Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

venerdì 4 settembre 2009

La doppia morale della Chiesa

Se vogliamo essere franchi, di questo affaire Berlusconi +escort +Avvenire+ Boffo+ vescovi + querele ne abbiamo piene le bisacce. Gli italiani hanno votato perché l’attuale premier, governasse per conoscendone vizi e virtù. Nei rapporti tra Chiesa e Governo Berlusconi, la vita privata del premier, nota a tutti, comprese le sue esternazioni e i suoi comportamenti goliardici e goderecci non hanno mai inficiato il naturale feeling che ha visto in perfetta sintonia la Chiesa e il Governo italiano su questioni di rilevanza fondamentale sotto l’aspetto della tutela e dei diritti della persona, vedi caso Englaro, vedi testamento biologico,vedi pillola Ru 486,vedi tutela dei diritti delle coppie di fatto, vedi insegnanti di religione. Perché allora tutta questa baldoria? Un turbinio di moralismo poco convincente che se da un lato ha il sapore di strumentalizzazione politica dall’altro nasconde messaggi poco chiari pur trincerati dietro apprezzabili richiami alla morale pubblica e alla sobrietà dei comportamenti, vedi gli interventi dei vescovi, in particolare di Mons. Crociata e Mons. Mogavero. Perché questa riscoperta dello Stato Etico, per cui l’etica privata deve soggiacere a quella pubblica? Chi deve essere a dettare le regole del buon comportamento privato nella sua intimità più profonda? A nessuno è mai venuto in mente che la differenza tra un animale biologico e l’animale uomo biologico è che quest’ultimo è dotato di libero arbitrio, e che dei suoi comportamenti privati può renderne conto soltanto alle persone a Lui più vicine, ovvero i propri familiari, e non alla collettività? Ho apprezzato e apprezzo gli interventi di Mons. Mogavero in tema di immigrazione contro leggi che violano i più elementari diritti umani, ovvero quello di avere diritto al soccorso in mare e di censura contro gli irragionevoli respingimenti dei clandestini Le sottoscrivo senza riserve. Rimango perplesso quando una personalità ecclesiastica prestigiosa quale il vescovo di Mazara del Vallo, interviene su aspetti che riguardano comportamenti nella vita privata di una persona, quantunque questa possa essere il Presidente del Consiglio. A che titolo? Ancor perplessità lascia il fatto che lo stesso vescovo, nell’auspicare, sebbene con le dovuta delicatezza , un passo indietro del direttore dell’Avvenire, fino a ipotizzare eventuali dimissioni, “ per il bene del giornale e della chiesa”, non si sbilanci più di tanto nell’affrontare il vero nodo della questione che riguarda gli orientamenti sessuali del direttore dell’organo della CEI. L’accertamento dei quali non è poca cosa, al di là dell’indubbie e unanimemente riconosciute qualità morali del direttore attaccato in maniera poco nobile dal quotidiano di Feltri A meno che la risposta non sia implicitamente contenuta nelle dimissioni date da Boffo per la condizione di disagio in cui si è venuta a trovare una parte della Chiesa per questo nuovo affaire non previsto. Però, la stessa presa di posizione fortemente etica ci saremmo aspettati dai vescovi nei confronti di un Presidente del Consiglio che abbraccia Muammar Gheddafi, uno dei dittatori più efferati dell’ ultimo mezzo secolo, altrettanta indignazione morale avremmo voluto sentire da questa chiesa nella negazione delle esequie religiose a PiergiorgioWelby mentre la stessa non ha avuto remore di ordine etico- dogmatico nell’officiare esequie religiose al suicida Avv. Libero Corso Bovio; non ricordo indignazioni e prese di posizione di natura morale nella partecipazione di ben 4 cardinali ai funerali religiosi di Pinochet, il dittatore macellaio, o dell’abbraccio tra papa Giovanni Paolo II e lo stesso dittatore cileno; nessuna presa di posizione moralistica è venuta da parte della chiesa quando, Pierre Bergé, compagno di lavoro e di vita di Yves Saint Laurent, l’ha commemorato durante le esequie religiose, mentre abbiamo ancora presenti gli interventi a gamba tesa dell’intero vertice Cei sui Dico. Che anche nella chiesa vi sia una doppia morale?



1 commento:

Anonimo ha detto...

Che nella Chiesa vi sia o meno una doppa morale, per dirla con Feltri, "è un affare interno della Chiesa". Ma la mia impressione, in tutta questa vicenda, è che dalle parti del Vaticano qualcuno sta cominciando a chiedersi se non abbiano puntato sul cavallo sbagliato. O forse in Vaticano ne sono ancora convinti, ma a livello di Chiesa di base, di parrocchie, di diocesi, il malcontento cresce sempre di più, ed a votare ci vanno i fedeli, non i cardinali, e nemmeno il Papa.
Sul fatto che in questi giorni si dibatta sulle faccende private del premier dissento totalmente e fermamente: lo stato etico è quello che vuole imporre il governo Berlusconi al paese, del resto si tratta di un concetto dominante nel pensiero di destra, dico la destra aennina, non quella liberale che, in Italia, semplicemente non esiste, anche se qualche ingenuo credette d'individuarla in quella che una volta si chiamava forza italia.
Questo governo ha dato un giro di vite sul consumo di droghe leggere.
Giusto? Sbagliato?..però sul triangolo bari-roma-sardegna la coca scorre a fiumi. E' stata proposta una legge per punire i clienti delle prostitute. Giusto? Sbagliato? però il premier s'è intrattenuto con una escort a palazzo grazioli: questo è un fatto: il premier ha solo smentito di aver pagato lui: a questo punto, però, il problema diventa politico perchè c'è incoerenza con l'azione di governo, per tacere dell'immagine, di cui a noi italiani importa poco, ma non così all'estero, specie nei paesi anglo-sassoni, cioè i più influenti.
Ed è politica la questione su come vengono scelti i candidati di destra: e non è una questione che pongo io, la Repubblica, o l'Unità, ma La Russa e Fini.
E non mi si venga a dire che procurarsi il numero di cellulare di una minorenne da un sodale per contattarla e riempirla di smancerie 'innocenti' possa ritenersi una faccenda privata. sarebbe pubblica anche nel caso si trattasse di un privato cittadino perchè rasenta il penale. Ecco, magari per questa faccenda mi sarei aspettato una reazione più pronta e dura da parte della Chiesa, perchè ne va di mezzo il modello educativo che si propone ai giovani, ormai irrimediabilmente pregiudicato dal tronismo e velinismo: io non sono tra quelli che vogliono opporre uno stile di vita casto, puro e timorato di Dio alla generazione 'educata' dalle TV di biscione, ma si rassegni il pontefice: neanche con 5 ore di religione obbligatorie al giorno si formerebbero coscienze diverse..