sponsor del rilancio dell’ospedale “ Abele Ajello”.Ricordiamo che Massimo  Russo  ha fortemente voluto  che la struttura ospedaliera divenisse polo oncologico di eccellenza con la realizzazione della radioterapia. Vi sono in palio un bel mucchio di milioni di euro e notevoli interessi politici sulla costruzione del complesso di radioterapia, sui quali sono pronti ad avventarsi,come lupi famelici, politici di tutte le arie,per far si che essa possa essere trasferita a Marsala o Trapani. Le dimissioni di Lombardo indebolirebbero politicamente Massimo Russo e bloccherebbero di fatto tutto l’iter procedurale legato alla ristrutturazione del nosocomio mazarese. Il gioco politico che si sta cercando di delineare a Palermo si sviluppa sulla scelta del successore dell’attuale  governatore. Si è alla ricerca di una personalità forte e di grande prestigio politico, e sono in molti,in questa chiave di lettura, nell’indicare proprio Massimo Russo alla guida di una coalizione formata dai partiti che attualmente sostengono il governo della regione. Una simile scelta porterebbe serenità tra i cittadini di Mazara, e scongiurerebbe la scomparsa del loro ospedale. In caso contrario,le paure,insieme agli allarmi provenienti da vari comitati cittadini in difesa del loro ospedale, sarebbero fondate soprattutto a causa di un enorme vuoto politico in cui si trova in questo momento la città. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non credo che una procedura amministrativa avviata possa essere bloccata per un mero cambio del vertice politico. Però certo, c'è di che essere preoccupati. Vuol dire che chi di dovere, cioè il primo cittadino, dovrà moltiplicare gli sforzi per vigilare sulla vicenda, anche a costo di recarsi a Palermo un giorno sì e l'altro pure.. Tanto, con tre emolumenti l'abbonamento del bus se lo può permettere.. La 'salemi' ferma a richiesta proprio lì davanti...
valenziano