Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 9 luglio 2012

Come si contamina la storia

 
 Salita della Chiesa Madonna delle Giummare ( Madonna dell'Alto )


Ancora una volta la commissione toponomastica di Mazara non si smentisce. Dopo avere dato il meglio di se nell’intitolare una via al Papa Giovanni Paolo I,con il risultato di avere,due vie dedicate alla stessa persona con ben quattro denominazioni diverse,continua la sagra delle titolazioni viarie in coerenza con la storia,le tradizioni,gli usi e i costumi della città. Chiunque,se si dovesse fare un quesito su come intitolare il breve e aspro pendio,con gradoni ricavati nella roccia, che conduce alla bellissima chiesetta normanna della Madonna delle Giummare, avrebbe scelto salita,( vedi foto),ascesa,arrampicata,clivo per i più sopraffini, oppure in vernacolo locale “acchianata di la Maronna di latu” ,forma storpiata di Madonna dell’Alto,così come la conoscono  da sempre i mazaresi,e luogo di pellegrinaggio il giorno di Ferragosto. Ma si sa che i nostri dotti della commissione non sono avvezzi all’uso del volgo,rifuggono dalla consuetudine,evitano ogni corruzione linguistica soprattutto se legata alle tradizioni popolari. La loro è una cultura dotta,che va oltre,è pregna di fantasia,è avvezza a stupire il mondo per l’originalità e per l’ acribia nella ricerca raffinata ed esclusiva della nomastica. La nostra commissione,vero“ Stupor urbis” culturale,nel rispetto canonico della storia della chiesetta, fatta costruire nel XI secolo da Giuditta d'Evreux ,moglie di Ruggero D’Altavilla, decide di denominare tale pendio ” Via Attilio Bertolucci”.


Via? Ma se è difficoltoso accedervi anche ai muli? Ma se non possiede le caratteristiche topologiche minime perché possa essere indicata come tale?  Ma se è vietato l’accesso a qualsiasi mezzo meccanico,vista la sua impervietà? Se  proprio via bisognava chiamarla,la denominazione corretta sarebbe stata ,al massimo, via dolorosa,perché è una sofferenza scalarla per chi soffre di acciacchi  e di artrosi.  Via Attilio Bertolucci? Che ci azzecca con il contesto storico ambientale e con le tradizioni popolari  e religiose di Mazara? Sarebbe interessante conoscere le motivazioni che hanno portato la commissione a dedicare uno scorcio di uno dei luoghi più belli e caratteristici di Mazara al poeta parmense. Un poeta,ci informa Wikipedia,padre del più famoso Bernardo Bertolucci,regista di “ L’Ultimo tango a Parigi”; e i signori della commissione hanno ritenuto che tale allocazione era l’unica possibile per tale poeta. Non stupisce più di tanto se nessuno,neanche chi pennella tali nomi su piastrelle non si ponga dove queste vengano allocate.
La loro è cultura creativa,elitaria,e tutto possono: anche contaminare la storia e le tradizioni. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"a Mazara cu si susi prima la matina cumanna".
valenziano

Vincenzo ha detto...

.... ma perchè ti meravigli ancora, la cultura è un optional non compreso nel pacchetto mazara.... goditi l'estate!