Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

domenica 10 ottobre 2010

Una politica dai risvolti complicati.

Adesso che lo scioglimento delle camere sembra slittato a data da destinare, sicuramente non prima del prossimo anno, qui,  nell’  “Inclita Urbis”,   le conversazioni informali tra amici hanno come tema l’ipotesi delle dimissioni del sindaco On. Cristaldi.  Lo stesso tema viene  ripreso con enfasi e strumentalizzato con interventi stucchevoli dai consiglieri comunali in quell’ aula che loro, molto pomposamente, chiamano, per darsi un tono,” il piccolo parlamento” della città.  E’ stato lo stesso prima cittadino, durante un talk show in piazza  a ipotizzare il grande gesto al fine di  mandare a casa, definitivamente, un consiglio comunale che  lo stesso Sindaco considera un ostacolo alla realizzazione del suo programma. Quel programma  per il quale ha ricevuto circa il 70% di consensi elettorali. Intanto la politica  siciliana non smentisce il suo dinamismo, coerente con i  principi della dinamica, e le risultanti che via via vengono tracciate incidono  sugli assestamenti politici che riguardano il governo della Regione, delle provincie e dei comuni, inclusa  Mazara del Vallo, Si assiste, in tal modo, ad un vorticoso processo di scomposizione dei partiti e delle loro aggregazioni di alleanze . Anche nella  città marinara  si prefigurano nuove  manovre di schieramento, come quelle del movimento “ Liberi”, che ha come punto di riferimento provinciale l’On. Massimo Grillo, sponsor del  Sindaco Cristaldi nelle recenti elezioni amministrative. Quest’ultimo lo ha ricambiato   con la nomina  ad amministratore unico dell’Ato Belice ambiente del suo uomo di punta a Mazara, Nicolò Lisma, e con la presenza in giunta di un assessore grilliano,  Riccardo La Rosa. Adesso che Grillo è ritornato, dopo un lungo e sofferto esilio volontario, alla corte di Casini, a seguito dell’abbandono  dell’UDC da parte dei cuffariani, che farà Lisma? Seguirà il fraterno amico Grillo o riconfermerà  l’atto di fedeltà con  Cristaldi?  E l’assessore La Rosa continuerà a collaborare con i   cuffaro- manniniani?   Anche nell’evanescente  PD mazarese, nonostante l’accoppiata Macaddino – Giacalone ( Giampi ) sembra inossidabile, si denotano forti segnali di differenziamento sull’atteggiamento da tenere con l’amministrazione Cristaldi. Insaldabile, per motivi personali e politici, diventa di giorno in giorno la rottura tra Scilla e suoi amici con la coppia Cristaldi – D’Alì, avendo l’On. Scilla fatto atto di proskynesis nei confronti  dell’On. Miccichè.  Intanto segnali di avvicinamento vengono mandati da parti del variegato movimento politico dell’Autonomia del presidente Lombardo, e che  potrebbero rappresentare una pedina politica importante per la stabilità dell’amministrazione Cristaldi; un eventuale accordo programmatico con questi ultimi, consentirebbe al sindaco di ridurre la differenza numerica tra opposizione e amministrazione, e di raggiungere la maggioranza in consiglio comunale. Ma come si comporteranno i tre consiglieri UDC? Seguiranno Casini o Cuffaro? Se confermeranno di restare nell’UDC, allora la situazione diventerebbe complicata per  il sindaco, sia sul piano numerico  sia soprattutto su quello politico. Nell’uno e nell’altro caso, dovrà per forza di cose , nel giro di qualche mese, dare corso ad una rimodulazione dell’attuale giunta attraverso forti segnali politici che diano spessore alla sua azione amministrativa, almeno dal punto di vista della rappresentatività Tale rimodulazione dovrà passare attraverso l’abbandono di una rappresentanza politica ritenuta dai mazaresi misogina e che si è rivelata il vero punto debole dell’amministrazione Cristaldi. L’apparenza in questo caso conta. Dare vita alla politica dell’immagine, (Sgarbi insegna qualcosa?), comporterà anche rivedere in parte la composizione del suo staff. Quest’ultima richiesta è condizione imprescindibile proveniente dall’attuale gruppo consiliare dell’UDC. Le dimissioni del sindaco, comunque vadano le cose, se non intervengono fatti politici nazionali, appaiono molto improbabili, non fosse altro perchè metterebbero a rischio quel progetto di “ Mazara capitale multiculturale e multietnica”( e su questo tema ci sarà molto da approfondire); tali dimissioni, infatti, oltre a far decadere tutto il suo  staff e i suoi  collaboratori, interromperebbero la consulenza e la collaborazione con Fouad Kaled Allam, l’Edrisi del primo cittadino, l’ esperto al quale è stato affidato l’organizzazione di eventi  di grandi aspettative per il prossimo anno, che dovrebbero inserire di diritto Mazara tra le città multiculturali del Mediterraneo. Tutt’ora, però, di tutto ciò  se ne sconoscono le linee progettuali. Inoltre, le dimissioni  interromperebbero  gli iter avviati per l’eliminazione dei passaggi a livello della linea ferrata che attraversa la Città;  è su questo progetto che il sindaco  si gioca tutta la sua credibilità politica, insieme ai finanziamenti avviati per il recupero e la rivalutazione di strutture architettoniche di pregio storico - artistico. Le dimissioni certificherebbero l’abdicazione da parte del primo cittadino al ricorso al principio della mediazione, arte  che Cristaldi ha dato prova di possedere e di  sapere esercitare con riconosciuta abilità ed eleganza  allorquando presiedeva l’Assemblea Siciliana. E’ anche vero, però, che in caso di dimissioni, la sua rielezione sarebbe plebiscitaria per demerito dell’opposizione che a tutt’oggi si dimostra incapace di presentare una alternativa di pari livello. Si prospetta un inverno molto surriscaldato a Mazara.

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