Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

giovedì 14 febbraio 2013

La Chiesa di Mazara con l'animo imperturbabile.



Le dimissioni di Papa Benedetto XVI non turbano la Chiesa di Mazara

Non è mia abitudine intervenire sulle dichiarazioni di importanti personalità ancor più se queste rappresentano istituzioni religiose. Entrare in un dibattito,poi,in merito ad eventi di portata storica,dinanzi ai quali siamo chiamati ad essere testimoni del tempo,non è facile né tanto meno opportuno,soprattutto quando si ha la consapevolezza di non avere conoscenze specifiche sulla questione.
Però,dal punto di vista umano,e solo relativamente a ciò,la sensibilità impone o di tacere ed aspettare l’evolversi degli eventi o di intervenire per potere esprimere,molto sommessamente, la propria opinione di laico cattolico appartenente ad una chiesa di periferia,di frontiera,lontana dagli intrecci e dalle viscosità nelle quali sembra aggomitolata la Curia dei Sacri Palazzi.
L’evento di cui si parla è quello della “solenne rinuncia”al ministero petrino sancita nella Declaratio di Papa Benedetto XVI,e l’oggetto del mio intervento si riferisce a certe dichiarazioni di preminenti personalità della Chiesa mazarese che a mio modo di vedere invitano a qualche riflessione.
Dinanzi ad una decisione talmente forte, unica nell’attuale contesto storico, da sconquassare e persino scandalizzare una cultura di pensiero e di fede incardinata sul concetto quasi dogmatico di Vicarìa ,inteso che “Vicario di Cristo” è l’appellativo che si da comunemente al Papa,non possono non lasciare qualche sbandamento le dichiarazioni del vescovo della Diocesi di Mazara seguite a ruota da quelle di padre Fiorino,responsabile della S.Vito Onlus.
Dice Mons.Domenico Mogavero in una dichiarazione a caldo riportata nel sito della Diocesi:
La notizia del Papa che annuncia la sua rinuncia all’ Ufficio di successore di Pietro giunge inattesa ma non turba il mio animo. Sotto l’aspetto umano, la decisione del Papa lascia sicuramente una traccia profonda perché dice l’alta intelligenza e la profonda sensibilità di un uomo che sente i propri limiti spirituali e fisici per continuare a reggere il peso del ministero petrino”.
Colpisce l’uso freddo,distaccato,dell’espressione ” non turba il mio animo” dinanzi ad una decisione di incommensurabile portata da far dichiarare allo stesso allo stesso Card. Bagnasco,presidente della CEI:
Abbiamo avvertito un repentino senso di sconcerto e di profondo rincrescimento”.
Anche Mons.Francesco Alfano-vescovo di Sorrento esprime:
“Una profondissima emozione e insieme un grande turbamento: sono stati sentimenti che ho avvertiti entrambi in un istante, poi subito dopo ho avuto la percezione di un dono immenso che il Papa stava facendo alla Chiesa in questo momento.”
La rinuncia al soglio di Pietro,seppur per motivi fisici e di spirito-(“per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”)- può lasciare l’animo impassibile?
Non si prova turbamento di fronte alla dura denuncia del Santo Padre, durante il rito delle ceneri, su come "il volto della Chiesa venga a volte deturpato da colpe contro l'unità della Chiesa e divisioni del corpo ecclesiale"?
Non siamo di fronte ad un contratto a tempo determinato per cui don Francesco Fiorino possa dichiarare con tanta semplicità la pensionabilità del Vicario di Cristo:
Francamente non ho avuto nessuna sorpresa nell’apprendere le dimissioni del Papa! Da qualche mese confidavo a qualche persona amica che l’attuale Successore di Pietro - che ha sottolineato spesso l’intimo rapporto tra verità e amore - avrebbe lasciato responsabilmente la sua alta e unica missione. Ma quando le energie fisiche e mentali diminuiscono non puoi non tenerne conto! Devi fare un passo indietro”
 Così dichiara don Fiorino.
Allora è così semplice,è così normale?E’ solo questione di energia mentale e fisica?
Il perimetrare il tutto ai” limiti spirituali” di colui che è considerato il più raffinato e importante teologo  contemporaneo di questa Chiesa non aiuta a comprendere la forza e la finalità del suo gesto.
Può non generare turbamento la presenza della zizzania nel campo del Signore e la presenza di "pesci cattivi nella rete di Pietro”?E se queste fossero una concausa?
Non sono io a dovere dare una risposta.

                       

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