Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 26 ottobre 2010

Ferrovia: niente di fatto

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  On. Altero Matteoli, il presidente di Trenitalia Marco Zanichelli, il presidente di RFI l’agrigentino  Dario Lo Bosco; un tridente di tutto rispetto a garanzia della bontà del progetto “ Eliminazione della ferrovia” che tanto sta a cuore al sindaco di Mazara On. Nicola Cristaldi. Un tridente che nelle intenzioni del sindaco doveva servire a infilzare definitivamente gli oppositori  del suo progetto ma che alla fine si è rivelata un arma spuntata.  Accanto a loro il sen. Antonio D’Alì, presidente della commissione Territorio e Ambiente al senato, e  nel parterre il presidente della provincia di Trapani, On. Turano e il sindaco di Campobello Ciro Caravà  a suggello di una volontà politica non formale. Manca però l’interlocutore principale che è la Regione Sicilia, in assenza della quale qualsiasi progetto è destinato a restare nella categoria dei bei discorsi ma  privi di sostanza. L’appello di Cristaldi è fermo, convinto  di essere nel giusto e di interpretare la volontà della sua collettività; tale sicurezza gli viene dalla presenza del ministro nella sua città, e dal quale riceve comprensione e solidarietà politica per un problema che esiste e che richiede  una soluzione non più rinviabile. Comprensione condivisa dai vertici di Trenitalia e RFI. Quest’ultima, però, avanza   una soluzione che sorprende  il sindaco e che si rivela opposta a quella tanto cara all’amministrazione Cristaldi, il cui progetto,  illustrato  dall’ing. Gaspare Russo, prevede l’abolizione della linea ferrata e la sua sostituzione con una metropolitana di superficie  gommata e la costruzione di due stazioni di testa. La soluzione alternativa che   RFI delinea è un progetto di massima  la cui finalità è il superamento dei passaggi a livello in città mediante l’ interramento di un tratto della linea ferrata lungo una trincea aperta e la costruzione di sottopassi con una previsione di spesa di circa 38/40 milioni di Euro. Per RFI , comunque, tutto rimane sul piano delle ipotesi, e qualsiasi soluzione deve essere concordata, anche politicamente, con  il suo cliente  di riferimento che è la Regione Siciliana. Qualsiasi soluzione, dice espressamente Lo Bosco, “deve essere discussa e concordata   con la Regione”. Come dire, gli enti locali e la Provincia non possono essere  che  interlocutori secondari. La filosofia di RFI è nota, la società cerca di salvaguardare  il trasporto ferrato incurante se è efficace, efficiente ed economico. Tale strategia appare  quanto meno non confortata da  studi di settore non solo sulla convenienza economica, ma anche sul piano della necessità, della richiesta e   del numero di utenti interessati  a quella tratta.  Ancor più alla luce di quanto dichiarato dal ministro Matteoli  per quanto riguarda la realizzazione della “ bretella autostradale Mazara- Birgi; tale realizzazione, secondo il ministro,  non può avvenire  a carico dello stato, ma  ad essa devono concorrere da una parte la Regione, grande assente nella presentazione di progetti infrastrutturali, e dall’altra i privati. Il messaggio è chiaro: “ Soldi non ce ne sono, e quei pochi  a disposizione servono per realizzare progetti  che non richiedano grandi risorse economiche” Dunque, niente grandi sogni.  Per evitare che il  tutto resti  nel campo delle buone intenzioni,  e se realmente si ha a cuore la soluzione del problema dei passaggi a livello che strangolano la Città, allora è urgente aprire un “ Tavolo tecnico in cui si incontrano e discutano delle varie soluzioni  gli interlocutori interessati, Regione, Trenitalia, RFI e istituzioni territoriali. Questa la proposta  di Matteoli. “Il ministero delle infrastrutture è pronto a fare la sua parte  politica”. Un tavolo tecnico mai richiesto e che difficilmente si realizzerà, visti i tempi che corrono. Un incontro, quello di stamane, che sicuramente aumenterà la polemica tra i sostenitori della dismissione del tratto ferroviario Campobello – Mazara e quelli favorevoli all’interramento di un tratto urbano di esso. Non è difficile immaginare che le fazioni politiche opposte faranno di tutto per far fallire il progetto dell’avversario. Il risultato sarà che tutto resterà come prima, e ancora una volta si  perderà una opportunità, buona o meno buona che sia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Più che un'arma spuntata, un boomerang. Qualunque amministratore locale si è sempre opposto alla soppressione della ferrovia nel territorio amministrato, quindi che si aspettava Cristaldi? Dovevo ricordarglielo io che il sen. D'Alì aveva appena chiesto a Matteoli di portare l'alta velocità ferroviaria fino a Trapani? Il minimo che si potesse apettare era che lo guardassero come un marziano.. Non capisco, quindi perchè la si debba mettere sul piano dello scontro tra le fazioni politiche..anche a destra, per fortuna, si comprende l'utilità del servizio ferroviario. Quanto all'economicità della tratta forse anche RFI si sta rendendo conto che ad 1 km dai binari sorge un aeroporto che ha cominciato a muovere milioni di passeggeri l'anno..le cose cambiano ed a volte evolvono in meglio anche da noi..teniamoci i binari e la stazione in centro, ci conviene..per togliere i passaggi a livello basta intervenire su un tratto di 800 metri, da via Marsala a via Castelvetrano..non mi sembra niente di trascendentale!
valenziano