Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

giovedì 1 marzo 2012

Cristaldi – D’Alì : un connubio mal riuscito.



Così  la “ strana “ coppia Cristaldi – D’Alì, come era  immaginabile, è scoppiata. Dopo appena qualche anno di convivenza  di facciata, di complici ammiccamenti,di  ostentate effusioni, il finto connubio si  è rotto, seguito da accuse e rinfacciamenti reciproci, prima in punta di fioretto,  poi a colpi di mannaia come nella   “ Guerra dei Roses “. Ci insegna  Hobbes che a determinare le azioni dell'uomo sono  l'istinto di sopravvivenza e di sopraffazione; di conseguenza, in politica, se si vuole sopravvivere e conservare il potere, occorre attenersi alla ferrea legge della  “ mors tua vita mea” affinchè dalla competizione politica  possa uscire un solo vincitore e un solo sconfitto. E’ quello che da diligenti epigoni di tale regola  Cristaldi e D’Alì hanno fatto  ricorrendo a dichiarazioni pesanti, a  parole forti e facendo scena di manifestazioni politiche muscolari degne delle nobili truppe cammellate democristiane della prima repubblica. Così l’uno, il senatore, forte della sua carica parlamentare  e con l’imprimatur dei  vertici nazionali del PDL,  ha convocato un congresso provinciale e si è fatto promuovere da vice coordinatore a coordinatore del partito; l’altro, On. Cristaldi, vedendo messa in discussione l’unica carica politica di prestigio rimastagli,quella  di coordinatore provinciale  pro tempore, e tuttavia politicamente molto indebolito per la rinuncia al seggio parlamentare, per contrastare il suo Co-coordinatore  per la provincia di Trapani, ha riunito   un gruppo di simpatizzanti e  iscritti a lui fedeli ad Alcamo. La lacerazione che si è creata tra  Cristaldi e D’Alì, al di là dei codicilli e  delle regole assembleari  indicate nello statuto del PDL, è da ricercarsi, comunque, nell’incompatibilità di due personalità forti nello stesso partito e soprattutto nell’impossibilità di potere continuare a gestire in modo unitario il   controllo   politico del PDL trapanese  in condizioni fortemente mutate e asimmetriche rispetto a qualche mese fa.  Facendosi eleggere direttamente dal congresso, D’Alì  ha messo fine alla diarchìa con Cristaldi e ha dato un inequivocabile segnale di   supremazia  nel controllo del partito a Trapani e nel territorio, egemonia sancita anche dalla presenza in assemblea del presidente della provincia Turano,fino a quel momento  alleato equidistante di D’Alì e Cristaldi.  Adesso D’Alì deve però salvaguardarsi dall’entrata in gioco di Fazio,attuale sindaco di Trapani, il quale è determinato ad incidere direttamente ed in modo influente nelle scelte politiche del PDL nel capoluogo, sia  per quanto riguarda il candidato sindaco, sia perché ambisce, non facendone  mistero,a nuove esperienze politiche più prestigiose. La partita che si gioca a Trapani richiedeva  una vittima sacrificale che  non poteva essere che Cristaldi e questo è stato fatto. Presto assisteremo ad un flirt tra D’Alì e Fazio. Game over.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' meglio stare a rimorchio dei trapanesi o farsi surclassare da loro? In ogni caso non mi pare che ci sia da stare allegri...Cristaldi fin dal suo insediamento ha voltato le spalle a Palermo...ora che ha lasciato Roma non ha più nemeno interlocutori a Trapani, per quel poco che possa valere...niente male per il 'cavallo di razza' per eccellenza della politica mazarese, tanto per usare un'espressione vetero-democristiana..il problema è che continuiamo a ritrovarcelo come Sindaco....e pluripagato per giunta!!
valenziano